La rassegna settimanale sulle relazioni tra Italia, Cina e Asia orientale
Go East – Nuova Via del Dragone
La rassegna settimanale sulle relazioni tra Italia, Cina e Asia orientale
Go East – La diplomazia del topo
La rassegna settimanale sulle relazioni tra Italia, Cina e Asia orientale
Sinologie – Il porto del Pireo e il gruppo COSCO
Dall’agosto 2018, la Grecia fa ufficialmente parte del progetto Belt and Road. Il governo cinese ha dichiarato che l’acquisizione del porto greco da parte del gruppo COSCO riassume perfettamente quelli che sono i cinque pilastri della BRI: il coordinamento politico, la connessione tra le strutture, il commercio senza ostacoli, l’integrazione finanziaria e i legami tra le varie popolazioni.
Il “made in China 2025”, un pericolo o un’occasione per l’Italia?
Dall’inizio della trade war il progetto “Made in China 2025” è scomparso dai radar mediatici, sopravvivendo solo nelle velate allusioni della stampa statale al perseguimento di tecnologia “indigena”. E perlopiù in riferimento alla creazione di sinergie internazionali rigorosamente “win-win” in cui l’Europa, sponda preziosa nella resistenza contro Washington, costituisce l’interlocutore privilegiato. Può davvero il peggiore incubo degli Stati Uniti diventare un’occasione per il Vecchio Continente?
Sinologie – La nuova via della seta e le grandi infrastrutture
Nel 2013, in Kazakistan, l’attuale presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping ha dato il via ad un’iniziativa che sta cambiando la visione globale sulla Cina: la Nuova Via della Seta, nota in inglese come Belt and Road Initiative. Il suo scopo è quello di creare una rete di connessioni economiche, commerciali e politiche tra i Paesi che partecipano al progetto. Questa dissertazione vuole dare una panoramica generale sul modus operandi dei Paesi, dei governi e delle istituzioni che partecipano alla Nuova Via della Seta, approfondendo le motivazioni di tale iniziativa e ciò che l’ha resa possibile
Italia, Cina e via della seta
Non basta il MoU: Germania e Francia fanno affari di ogni genere senza aver firmato alcuna intesa. Governo e mondo delle imprese dovrebbero identificare le (poche) imprese italiane in grado di avventurarsi su grandi progetti nei paesi centro-asiatici. Il pensiero dell’ex ambasciatore Alberto Bradanini
Se la Cambogia diventa una provincia cinese
Le basi della discordia -. Le relazioni tra Cina e Cambogia sono sempre più strette. E secondo i media americani da questa vicinanza potrebbe nascere la prima base militare in Asia
La Cina in Africa oltre gli stereotipi
Uno studio della Soas smentisce molti dei luoghi comuni sulla presunta cattiva condotta degli investitori cinesi in Africa. Sopratutto quando si parla di salari e discriminazioni contro i lavoratori locali.
Le Las Vegas nel deserto non vanno più di moda
Un tempo tappa di passaggio lungo l’antica via della seta, nonostante la morfologia ostile, Lanzhou continua ricoprire un ruolo di primo piano nei transtiti tra l’Est e l’estremo Occidente della Cina. Ma sono serviti circa 6000 operai e oltre 3000 escavatori per rendere la zona, un tempo costellata da centinaia di rilievi montuosi e villaggi, adatta allo scopo
Belt and Road: In vista del forum, aumentano i partner
Ci sarà anche l’Italia. Il volume degli scambi di beni tra la Cina e i paesi e le regioni lungo la nuova via della Seta avrebbe superato i seimila miliardi di dollari nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018
Belt and Road: E ora l’Italia deve fare i conti con la realtà
Ripartito il presidente Xi Jinping, i nostri problemi restano. E il «nazionalismo» franco-tedesco che domina l’Ue non aiuta
Sustanalitycs – La Nuova Via della Seta, una bomba ad orologeria per il pianeta?
Il cuore economico della Nuova Via della Seta è costituito dagli imponenti investimenti in infrastrutture per il trasporto, le telecomunicazioni, l’energia che si snoderanno attraverso 70 paesi in 3 continenti. Può tutto questo avvenire preservando il precario equilibrio ambientale del nostro pianeta e senza contravvenire ai limiti imposti dall’accordo di Parigi che mira a contenere l’aumento medio della temperatura globale entro i 2 °C e possibilmente nella soglia di 1,5 °C rispetto al periodo preindustriale? Molti analisti pensano di no e lanciano l’allarme.
Nuovi scenari geopolitici tra Italia e Cina
La Cina ha quasi sempre mire anche di natura geopolitica che possono spaziare dal soft power ad accordi-teste di ponte per ottenere poi asset dai paesi con i quali tratta. Gli investimenti attraverso prestiti possono comportare un rischio, per economie già indebitate
Una “Nuova Era” per Italia e Cina
“Ripercorrendo la storia degli ultimi 50 anni è evidente come i rapporti sino-italiani abbiano radici profonde e abbiano già ottenuto numerosi risultati. Guardando alla nuova era, la cooperazione sino-italiana ha un futuro roseo e prospettive di sviluppo ampie”. Dall’editoriale a firma del presidente Xi Jinping pubblicato sul Corriere alla vigilia della visita di stato a Roma