La sempre più evidente presenza dell’esercito in politica è di nuovo la normalità, in Pakistan. La crisi della democrazia pakistana (della quale Imran Khan è più che un complice) è ormai cronica.
Bharat, un nuovo nome per l’India?
Il nuovo appellativo della Repubblica indiana trae le sue origini dalla tradizione vedica ed in particolare (secondo diversi autori) dai Rigveda, che riportavano come i Bharata fossero una delle tribù principali della pianura dell’Indo e del Gange nel secondo millennio avanti Cristo
Summit Sco a distanza di sicurezza
Si è svolto in formato virtuale il vertice annuale dei leader della Shanghai Cooperation Organization. Una scelta del paese ospitante, l’India, per evitare imbarazzi nel ricevere Vladimir Putin al primo intervento internazionale dopo la rivolta del Gruppo Wagner. Sotto traccia le frizioni tra Nuova Delhi e Pechino. L’Iran entra nel gruppo. Prosegue intanto la chip war con le restrizioni cinesi su gallio e germanio
I problemi di emigrazione dello Sri Lanka
a situazione di Colombo appare sempre più grave tra le difficoltà del nuovo governo a arginare la crisi nel medio termine e l’impoverimento sociale cui sembra condannata dalla fuga di classi medie istruite che rischia di porre il paese in condizioni ancora peggiori
L’arresto di Imran Khan fa esplodere la crisi pakistana
La problematica di sicurezza e crisi politica si somma all’endemica crisi economica del paese e alle importanti questioni climatiche e di inquinamento che aggravano la situazione generale.
Meloni in India, un posto al tavolo nell’Indo-pacifico in stile Usa
G20. Vertice dei ministri degli Esteri a Nuova Delhi. Obiettivo del governo italiano: rafforzare l’interscambio e portare a casa nuove commesse militari. Dimenticando la stretta ai diritti del governo ultranazionalista del premier Modi
Arriva Blinken, e Astana sposa la soluzione cinese
Il vicinato della Russia mostra di apprezzare l’iniziativa cinese, duramente criticata invece da Washington e Nato.
Himalayan Seeds – La solitudine dei Bihari nelle baraccopoli di Dhaka
Da quasi 50 anni, più di 300 mila Bihari vivono nelle baraccopoli di Dhaka. La più grande, conosciuta come ‘Geneva Camp’, è solo una dei 66 campi creati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) negli anni ’70 per proteggere la popolazione bihari dai militanti bangladeshi. Himalayan Seeds, la rubrica sull’universo indiano a cura di Maria Casadei Al momento della …
Terrorismo, rischio default e “fascismo”. In Pakistan è l’anno delle elezioni
Un paese sull’orlo del default economico, reduce da un disastro ambientale senza precedenti, vittima del terrorismo e lacerato politicamente: questo è il Pakistan che andrà alle elezioni nel 2023.
La battaglia dei transgender in Pakistan
Nel 2009, la Repubblica islamica è diventata uno dei primi paesi al mondo a riconoscere legalmente il terzo genere, Ma tutt’oggi i khwaja sira non hanno vita facile. Secondo la Trans-Action Alliance del Pakistan, dal 2015 a oggi, solo nella provincia settentrionale di Khyber Pakhtunkhwa 91 donne trans sono state uccise, mentre ammontano a 2.000 i casi di violenza.
L’emergenza ambientale in Pakistan
Le emergenze che Islamabad sta gestendo non potranno che cambiare per sempre il volto del Pakistan, come aveva affermato il primo ministro attuale durante le devastanti inondazioni
In Nepal insieme ai vecchi partiti resta anche l’instabilità politica
Nonostante manchino ancora i risultati definitivi, le elezioni del 20 novembre in Nepal presentano già due dati certi: l’affluenza ai minimi storici e il protrarsi della fase di instabilità politica del paese
Himalayan Seeds – Le voci sufi del Pakistan
Due donne sono il volto della musica sufi nel mondo. Entrambe originarie del Pakistan ma di generazioni differenti, raccontano la propria cultura e tradizione, svelando parti delle loro identità. Himalayan Seeds, la rubrica sull’universo indiano a cura di Maria Casadei.
Putin: «Vogliamo che finisca presto», anzi «non abbiamo fretta»
SAMARCANDA. Dalle «preoccupazioni» cinesi alla reprimenda di Narendra Modi
India, come sta l’economia?
I risultati sembrano per adesso mettere in buona luce il governo di Narendra Modi, che nonostante le difficoltà nel settore primario, ha saputo uscire in maniera egregia dal momento più turbolento della pandemia