La Cina ha quasi sempre mire anche di natura geopolitica che possono spaziare dal soft power ad accordi-teste di ponte per ottenere poi asset dai paesi con i quali tratta. Gli investimenti attraverso prestiti possono comportare un rischio, per economie già indebitate
Una “Nuova Era” per Italia e Cina
“Ripercorrendo la storia degli ultimi 50 anni è evidente come i rapporti sino-italiani abbiano radici profonde e abbiano già ottenuto numerosi risultati. Guardando alla nuova era, la cooperazione sino-italiana ha un futuro roseo e prospettive di sviluppo ampie”. Dall’editoriale a firma del presidente Xi Jinping pubblicato sul Corriere alla vigilia della visita di stato a Roma
Il fenomeno delle “oche volanti” e la Belt&Road
L’influenza dell’automazione getta nuove ombre sul mega progetto cinese dando agli investitori stranieri nel settore manifatturiero “meno incentivi a spostare la propria produzione all’estero. Tuttavia, molti paesi stanno ancora investendo in infrastrutture e si stanno impegnando con la Nuova via della Seta a condizione che possano essere i beneficiari del fenomeno delle oche volanti e attrarre investitori manifatturieri attraverso una combinazione di buone infrastrutture e bassi salari.”
Spiegare Xi Jinping a un pubblico occidentale
Il presidente cinese sarà in visita in Italia per firmare importanti accordi. Di seguito come e perché è diventato uno dei leader più importanti nella storia della Cina e del partito comunista cinese
Cina e Italia, “grande è la confusione sotto il Cielo”
La bozza del MoU tra Italia e Cina circolata negli ultimi giorni è un testo – identico ad altre decine firmati da Pechino – che non precisa niente, né dal punto di vista strategico, né dal punto di vista delle cooperazioni future. Troppo poco per essere vero, per portare il presidente cinese in Italia a firmare un documento vuoto. Per questo si ritiene che a latere arriverà il succo vero, seppure nei limiti di tutti i paletti imposti al governo italiano un po’ da chiunque.
Conte pronto a firmare l’accordo tra Cina e Italia
Sullo sfondo le tensioni tra Farnesina e Mise. Il premier Conte: «Andrò a Pechino al secondo summit della nuova via della seta»
Ombre sulla B&R tra ingerenze Usa e scetticismo cinese sulle grandi opere
Gli Stati Uniti si oppongono al MoU tra Italia e Cina. In un’intervista al Financial Times, Garrett Marquis, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, invita Roma a non percorrere la nuova via della seta
La Belt and Road si difende
Il lancio della nuova via della seta cinese ha creato la necessità di difendere gli «snodi», sviluppando esigenze militari e un mercato per le società di sicurezza private. Intervista con Alessandro Arduino, autore di «China’s private army. Protecting the New Silk Road»
La Belt and Road raggiunge l’America Latina
Panama è stato il primo paese a inserirsi nella Bri, subito dopo aver rotto i legami diplomatici con Taiwan nel novembre 2017, «ma altri 14 paesi hanno firmato in seguito, l’ultimo è stato l’Ecuador nel dicembre 2018»
La Belt and Road divide l’Ue
Dopo Grecia e Ungheria di recente anche il Portogallo ha firmato l’intesa con Pechino. L’Italia non ha una posizione chiara. Il M5s spinge verso la Cina, la Lega è più critica
Prove di pace tra Cina e Giappone
Tra Cina e Giappone (forse) è iniziata una nuova era. La visita di Abe a Pechino ha prodotto una serie di accordi strategici. Il riavvicinamento è stato accelerato dalle politiche di Trump. Ma Tokyo deve stare attenta a non pregiudicare l’alleanza di sicurezza con Washington
Sinologie – La Belt and Road Initiative: prospettive storiche e geopolitiche (Seconda Parte)
Svelata nel corso dell’autunno 2013 dal presidente Xi Jinping, la Belt and Road Initiative (nota con l’acronimo BRI) è indubbiamente uno dei progetti più ambiziosi e mastodontici mai ideati nella storia dell’umanità. La seconda parte della tesi “La Belt and Road Initiative: prospettive storiche e geopolitiche” con un estratto del capitolo sull’importanza strategica della combinazione di rotte terrestri e marittime.
Sinologie – La Belt and Road Initiative. Prospettive storiche e geopolitiche
Svelata nel corso dell’autunno 2013 dal presidente Xi Jinping, la Belt and Road Initiative (nota con l’acronimo BRI) è indubbiamente come uno dei progetti più ambiziosi e mastodontici mai ideati nella storia dell’umanità.
La paura del debito frena il «progetto del secolo»
Le Maldive sono l’ennesimo campanello di allarme per Pechino e seguono «sconfitte» locali già assaporate dalla Cina in Malaysia e in Myanmar, due paesi che di recente hanno bloccato o drasticamente diminuito alcuni progetti che in precedenza erano stati concordati con Pechino
La Cina rafforza la propria posizione in Africa
Prestiti per 60 miliardi di dollari oltre alla cancellazione delle passività per i paesi più poveri e indebitati. E’ il “pacco regalo” con cui il presidente cinese Xi Jinping ha accolto i leader africani confluiti ieri mattina a Pechino per il Forum on China-Africa Cooperation.