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“L’altra metà del Cielo”: un libro per la storia e pagine per la memoria

In Cultura by Redazione

China Files è lieta di ospitare il primo contributo di Angelo Ou, alias Wu Xinghua, tra i primi cittadini cinesi per nascita a diventare italiano, nel 1967. E’ il figlio di uno dei pionieri del primo flusso migratorio cinese in Europa e di una coraggiosa mamma italiana. Qui racconta genesi e contenuto del suo ultimo libro, “L’altra metà del cielo”, in cui ha raccolto le dirette testimonianze dei figli delle donne che, a partire dagli anni ’30, ebbero l’ardire di unirsi con i primi cinesi arrivati in Italia

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Sinologie – Mi Jiuping e la poesia come arma di lotta operaia

In Cina, Cultura, Sinologie by Redazione

Nei componimenti poetici di questi “nuovi” operai ricorrono le esperienze negative subite sul luogo di lavoro e le sensazioni di alienazione e di “auto-estraneazione” nate a causa di turni lunghi e massacranti e mansioni sempre uguali. Questi poeti operai danno una forma artistica alle intuizioni di Marx: il corpo, divenuto appendice della macchina, non appartiene più all’individuo, che si ritrova svuotato di vitalità e privato di autonomia decisionale.

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Chinoiserie – Il mercato dell’arte guarda ad oriente

In Chinoiserie, Cina, Cultura by Redazione

Il mercato dell’arte contemporanea cinese sta proliferando in un terreno molto fertile e da tempo ha messo salde radici non solo all’interno dei confini nazionali, ma in tutto il mondo. Gallerie, collezionisti e case d’asta a livello globale hanno adesso lo sguardo rivolto verso oriente.La repentina crescita economica cinese degli ultimi 20 anni ha avuto un forte impatto in questo cambiamento di baricentro del mercato artistico globale, che lentamente dalle principali capitali d’Occidente, come New York, Los Angeles, Londra e Parigi, si è spostato ad est interessando metropoli asiatiche come Shanghai, Pechino ed Hong Kong. L’esponenziale crescita della classe media cinese, così come quella dei nuovi miliardari, ha richiamato l’attenzione di molte gallerie e case d’asta, dando anche un grande incentivo per stimolare la crescita di nuovi artisti locali.

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Sinosfere – Il silenzio intorno all’espressione culturale sinoitaliana durante la stagione Covid-19

In Cina, Cultura, Sinosfere by Redazione

Il 10 aprile 2020, nel pieno dell’ondata europea di Covid-19, si è spenta a ottant’anni la scrittrice Bamboo Hirst. Nonostante abbia senza dubbio lasciato un segno nella cultura contemporanea italiana, la sua dipartita non è stata segnalata dai media in alcun modo e si è manifestata al mondo unicamente attraverso un banale aggiornamento della pagina wikipedia a lei dedicata

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Mogli e concubine

In Cina, Cultura by Redazione

Costretta ad abbandonare gli studi universitari per sfuggire alla rovina in cui è precipitata la famiglia, la giovane e orgogliosa Songlian decide di sfuggire al suo destino di povertà diventando la quarta moglie e concubina del ricco Chen Zuoqian. Ma l’opprimente logica che regola la vita di palazzo e che induce ognuna delle mogli e concubine a commettere meschini soprusi pur di guadagnare i favori e la considerazione del marito, si rivelerà ben presto in tutta la sua crudeltà e spingerà Songlian verso l’unica via di fuga che riuscirà a trovare. Con Mogli e concubine – divenuto subito un libro di culto, ancor prima che il regista Zhang Yimou ne traesse il film Lanterne rosse – Su Tong ha scritto una critica sociale implacabile contro l’oppressione dell’individuo, e in particolare della donna, nella Cina prerivoluzionaria. China Files ve ne regala un estratto per gentile concessione di Orientalia Editrice.

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Il sipario di giada

In Cina, Cultura by Isaia Iannaccone

Proseguiamo la nostra carrellata di letture estive con un estratto del libro di Isaia Iannaccone “Il sipario di giada”. Per gentile concessione di Orientalia Editrice

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L’acqua e l’orecchio, la letteratura di Li Er

In Cina, Cultura by Redazione

Intervista allo scrittore cinese vincitore del premio letterario Mao Dun nel 2019. La scrittura è un processo che permette di risvegliarci attraverso il linguaggio e grazie ad essa ci si può rendere conto delle molteplici possibilità della vita. Durante la scrittura instauro conversazioni con i personaggi più disparati. Tra essi, alcuni ti stanno a cuore, altri non li sopporti

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“Lavoro politico-ideologico” e le novelle di Yan Lianke

In Cina, Cultura, Uncategorized by Redazione

Se la parte più preziosa della Cina si è modernizzata, urbanizzata, arricchita e globalizzata, e ora corre fiera verso il mondo come le chiedono i suoi leader, c’è una parte – molto estesa – che a tutt’oggi dello sviluppo ha raccolto soltanto le briciole, talvolta le scorie, e talvolta ne ha pagato interamente il conto,subendone i danni sulla propria pelle. È una Cina che è molto più difficile vedere e riconoscere: innanzitutto perché in genere si trova nelle pieghe più nascoste del paese, nelle zone in cui i treni superveloci non arrivano, oppure passano senza fermarsi, e dove i turisti e i businessmen di solito non mettono piede; e secondariamente perché le autorità cinesi a esibire questa Cina non ci tengono affatto, anzi, preferiscono occultarla, come cenere sotto il tappeto, preferendo sfoggiare i propri exploit. Questa Cina, che è soprattutto la Cina delle campagne, dei contadini, del passato povero e rurale che la Cina ricca e urbana preferisce dimenticare o stigmatizzare. E’ la Cina di cui parla lo scrittore Yan Lianke nella raccolta “Il podestà Liu e le altre novelle”, a cura di Marco Fumian.

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Gli strani confini di Han Song

In Cina, Cultura by Redazione

Trecento persone circa chiamano «mondo» l’interno di un aereo creato da dio Boeing. All’interno di questo spazio stretto, angusto e sempre più decrepito, non mancano le differenze tra chi vive in business class, chi in prima o in economica o addirittura nella stiva, dove si ritrovano le viscere di quel mondo nonché gli scarti necessari perché il «mondo» possa sopravvivere. …

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Lo spazio futuribile è questione di classe

In Cina, Cultura by Simone Pieranni

Sfondo ideale di futuri possibili o alquanto vicini, la città di Pechino non poteva che prestarsi a una sua trasposizione distopica, caposcuola di metropoli cinesi pronte a essere trasformate, spezzettate o deformate in tante smart city e laddove la tecnologia costituisce una soluzione a problemi atavici e apparentemente irrisolvibili e forieri di nuovi dilemmi umani. Hao Jingfang l’ha scelta come sfondo di Pechino pieghevole (Add editore, pp. 347, euro 18, traduzione di Silvia Pozzi)