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In Cina e Asia – Nave cargo russa che trasporta munizioni nordcoreane ormeggiata in Cina

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Nave cargo russa che trasporta munizioni nordcoreane è ormeggiata a largo dello Zhejiang
  • Wang Yi a Blinken in Cina: “Guai a oltrepassare le linee rosse”
  • Cina, gli hotel di alcune città diranno addio all’uso del riconoscimento facciale
  • La Corea del Nord ha inviato 150 lavoratori in Donbass, regione Ucraina occupata dalla Russia
  • Baidu chiude la sua versione di Wikipedia per concentrarsi sull’IA
  • Il mercato cinese del gas non garantisce alla Russia gli stessi profitti di quello europeo
Nave cargo russa che trasporta munizioni nordcoreane è ormeggiata a largo dello Zhejiang

Secondo il think tank britannico Royal United Services Institute (RUSI), la Cina starebbe permettendo alla Russia di lasciare ormeggiata nel cantiere navale Zhoushan Xinya, nello Zhejiang, una nave cargo soggetta a sanzioni americane. Come mostrato da alcune immagini satellitari, pubblicate da Reuters, la nave russa Angara si trova ancorata nella costa dello Zhejiang dallo scorso 9 febbraio, probabilmente per essere soggetta a riparazioni o a manutenzione. Gli analisti del RUSI affermano che a partire da agosto 2023 la Angara abbia trasportato migliaia di container carichi di munizioni nordcoreane dalla Corea del Nord alla Russia. Commentando la vicenda, un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha chiesto a “tutti gli Stati membri [dell’ONU] di rispettare la risoluzione numero 2397 del Consiglio di Sicurezza” che impone restrizioni commerciali a Pyongyang e richiede a ogni Stato di non permettere la registrazione di navi coinvolte in attività illecite. L’ambasciata cinese negli Stati Uniti e il ministero degli Esteri cinese hanno dichiarato di non essere a conoscenza dei fatti.

Wang Yi a Blinken in Cina: “Guai a oltrepassare le linee rosse”

Gli Stati Uniti non dovrebbero oltrepassare “le linee rosse” tracciate dalla Cina relativamente alla sua sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel corso del colloquio tenuto oggi, 26 aprile, con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Pechino. Wang ha precisato che “la richiesta della Cina è stata coerente, sostenendo sempre il rispetto degli interessi fondamentali di ciascuno, e gli Stati Uniti non dovrebbero interferire negli affari interni della Cina”.

Giovedì 25 aprile, al suo secondo giorno di visita nella Repubblica popolare, Blinken aveva espresso preoccupazioni riguardo le “pratiche non di mercato” perseguite da Pechino. In un incontro con il capo del Partito di Shanghai, Chen Jining (definito dalla parte Usa uno “scambio costruttivo e sincero”), Blinken ha chiarito che i due paesi hanno l’obbligo “di gestire in modo responsabile le relazioni bilaterali” mediante impegno e confronto diretto. In una dichiarazione successiva al colloquio, Chen ha affermato che Shanghai, che conta la presenza di oltre 8 mila imprese statunitensi, continuerà a “ottimizzare l’ambiente commerciale” e “sostenere tutti i tipi di imprese”. Si tratta del secondo viaggio in Cina dal giugno scorso del segretario di Stato Usa, a dimostrare la volontà di impedire il deterioramento dei rapporti a causa delle dispute in corso in tema commerciale: Washington ha accusato Pechino di minare gli interessi delle proprie aziende attraverso concorrenza sleale e “sovraccapacità” manifatturiera, ventilando la possibilità di imporre nuovi dazi su beni cinesi come veicoli elettrici e acciaio e alluminio

Cina, gli hotel di alcune città diranno addio all’uso del riconoscimento facciale

Gli hotel di Pechino, Shanghai, Shenzhen e Hangzhou non faranno più uso del riconoscimento facciale per l’accettazione degli ospiti. Lo ha riportato Caixin, secondo cui tra fine marzo e inizio aprile (in alcuni casi già a fine 2023) i dipartimenti di polizia locali hanno imposto alle strutture ricettive di consentire agli ospiti di effettuare il check-in mediante scansione di qr-code e della carta d’identità, facendo quindi a meno del riconoscimento facciale. In particolar modo dopo il massiccio utilizzo che Pechino ne ha fatto durante la pandemia, le preoccupazioni per l’uso improprio di tali tecnologie si sono diffuse nell’opinione pubblica. Il governo ha risposto promulgando a novembre del 2021 una legge sulla privacy che ha definito il volto una “informazione personale sensibile”. Lo scorso agosto l’Amministrazione cinese per il cyberspazio ha pubblicato una bozza di regolamenti che prevederanno l’utilizzo del riconoscimento facciale solo in caso di necessità specifiche e con l’applicazione di rigorose misure di protezione.

La Corea del Nord ha inviato 150 lavoratori in Donbass, regione Ucraina occupata dalla Russia

A partire dallo scorso gennaio, la Corea del Nord avrebbe inviato almeno 150 operai edili in Donbass, la regione orientale dell’Ucraina che la Russia sostiene di aver annesso come parte del proprio territorio. Lo riporta Daily NK. I lavoratori nordcoreani sarebbero impiegati soprattutto nella riparazione e ricostruzione degli edifici danneggiati durante il conflitto, come case, scuole e centri commerciali. A seguito di oltre due anni di discussioni in merito, Pyongyang si sarebbe convinta a mandare i propri cittadini in Donbass dopo aver concluso che la regione si trova ormai saldamente sotto il controllo di Mosca. Agli operai, che ricevono salari più alti dei connazionali impiegati in Russia, viene anche fatta studiare propaganda russa e anti-americana. Come ricorda il Diplomat, ospitare lavoratori nordcoreani rappresenta una violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite.

Baidu chiude la sua versione di Wikipedia per concentrarsi sull’IA

Dal prossimo 30 giugno, l’enciclopedia online Baidu Baike smetterà di funzionare nella forma attuale e potrà essere consultata solo attraverso un mini programma. Baidu, il principale motore di ricerca cinese, ha lanciato il servizio nel 2006, approfittando delle difficoltà che gli utenti della Repubblica popolare sperimentavano per accedere a Wikipedia (poi bloccato del tutto nel 2008). A inizio 2023 la piattaforma contava più di 27 milioni di voci e avevano contribuito oltre 7,7 milioni di utenti. Come si legge nel comunicato diffuso il 24 aprile, la decisione è stata motivata dalla volontà di Baidu di concentrarsi su “migliori esperienze per l’utente”. L’azienda sta dedicando sempre più investimenti ad attività considerate prioritarie, come prodotti e servizi di nuovi progetti di intelligenza artificiale e marketing online. Lanciato a fine 2023, il chatbot Ernie conta già più di 200 milioni di utenti e la versione 4.0 è stata considerata uno dei migliori modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) sviluppati in Cina. Lo scorso anno i ricavi di Baidu hanno superato i 134 miliardi di yuan (18,6 miliardi di dollari), con un aumento del 9% rispetto al 2022.

Il mercato cinese del gas non garantisce alla Russia gli stessi profitti di quello europeo

Il mercato cinese del gas si è rivelato meno redditizio di quello europeo, per la Russia. Il gas russo arriva in Cina principalmente attraverso il gasdotto Power of Siberia, che il prossimo anno raggiungerà la sua capacità massima di esportazione annua: 38 miliardi di metri cubi di gas. Come riportato da Bloomberg, anche con la costruzione di un altro gasdotto (il Power of Siberia 2) Mosca non potrebbe esportare più di 98 miliardi di metri cubi di gas all’anno verso la Repubblica popolare, una quota che sarebbe comunque meno della metà di quanto venduto in Europa prima dell’invasione dell’Ucraina. Fino almeno al 2027, inoltre, la Cina acquisterà il gas russo a un prezzo del 28% inferiore rispetto a quello pagato dai pochi paesi europei che ancora si riforniscono da Mosca. Una condizione che contribuirà ad abbassare i profitti derivanti dal mercato cinese.

A cura di Vittoria Mazzieri e Francesco Mattogno