#OccupyHK: giorno #9

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Nono giorno di Occupy Central. Mentre a Hong Kong la vita torna a una normalità relativa dopo la festa nazionale cinese, il movimento si trova davanti al problema della rappresentanza, dato che il governo ha espresso disponibilità a incontrare i leader della Federazione degli Studenti, riconoscendo di fatto in loro l’interlocutore ed escludendo le altre componenti. Non è un problema da poco, visto che Occupy ha finora rifiutato qualsiasi leadership.

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I luoghi dell’arte a Taipei

In Asia Orientale, Orientami by Redazione

Taipei è una megalopoli adatta alle esigenze di esperti, collezionisti e appasionati d’arte. Viaggio alla scoperta delle location dell’avanguardia del settore nella capitale taiwanese, polo strategico dell’arte asiatica, i cui protagonisti sono fotografi, pittori, scultori e videomakers.

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Allenarsi nella culla del taijiquan

In Cina, Orientami by Redazione

Viaggio assieme a una maestra di Schio a Chenjiagou, villaggio culla dell’arte marziale morbita del taijiquan. Un’esperienza nella Cina rurale fatta di allenamenti ed esercizio, sotto la guida dei maestri eredi della tradizione della famiglia Chen.

Il cinema cinese. Intervista a Marco Müller

In Interviste, Uncategorized by Redazione

Il sinologo Müller,  ora direttore del Festival Internazionale del Film di Roma, ha raccontato a China Files l’attuale situazione del cinema cinese e i suoi possibili scenari futuri. L’importante è ricordare che il cinema è una complessa macchina produttiva che affonda le radici nel cuore della politica e dell’economia. 

La Cina al Festival di Roma 2012 – Drug War

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Non delude le aspettative degli amanti del genere il nuovo lavoro di uno dei suoi maestri in Asia: parliamo di Johnnie To e del suo ultimo film, secondo titolo asiatico “sopresa” in concorso al Festival del Film di Roma: Du Zhan, ovvero guerra di droga e di mondi

La Cina al Festival di Roma 2012 – Il giudice arciere

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Si chiude la settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, fra tante polemiche e film visti. Pochi quelli apprezzati, più numerosi i titoli non pienamente capiti e incastrati in uno scomodo limbo a metà strada tra blockbuster e film d’arte, in particolare quelli provenienti da culture cinematografiche di “frontiera”, o comunque lontane dai circuiti rodati, soprattutto dal punto di vista commerciale.