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In Cina e Asia – Un libro bianco sulla BRI rilancia l’iniziativa di Xi

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Cina, un libro bianco sulla Belt and Road Initiative rilancia l’iniziativa chiave di Xi
  • La Cina rilascia la giornalista australiana Cheng Lei
  • Country Garden, una nuova scadenza mette la società a rischio default
  • Cina-Usa, la delegazione del Congresso: “Straordinario successo”
  • Cina-Arabia Saudita, al via le esercitazioni militari congiunte
  • Myanmar, strage tra gli sfollati interni in Kachin
  • Xiaomi e Vivo accusate di distribuire fondi illegali alla propaganda cinese in India
Cina, un libro bianco sulla Belt and Road Initiative rilancia l’iniziativa chiave di Xi

La Belt and Road Initiative (BRI) è in declino? Neanche per sogno. In occasione del decimo anniversario dal lancio dell’ambizioso piano di sviluppo infrastrutturale partito dalla Cina ecco che Pechino pubblica un libro bianco dove promette di continuare con il suo “piano di alto livello per l’apertura e la cooperazione internazionale”. Nel corso di ottobre, segnala inoltre il cinese Global Times, 130 paesi e 30 organizzazioni prenderanno parte ai lavori del terzo forum BRI. Il documento, dall’eloquente titolo “The Belt and Road Initiative: A Key Pillar of the Global Community of Shared Future”, rinnova l’invito a sostenere lo sviluppo dei paesi del Sud globale e precede di pochi giorni il terzo forum dedicato al progetto, in programma a Pechino il 17 e il 18 ottobre. Non è ancora confermato se presenzierà anche Putin, che giovedì si recherà in Kirghizistan, prima trasferta estera dalla pubblicazione del mandato di arresto internazionale. Nonostante il probabile distacco dell’Italia, unico paese G7 a far parte del progetto, a giugno la Cina ha firmato più di 200 accordi di cooperazione BRI con 152 paesi e 32 istituzioni internazionali in tutto il mondo.

La Cina rilascia la giornalista australiana Cheng Lei

La giornalista australiana Cheng Lei, detenuta in Cina per oltre tre anni, è stata rilasciata. Lo ha annunciato oggi il primo ministro australiano Anthony Albanese, aggiungendo che la donna si trova già a Melbourne. “I cittadini australiani desideravano ardentemente che Cheng Lei fosse riunita a suoi giovani figli”, ha dichiarato il premier, aggiungendo che la giornalista è “felice” di essere tornata a casa. Lo scorso agosto Cheng aveva inviato un raro messaggio tramite il suo compagno all’emittente televisiva Cnn, definendolo “una lettera d’amore” all’Australia. “Mi manca il sole. Nella mia cella la luce del sole entra da una finestra, ma posso stare all’aperto appena 10 ore all’anno”, aveva scritto la giornalista, che aveva aggiunto: “Non vedo un albero da tre anni”.

Country Garden, una nuova scadenza mette la società a rischio default

Il gigante dell’immobiliare cinese Country Garden è di nuovo alle strette. Dopo aver collezionato una serie di concessioni dai creditori – quali l’estensione della scadenza delle cedole-, ecco che l’impresa ha mancato il pagamento nei confronti di un prestito da 60 milioni di dollari. La società ha già reso nota l’impossibilità a ripagare i debiti nei confronti dei finanziatori esteri entro i termini previsti, risvegliando così il fantasma di una potenziale bancarotta. I dati di settembre confermano, infatti, una crisi delle vendite (-81% su base mensile)  che ha aggravato ulteriormente la mancanza di liquidità dell’azienda.

Cina-Usa, la delegazione del Congresso: “Straordinario successo”

La delegazione bipartisan arrivata dal Senato Usa in Cina si è detta soddisfatta di quanto emerso durante i colloqui con i principali leader della Repubblica popolare. Al loro arrivo in Cina, Chuck Schumer, a capo della delegazione,  aveva parlato di “competizione, ma non conflitto” nel descrivere la relazione tra i Pechino e Washington. Sul tavolo i temi della sicurezza nazionale ed economica in vista di un possibile incontro tra il presidente Xi Jinping e Joe Biden il mese prossimo. Ad aprire la strada alla delegazione di senatori, la prima in quattro anni, non sono mancati i tentativi di ripristino del dialogo tra i due paesi, come le visite di Antony Blinken e della segretaria del Tesoro Janet Yellen a luglio.

Cina-Arabia Saudita, al via le esercitazioni militari congiunte

Lunedì 9 ottobre i media statali cinesi hanno annunciato l’avvio di “Blue sword 2023“, un’operazione di addestramento militare marittimo insieme alle forze armate saudite. Obiettivo delle esercitazioni è quello di rafforzare la collaborazione intorno alle operazioni antiterrorismo marittime all’estero. L’evento avviene in concomitanza con l’escalation del conflitto tra Israele e Hamas.

Myanmar, strage tra gli sfollati interni in Kachin

Un raid armato del Tatmadaw, le forze armate birmane che hanno preso il controllo del paese con il golpe di febbraio 2021, ha colpito un villaggio abitato da una comunità di sfollati interni situato nello stato del Kachin. L’area si trova poco distante da una delle basi delle milizie locali e, come molte altre, rischia ogni giorno di finire nel mezzo del fuoco incrociato tra le due opposte fazioni. Gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco, che secondo diverse fonti locali è costato la vita ad almeno trenta persone. Oltre 1,6 milioni di persone sono state sfollate internamente dal colpo di Stato, ha ricordato il portavoce del dipartimento di Stato.

Xiaomi e Vivo accusate di distribuire fondi illegali alla propaganda cinese in India

La polizia indiana ha accusato i produttori cinesi di smartphone Xiaomi e Vivo di aver contribuito a trasferire fondi illegali al portale NewsClick, che è sotto inchiesta con l’accusa di aver diffuso la propaganda cinese. Le accuse sono state esposte in una denuncia alla polizia presentata il 17 agosto. La notizia è stata condivisa con gli avvocati dei sospettati venerdì scorso. Nel dettaglio, “si apprende che grandi società di telecomunicazioni cinesi come Xiaomi, Vivo, ecc. hanno incorporato migliaia di società di comodo in India in violazione” delle leggi locali sulla valuta estera “per aver infuso illegalmente fondi esteri in India a sostegno di questa cospirazione”. Le aziende negano, mentre diversi detrattori del governo Modi sostengono che l’indagine sia un attacco intenzionale alla libertà di stampa.

A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi

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