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Cina e Italia, “grande è la confusione sotto il Cielo”

In Cina, Relazioni Internazionali by Simone Pieranni

La bozza del MoU tra Italia e Cina circolata negli ultimi giorni è un testo – identico ad altre decine firmati da Pechino – che non precisa niente, né dal punto di vista strategico, né dal punto di vista delle cooperazioni future. Troppo poco per essere vero, per portare il presidente cinese in Italia a firmare un documento vuoto. Per questo si ritiene che a latere arriverà il succo vero, seppure nei limiti di tutti i paletti imposti al governo italiano un po’ da chiunque.

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Cina e Usa a un passo dall’accordo

In Cina, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

Secondo il quotidiano finanziario Washington sarebbe pronta a rimuovere i dazi applicati lo scorso anno su oltre 200 miliardi di dollari di “made in China”. Pechino, da parte sua, si è impegnata a ridurre le tariffe su prodotti agricoli, chimici, auto d’importazione e altre merci statunitensi. Accelerati i tempi per la rimozione dei limiti del 50% sulla proprietà straniera delle joint venture. Mentre l’Assemblea del Popolo potrebbe introdurre norme più severe sulla protezione della proprietà intellettuale

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La Belt and Road si difende

In Cina, Relazioni Internazionali by Simone Pieranni

Il lancio della nuova via della seta cinese ha creato la necessità di difendere gli «snodi», sviluppando esigenze militari e un mercato per le società di sicurezza private. Intervista con Alessandro Arduino, autore di «China’s private army. Protecting the New Silk Road»

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I misteriosi rapimenti che scuotono le relazioni tra Tokyo e Pyongyang

In Asia Orientale, Relazioni Internazionali by Stefano Lippiello

Tutt’oggi il rapimento di un numero imprecisato di giapponesi continua a turbare le relazioni tra Giappone e Corea del Nord. Tokyo riconosce diciassette casi certi. Le organizzazioni dei parenti delle vittime si spingono a ipotizzare qualche centinaio di rapimenti. Il mandante, lo stato della Corea del Nord, è uscito allo scoperto in una spettacolare ammissione nel corso di un incontro ufficiale con i rappresentanti delle autorità giapponesi il 17 settembre 2002 a Pyongyang e ne ha riconosciuti tredici per bocca dell’allora leader Kim Jong-Il, ma non ha saputo, o voluto, fornire informazioni decisive sul destino di tutti i sequestrati.

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La propaganda cinese passa al digitale

In Cina, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

Mentre in Occidente l’operato della CCTV continua a destare sospetti, lungo la Belt and Road la propaganda cinese sta estendendo il proprio controllo sull’informazione dalla fase di produzione ai canali di trasmissione. Secondo una recente inchiesta del Guardian, negli ultimissimi anni Pechino si è aggiudicato il controllo sulle infrastrutture digitali globali attraverso società private, apparentemente più innocue dei player statali