Go East – Italia e Cina, la via dei dati

In Asia Orientale, Cina, Go East, Relazioni Internazionali by Lorenzo Lamperti

La visita di Wang Yi a Roma di qualche settimana fa. Il summit in videoconferenza tra Xi Jinping e Unione europea di lunedì 14 settembre (qui una scheda ISPI sull’argomento). E poi il Consiglio del 24 e 25 settembre nel quale si deciderà la linea in merito a un accordo sugli investimenti che, improvvisamente, Pechino sembra volere in maniera più urgente di Bruxelles. In mezzo a questo calendario, la Cina torna a creare dibattito e polemiche anche in Italia. E lo fa dopo un’inchiesta de il Foglio, che ha analizzato “un mastodontico database ottenuto insieme con altre testate internazionali come il Telegraph, il Sunday Times, l’Indian Express, il Globe and Mail e l’Australian Financial Review”. Al centro del pezzo di Giulia Pompili c’è l’Okidb, Oversea Key Information DataBase, “uno strumento a disposizione di Pechino costruito dalla società Zhenhua della città di Shenzhen”. All’interno del database “compaiono 4.544 nomi e cognomi”, scrive Pompili. “La raccolta dei dati italiani sembra iniziare dal 2006” ed è divisa in tre categorie: persone politicamente esposte, i parenti o stretti collaboratori e le persone di interesse speciale. Tra i tanti nomi, si citano quelli di Enrico Letta, Laura Boldrini, Lia Quartapelle, Giulio Tremonti, Lisa Ferrarini (presidente del gruppo alimentare Ferrarini ed ex vicepresidente di Confindustria per l’Europa durante la presidenza Boccia), le famiglie Berlusconi e Renzi e tante altre figure del mondo politico, industriale e scientifico. Ma appaiono anche criminali e narcotrafficanti. “Diversamente dagli elenchi di altri paesi, anche europei, nella lista delle persone che hanno un’influenza politica in Italia non compaiono i politici con attuali ruoli di governo”, scrive ancora il Foglio.

COSì FAN TUTTI. O NO?

Resta da sottolineare che la “schedatura”, che secondo il Foglio è funzionale ad aumentare l’influenza cinese in Italia (e negli altri paesi in cui è avvenuta), non è avvenuta utilizzando strumenti illegali e si tratterebbe, appunto, di liste di nominativi “sensibili” a disposizione delle autorità cinesi. “Se ci sia un legame tra l’archivio e il governo cinese, e di quale tipo, restano però punti oscuri”, scrive Filippo Santelli su Repubblica, aggiungendo: “Anche il valore strategico dell’archivio è un’incognita, considerato che i dati che contiene sono vastissimi ma tutti pubblici”.

Un ulteriore commento potrebbe essere quello che qualsiasi paese, Stati Uniti in primis, si serve di “schedature” simili a quella analizzata in riferimento alla Cina. In un secondo pezzo sull’argomento, Giulia Pompili ha intervistato il destinatario del leak proveniente dalla Zhenhua, il professor Christopher Balding (che in passato ha lavorato all’Università di Pechino). “Faccio spesso paragoni di questo tipo: anche Google raccoglie i nostri dati, e ci sono molte aziende, anche in Europa, in Italia, che raccolgono dati come questi sulle persone”, dice Balding. “Eppure è importante sottolineare una differenza. Questa differenza la fanno gli obiettivi: il problema non è l’esistenza dei dati, è il loro utilizzo. Facebook, con i dati, cosa ci fa? Li usa per la pubblicità. La Cina  usa i dati per scopi diversi”, prosegue Balding, che aggiunge un esempio: “Prendiamo le videocamere di sorveglianza. Le ha anche l’Italia. Ecco, le telecamere nei luoghi pubblici in Italia sono usate per scopi decisamente diversi da quelli di Pechino, che le usa per la sorveglianza di massa dei cittadini”.

DIBATTITO POLITICO

Le reazioni politiche all’articolo de Il Foglio sono state, come prevedibile, numerose. Lo stesso quotidiano ne raccoglie parecchie in un articolo di Salvatore Merlo, che cita appartenenti alle forze di governo. In primis Nicola Zingaretti: “Bisogna pretendere assoluta chiarezza e verità”, dice il segretario del Pd preannunciando un’interrogazione parlamentare. Il ministro Vincenzo Amendola sostiene che la “protezione dei dati” sia “una questione di sicurezza nazionale” (argomento alla base di un ulteriore articolo firmato da Pasquale Annichino). Mentre Enrico Borghi del Pd, membro del Copasir, si aspetta “passi ufficiali di Conte e Di Maio”. Anche Emanuele Fiano tira in ballo il premier e il ministro degli Esteri, dicendo che “non possono fare finta di nulla”. Il collega di partito Andrea Romano la definisce “vicenda inquietante” e dice che il Pd chiederà in parlamento che “sia fatta piena luce”. La presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, fiulana, si concentra invece sulle schedature che riguardano il porto di Trieste.

Insomma, la vicenda rischia di creare nuovi imbarazzi sull’argomento Cina tra i partner di governo. Mentre, dall’opposizione più o meno filo trumpiana, arrivano ovviamente bordate. Il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, componente dell’Alleanza Inter-parlamentare sulla Cina, definisce la vicenda “un atto di spionaggio inaccettabile”. Deborah Bergamini di Forza Italia chiede a Di Maio di convocare l’ambasciatore cinese in Italia. 

Nei giorni precedenti, il leghista Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri, ha ribadito a Formiche che a suo parere il “governo è troppo ambiguo sulla politica estera”, chiarendo che con “il centrodestra l’Italia aderirà (o meglio aderirebbe) alla rete Usa Clean Networks per il 5G”. A proposito di 5G, a La Verità il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, ha detto che sull’argomento “si può lavorare col Pd” per far fuori le aziende del Dragone. Riferendosi con ogni probabilità anche alle posizioni espresse dal ministro Amendola.

L’Italia si trova “nel mezzo di una tempesta senza nemmeno saperlo. Sia il nocchiero che la ciurma lo ignorano. E’ pericolosissimo”, commenta invece Francesco Sisci. Il database in questione, secondo Sisci, pone innanzitutto un problema politico. “Solo i distratti non si sono accorti, e purtroppo in Italia sono tanti, che negli ultimi tre-quattro anni i rapporti tra Cina e Usa, tra Cina e alcuni Paesi asiatici come Giappone, India e Vietnam sono enormemente peggiorati: oggi è in atto una vera seconda guerra fredda tra la Cina e un gruppo di altri Stati”, spiega il professore, sottolineando che “in questo contesto l’Italia è stata estremamente superficiale nell’avere un rapporto con la Cina, sia per i tempi che per i modi. E’ questo credo il problema dei problemi che questo scandalo mette in luce”.

SANTA SEDE-CINA, NUOVO ACCORDO IMMINENTE

Il rinnovo dell’accordo del 2018 sulla nomina dei vescovi è cosa (ormai) fatta. Lo ha scritto Bloomberg, inserendo la notizia nel contesto di un possibile approdo all’istituzione di una relazione diplomatica ufficiale tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese. E lo ha poi confermato il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, che ha parlato di “buone possibilità” che l’accordo venga trovato a breve. “Come abbiamo detto tantissime volte il nostro interesse attuale è quello di normalizzare il più possibile la vita della Chiesa, far sì che la Chiesa possa vivere una vita normale, che per la Chiesa cattolica è anche avere relazioni con la Santa Sede e il Papa, e cercare che ci sia unità”, ha detto Parolin.

Su La Città Futura si trova una cronologia dell’avvicinamento tra Santa Sede e Pechino, mentre lo storico Agostino Giovagnoli spiega su Formiche differenze e similitudini delle posizioni di Vaticano e Farnesina sui dossier internazionali, a partire proprio dalla Cina.

Nel frattempo, la Verità racconta che a fine mese Mike Pompeo arriverà a Roma. In cima all’agenda del segretario di Stato Usa ci sarebbero proprio il Vaticano, nonché, ça va sans dire, il 5G e le relazioni politiche tra Italia e Cina. Previste nuove giornate “interessanti” nel governo Conte II sul tema Pechino.

ECONOMIA, CULTURA, SPORT

L’export italiano nel 2020 è crollato, ma Sace prevede una ripresa relativamente rapida già dal 2021 per le nuove italiane (+ 9,3%), caratterizzato anche da una componente di “rimbalzo statistico”, con una crescita media nei due anni successivi del 5,1%. Nonostante lo shock, si prevede un ritorno alla crescita per i Paesi asiatici già nel 2021, e un aumento dell’export italiano verso l’area del 9%.

L’accordo Italia-Cina per l’esportazione di kiwi offre opportunità per l’Emilia Romagna, si scrive sul sito della regione.

Le vendite di Prada sono “in forte recupero” in Cina, tali da superare già i livelli dell’anno scorso.

Huawei Watch Fit è ufficiale anche in Italia: qui i dettagli e il prezzo del nuovo wearable del colosso di Shenzhen.

È atterrato venerdì 11 settembre a Tianjin un volo della compagnia NEOS con a bordo 307 tra imprenditori e maestranze, nonché loro famigliari, di società italiane che operano in Cina. Effettueranno tutti ora a Tianjin un periodo di quarantena di 14 giorni richiesto dalle Autorità cinesi.

In Cina hanno ripreso le lezioni anche le 58 scuole internazionali, dove sono iscritti i figli degli expat, con studenti e insegnanti dimezzati, scrive Class. Molte famiglie e docenti infatti non hanno potuto o voluto rientrare in Cina. Secondo un’inchiesta della Camera di commercio europea 250 mila expat sarebbero in lista d’attesa del visto per il rientro, che comunque comporta una quarantena di 14 giorni

Linkiesta critica in modo molto netto il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano per il suo auspicio di partnership in campo cinematografico tra Italia e Cina (di cui avevamo parlato settimana scorsa).

Le dichiarazioni di Di Stefano erano arrivati dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la cui 77esima edizione è stata vinta dalla regista cinese Chloe Zhao, che però vive e lavora negli Stati Uniti da lungo tempo. Ha vinto il Leone d’oro grazie al film Nomadland. Qui un suo ritratto. Sempre a Venezia, ha presentato il suo film la regista di Hong Kong Ann Hui, che ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.

In campo sportivo, Il Sole 24 Ore analizza il nuovo accordo tra il Cagliari e il governo di Xiapu per la formazione di giocatori e tecnici guarda anche alla cooperazione tra i due territori, attraverso scambi economici, commerciali e turistici.

Wen Long-sun ha organizzato una nuova chiacchierata video tra i membri della comunità sinoitaliana. Stavolta si è parlato dei genitori IBC (Italian Born Chinese) di come si sono trasferiti all’estero fuori dall’Italia (il Paese dove sono cresciuti), con famiglia e figli a seguito. La visione di questo video, come dei precedenti, è consigliata per capire la realtà di una comunità così importante per il nostro paese.

NON SOLO CINA

Taiwan

L’ICE ha organizzato in cooperazione con l’Ufficio Italiano di Promozione Economica, commerciale e culturale di Taipei la partecipazione al forum sugli investimenti europei di Taiwan, che si terrà il 22 settembre al Taipei International Convention Center. Oltre a una presenza fissa, l’Italia sarà rappresentata da Stefano Nigro, capo dell’ufficio di coordinamento attrazione investimenti esteri dell’ICE, che terrà una presentazione durante uno dei panel.

Asean

Sul fronte orientale l’Italia guarda anche altrove. Mentre la Germania di Angela Merkel lancia la sua nuova strategia sull’Indo Pacifico, il nostro paese diventa partner di sviluppo dell’Asean. La  53esima riunione dei ministri degli Esteri dei paesi membri dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico ha dato il via libera. Ci si aspettano nuovi passi in avanti sulle relazioni tra l’Italia e la regione, una di quelle che crescerà di più nei prossimi anni. Alessia Mosca, Segretario Generale dellAssociazione Italia-Asean, dopo l’annuncio sottolinea l’importanza di creare nuove alleanze per l’Italia e il sistema Europa: “La nuova situazione globale da ancora più valore al rapporto tra Italia e ASEAN che in questi ultimi anni si è molto rafforzato. Grazie a questo riconoscimento e grazie ai risultati conseguiti dai negoziati della politica commerciale europea, le aziende Italiane possono adesso competere meglio in una delle aree più dinamiche del pianeta”.

Giappone e Corea

“Tutte le discipline che finiscono con il suffisso -do (come ju-do, ken-do, kyu-do) in giapponese sono una “via”, una strada da percorrere per tutta la vita”. E’ uno dei concetti che si trovano in un articolo con cui Giulia Pompili spiega che chi ha ucciso Willy, il ragazzo di Colleferro, lo avrebbe fatto comunque anche senza conoscere il karate.

Il regista giapponese Kiyoshi Kurosawa ha vinto il  Leone d’Argento Premio per la migliore regia di Venezia 77, grazie al suo film Wife of a Spy (qui una recensione).

Tatsuki Suzuki, motocislista giapponese in Moto3, racconta a La Gazzetta dello Sport la sua vita romagnola a Riccione.

Sempre a proposito di Giappone, e dei cartoni animati adorati da intere generazioni di bambini italiani, il Corriere della Sera ha intervistato Cristina D’Avena, voce storica delle sigle di tante serie nipponiche. Nell’intervista, D’Avena descrive anche la tristezza con la quale ha dovuto rinunciare a un viaggio in Giappone per la sua paura di volare.

Calcio: la Lazio sembra vicina all’acquisto di Kim Min-jae, difensore sudcoreano attualmente in forze alla squadra cinese del Beijing Guoan.

AGENDA E SEGNALAZIONI

Venerdì 11 settembre Giada Messetti ha presentato il suo libro Nella testa del Dragone” a Positano durante un dibattito su Cina, Italia e Mezzogiorno al quale hanno partecipato anche il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola. Qui si può recuperare il video dell’evento.

Fino al 15 settembre ci si può iscrivere ai corsi di cinese dell’Istituto Confucio di Milano in avvio a ottobre a prezzi agevolati.

Il 15 settembre verrà presentato in anteprima a Milano “Family Romance“, il film di Werner Herzog girato in Giappone. La proiezione si inserisce tra le iniziative in attesa del 30° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, previsto a marzo 2020 e poi rimandato alla primavera 2021, a causa dell’incertezza dovuta all’emergenza COVID-19.

Il 15 settembre esce in libreria “Business in Cina: strumenti, strategie e opportunità lungo la Nuova Via della Seta, un libro di Francesco Boggio Ferraris, direttore della Scuola di Formazione Permanente di Fondazione Italia Cina, e Andrea Ghizzoni, già Direttore di Tencent Europe. Il libro è edito da Mondadori Electa.

Venerdì 18 settembre sarà celebrata a Milano una messa di trigesimo in suffragio del fondatore e storico Presidente di Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti, scomparso il 18 agosto scorso. La funzione si terrà alle ore 11 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Tripletta di segnalazioni per le attività organizzate dall’Istituto Culturale Coreano. Si parte il 18 settembre con “Il Ritmo”, spettacolo di percussioni coreane online. Il 30 settembre streaming online del film “The Man from Nowhere” nel ciclo “Il cinema coreano a casa vostra”. Per finire, ogni giorno dal lunedì al venerdì fino al 7 ottobre sul canale YouTube dell’Istituto Culturale Coreano viene caricato un mini-documentario da 4 minuti sulla Cultura Gastronomica Coreana.

Dal 18 al 20 settembre al Mufant di Torino debutta il festival «Loving the Alien»: tre giorni di eventi e la mostra su Sailor Moon.

Il 19, 25 e 26 settembre è in programma il convegno  di studi sul Giappone di AISTUGIA. Tra gli altri, partecipano anche Giorgio Starace (Ambasciatore d’Italia in Giappone), Shikakura Mariko (Addetto Culturale dell’Ambasciata del Giappone in Italia) e Nishibayashi Masuo (Direttore dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma).

Il 23 settembre la Fondazione Italia Cina e Assolombarda, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pechino, organizzano un webinar dedicato alle imprese interessate alla Cina, con un approfondimento della situazione economica del Paese e delle prospettive per gli operatori italiani sulla base dell’analisi del rapporto annuale della stessa Fondazione Italia Cina.

Dal 24 al 27 settembre, presso il Cinema Farnese a Roma si terrà “Flowers Of Taiwan II“, seconda edizione della rassegna cinematografica taiwanese a cura di Asiatica Film Festival – Incontri con il Cinema Asiatico.

Dopo il Virtual Open Day degli scorsi giorni, il 28 settembre iniziano i corsi di cinese della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia Cina, che organizza anche corsi di cultura cinese e intercultural management per studenti ed aziende italiane.

Il 29 settembre prende il via il corso di introduzione alla xilografia giapponese mokuhanga, a cura di Asako Hishiki per Paraventi Giapponesi.

L’8 ottobre Assolombarda organizza un  webinar in collaborazione con l’Associazione Italia Asean per presentare le opportunità offerte dal mercato vietnamita anche alla luce dell’Accordo di Libero Scambio con l’UE (EVFTA), in vigore dal 1 agosto 2020.

Fino all’11 ottobre è visitabile a Palazzo Reale di Milano la mostra “Out of the Blue” sulla calligrafia cinese. In Out of the Blue sei affermati artisti cinesi – Qin Feng, Qu Lei Lei, Sun Xun, Mao Lizi, Zhang Chun Hong, Wang Huangsheng – combinando la millenaria tradizione del loro passato con le tecnologie più moderne, si sono lasciati ispirare dalla specificità di un unico medium e hanno approfondito Alcantara® (materiale per arte e desisgn) in ogni sua declinazione e potenzialità attraverso opere che offrono una trasversalità di letture spaziando dalla classicità al contemporaneo.

Il 16 e 17 ottobre in programma il Crash Course “La potenza del dragone” del Centro Studi Geopolitica.info. Tra i docenti Simone Dossi di Twai, Andrea Gilli del NATO Defense College, Lorenzo Termine e Stefano Pelaggi.

Ad agosto è uscito in formato cartaceo e digitale “Semi di tè”, un libro di Lala Hu in cui si raccontano le esperienze dei sinoitaliani nell’affrontare l’emergenza pandemica. China Files ne ha pubblicato un estratto.

Sono disponibili anche due libri su Hong Kong, “Trenta giorni a Hong Kong” è il titolo del libro di Lisa Jucca, editorialista di Reuters e corrispondente dell’agenzia dall’ex colonia inglese tra il 2014 e il 2017. “Be water. Iconografia di una protesta” è il libro fotografico di Nicola Longobardi, fotoreporter che vive in Asia da un decennio. Ha parlato di entrambi Giulia Pompili.

L’Istituto Culturale Coreano e l’Ambasciata della Repubblica di Corea in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia apre il concorso “Corea in camera”. Si tratta di un concorso aperto a tutti coloro che vogliono presentare la Corea attraverso una serie di video.

Di Lorenzo Lamperti*

**Giornalista responsabile della sezione “Esteri” del quotidiano online Affaritaliani.it. Si occupa di politica internazionale, con particolare attenzione per le dinamiche geopolitiche di Cina e Asia orientale, anche in relazione all’Italia