Go East – Le relazioni Italia-Cina verso l’era post Trump

In Cina, Go East, Relazioni Internazionali by Lorenzo Lamperti

Sono successe tante, tantissime, cose nelle due settimane trascorse dall’ultima puntata di Go East. Si è concluso il quinto plenum del Partito comunista cinese, che ha dato il via libera al prossimo piano quinquennale che in realtà è un piano quindicennale con vista 2035 (qui ne ho scritto io, qui ne ha scritto Simone Pieranni). Ci sono state le elezioni americane (ne ho parlato qui e qui prima del voto e qui dopo il voto, in riferimento ai rapporti Usa-Cina-Asia). Il 6 novembre si sono celebrati poi i 50 anni di relazioni diplomatiche Italia-Cina.

 

DIBATTITO POLITICO

L’arrivo, salvo ricorsi legali, di Joe Biden alla Casa Bianca cambierà non tanto gli obiettivi della politica estera americana, quanto la sua forma. “Al mondo daremo il potere dell’esempio e non l’esempio del potere”, ha detto il candidato democratico nel suo primo discorso da presidente eletto. Qualcosa potrebbe cambiare anche per l’Italia, anche se è ancora presto per prevedere nei dettagli l’approccio della nuova amministrazione su alcuni dossier. Intanto, comunque, anche nelle relazioni bilaterali con la Cina ci si prepara al post Trump.

Senza dilungarci sugli Usa, possiamo dire che chi pareva avere instaurato buoni rapporti con Trump sembravano essere Giuseppe (“Giuseppi”) Conte, che nel suo primo messaggio post voto si era congratulato solo con il popolo americano e non con Biden (salvo poi rimediare), e il Movimento Cinque Stelle. Lo stesso Di Maio, neo atlantista convinto (almeno a parole) durante la recente visita di Mike Pompeo, ha applaudito (prima del voto, al festival del Foglio) il presidente uscente perché “ha difeso il made in Italy”.

Manlio Di Stefano (che in questi giorni si è segnalato per aver fatto alcuni interventi favorevoli a Trump in merito alle elezioni americane) ha concesso un’intervista a China Media Group, durante la quale ha affermato che la Cina continuerà a rappresentare per l’Italia un partner fondamentale, e che in futuro l’Italia continuerà a coltivare ed approfondire il partenariato economico con essa.

Matteo Salvini si allineato a Trump, dicendo che aspetterà i giudici per complimentarsi con il vincitore. Ma in ogni caso, avverte, il dialogo sarà prima con gli Usa (anche con Biden) che con la Cina.

Gabriella Giammanco, vice presidente del gruppo di Forza Italia in Senato, ha chiesto il “reset” delle relazioni con la Cina citando, tra le altre cose, la “svendita” di una “parte del porto di Taranto” a un gruppo cinese. Tema, in realtà un pochino diverso, che abbiamo raccontato più volte anche su Go East.

Giovanni Tria, ex ministro dell’Economia, ha scritto un intervento sul Foglio in cui dice che la Cina è riuscita a controllare l’epidemia e a far ripartire l’economia perché è un sistema meritocratico dove gli incompetenti non vanno al potere.

 

50 ANNI DI RELAZIONI

Molte le iniziative degli ultimi giorni per celebrare il 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche Italia-Cina. Il 6 novembre il Corriere della Sera ha pubblicato un intervento dell’ambasciatore cinese Li Junhua che descrive l’amicizia tra i due paesi come portatrice di “pace e sviluppo”.

Nei giorni precedenti, i due capi di Stato Sergio Mattarella e Xi Jinping hanno avuto una conversazione telefonica nella quale si è parlato di cooperazione ma qualcuno ha fatto notare che (almeno nei comunicati ufficiali) non viene citata la Belt and Road.

Secondo Giorgio Cuscito, i festeggiamenti per l’apertura delle relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare nel 1970 sono offuscati dagli scarsi risultati dell’adesione di Roma alle nuove vie della seta e dai vincoli imposti dagli Usa circa la collaborazione con Pechino.

“Se guardiamo a questi ultimi quarant’anni di storia dell’immigrazione cinese in Italia, possiamo dire che l’immagine sociale dei cinesi in Italia è cambiata radicalmente”, scrive invece (in un intervento pubblicato anche su China Files) Francesco Wu, referente in Confcommercio Milano per l’imprenditoria straniera e presidente onorario dell’Unione Imprenditori Italia-Cina.

Ad Hangzhou sono stati proiettati otto film italiani, sempre per celebrare il cinquantennale.

Hong Kong ha ospitato “100 years of Fellini“: un festival dedicato ai cento anni dalla nascita del famoso regista a cui partecipa anche il brand romano con l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong.

Il 5 novembre è andato in scena, in streaming sul canale YouTube dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, un appuntamento sui diplomatici italiani in Cina con Stefano Beltrame, ex console italiano a Shanghai ed autore del libro “Breve storia degli italiani in Cina”.

Si segnala l’uscita del nuovo volume di Orizzonte Cina, curato da Giovanni Andornino e dedicato proprio al cinquantenario delle relazioni bilaterali. Tanti gli interventi, tutti molto interessanti. A partire dalla panoramica di Andornino sui rapporti sinoitaliani al reality check di Giuseppe Gabusi e Giorgio Prodi sulle relazioni economiche. Sun Fanglu si occupa dell’influenza dei populismi europei sui legami bilaterali, mentre Simone Dossi analizza le interazioni navali. Daniele Brigadoi Cologna parla invece della mutazione dei cinesi d’Italia in “cinesi d’oltremare patriottici”.

 

RELAZIONI PANDEMICHE

La situazione pandemica, come sappiamo, in Italia è molto grave. E la Cina ha deciso di chiudersi di nuovo, bloccando gli ingressi dall’Italia e da altri paesi europei e non europei, come aveva anticipato Filippo Santelli. Anche per chi è in possesso di regolari visti e permessi di soggiorno. Una decisione che è stata criticata da Giorgia Meloni.

Un suo collega di partito di Fratelli d’Italia, Sergio Pirozzi, chiede di “denunciare” la Cina alla Corte internazionale di giustizia per le presunte responsabilità nella pandemia.

Più modestamente, Antonio Tajani è tornato a chiedere (con critica politica al gruppo di cui fa parte l’Alto rappresentante per gli affari esteri) che l’Unione europea si adoperi per “scoprire la verità” sulla Cina in riferimento al Covid. “I rapporti con la Cina sono diventati più tesi. Può essere che qualche Paese abbia degli interessi, si è parlato anche di finanziamenti. Ma non credo ci sia un interesse diretto. A volte manca la determinazione. Borrel nei confronti dei paesi socialisti non ha un atteggiamento molto grintoso: hanno fatto molti incontri ma poi, come con il Venezuela, non si è agito. Nei confronti della Cina e dei paesi socialisti non c’è una forte volontà di azione. La von der Leyen ha criticato spesso la Cina e le cose sono un po’ cambiate, ma si potrebbe fare di più cercare la verità”, ha detto Tajani.

Il Washington Post ha raccontato la simbolica vicenda di Cai Qijie, 23 anni, che è stata tra le prime al mondo a cui è stato iniettato il vaccino anti Covid nella provincia dello Zhejiang. Motivo? Doveva iniziare a studiare a Milano. Una storia ripresa anche da Giulia Pompili, che ha analizzato la situazione (e la diffusione) del vaccino in Cina.

Jada Bai ha invece raccontato per China Files in modo molto interessante il dibattito interno alla comunità sinoitaliana sull’opportunità di far frequentare o meno la scuola ai bambini.

Dalla Cina, intanto, tornano i racconti degli italiani che descrivono la gestione della pandemia. Per esempio qui, oppure qui. O ancora qui, da Wuhan.

 

HUB TECNOLOGICO

Dan Ross, consigliere economico dell’ambasciata statunitense a Roma, ha mandato un nuovo avvertimento all’Italia sul 5G nel corso di un seminario online sulla sicurezza cibernetica organizzato dalla stessa missione di Washington in Italia e moderato da Luigi Martino, direttore del Center for Cyber Security and International Relations Studies dell’Università di Firenze.

Nel frattempo, Huawei continua il suo Smart City tour italiano. Dopo i precedenti appuntamenti di Milano, Roma, Bari, Napoli e Palermo nei prossimi giorni toccherà a Cagliari e Bolzano. Il colosso di Shenzhen ha annunciato assunzioni a Napoli. “La mission di Huawei per la smart city è quello di essere enabler e partner tecnologico nell’ecosistema, che è composto da diversi attori – ha detto Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager di Huawei Technologies Italia – ci vediamo anche come incubatori. La nostra vision è quella di supportare l’Italia a partire da realtà comunali e regionali per rispondere alle esigenze dei cittadini”.

Ottimi risultati intanto per Xiaomi, che scala il mercato degli smartphone. Nel terzo trimestre, secondo i dati degli analisti di Canalys, l’azienda cinese ha conquistato la seconda posizione in classifica in Italia, lasciandosi dietro proprio Huawei e Apple.

In un’intervista al Sole 24 Ore, il ceo di Zte in Italia Kun Hu definisce il nostro un “Paese strategico” in cui la multinazionale cinese, quotata a Hong Kong e Shenzhen, vuole “continuare a investire. Prevediamo un miliardo” in un piano quinquennale. E dai primi mesi del 2021 partirà anche in Italia la vendita dei device a marchio Zte, oggi collegati solo alle offerte degli operatori. Ma allo stesso tempo chiede “regole stabili” sul 5G per evitare squilibri ai danni di gruppi extra Ue.

TikTok, l’app controllata dalla cinese ByteDance, ha optato per l’Italia, dove conta 9,8 milioni di iscritti con tassi di crescita elevati, come hub per i mercati del Sud Europa. La società ha aperto la branch locale a Milano, una sede operativa che avrà giurisdizione anche su Spagna, Portogallo e Grecia. “Per avviare questo piano nelle scorse settimane è stata costituita la newco TikTok Italy, controllata al 100% dalla capofila di Londra”, scrive Milano Finanza, che spiega: “Una delle ragioni dell’apertura a Milano è che la piattaforma mobile per video di breve formato presente in 150 Paesi e in 75 lingue conta di ampliare il pacchetto di collaborazioni fashion dopo aver conquistato le più importanti griffe, grazie a nuovi strumenti di engagement, che vanno dalla personalizzazione allo storytelling”. Gabriele Carrer ricorda però l’allarme del Copasir e le indagini del Garante per la gestione dei dati sulla stessa app.

 

RELAZIONI ECONOMICHE

Secondo i nuovi dati Istat, a settembre 2020 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 un marcato aumento congiunturale per le esportazioni (+8,3%) e una lieve contrazione per le importazioni (-2,7%). Grandissimo aumento dell’export verso la Cina (+33,0%). In netto calo invece le vendite verso i paesi ASEAN (-13,3%).

Ottime le performance di abbigliamento e calzature. Margini di crescita per il latte, che punta con le associazioni di settore alla 24esima edizione della Food and Hospitaly di Shanghai. A proposito di export, Livio Di Salvatore ha analizzato le potenzialità del vino italiano sul mercato cinese.

Si è concluso nelle scorse ore il China International Import Expo di Shanghai. Un appuntamento commercialmente e politicamente sempre più importante. Quest’anno, come avevamo anticipato, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio non ha partecipato. Erano comunque presenti diverse imprese italiane: una delegazione imprenditoriale composta da 55 patrimoni culturali immateriali di livello mondiale e oltre 80 espositori. Sempre in ambito CIIE, si è tenuto un seminario sulla salute. Gabriele Carrer sottolinea, su Formiche, che la delegazione è dimezzata e soprattutto mancava del tutto una rappresentanza politica.

Sempre a Shanghai, dal 13 al 20 novembre, la Camera di commercio italiana in Cina organizza l’Italian Week – The Culture of Quality. con un fitto calendario di incontri e presentazioni. L’evento di apertura sarà la presentazione di “From China to the world. A journey to every country, discovering 200 economies”, una mostra fotografica di Lorenzo Riccardi.

Avviati a Shanghai i lavori per la prima nave da crociera cinese in collaborazione con Fincantieri.

Il quinto plenum del Partito comunista cinese ha sancito il via al prossimo piano quinquennale con grande focus sulla cosiddetta “doppia circolazione”. Sul medio termine, secondo Andrea Pira, l’Italia potrebbe subire perdite fine all’1% del pil per effetto della maggiore “autarchia” industriale cinese. Secondo il corrispondente da Pechino del Corriere della Sera, Guido Santevecchi, il nuovo piano di Xi Jinping può “spingere l’Italia”, come scritto sul settimanale economico del 2 novembre.

Vi ricordate delle arance prese a simbolo dell’accordo sulla Belt and Road? La frutta fa anche il viaggio inverso. Un carico di ben 20 tonnellate di mele Luochuan è partito il 26 ottobre da Yan’an, nella provincia dello Shaanxi, e dovrebbero arrivare tra un mese sul mercato ortofrutticolo italiano grazie alla logistica della catena del freddo. Il contratto è stato firmato dalla B.F. Frutta SRL insieme alla Shaanxi Luochuan Meiyugao Biotechnology Co. Ltd e alla Hebei Botou Dongfeng Fruit Co. Ltd. L’intesa prevede l’esportazione in Italia di un totale di 500 tonnellate di mele Luochuan. L’affare segna l’ennesima esportazione all’estero di uno dei principali marchi di mele cinesi, che sbarca così ufficialmente nel mercato italiano.

Il Parlamento Europeo discuterà giovedì e voterà venerdì la ratifica di un accordo fra Cina e Ue sulle Indicazioni Geografiche: se approvato proteggerà 100 prodotti alimentari tipici europei dalle imitazioni nel mercato cinese e altrettanti cinesi nel mercato europeo (+175 a testa che si aggiungeranno nei prossimi 4 anni). Sarà il primo passo verso il Comprehensive Investment Agreement (CAI), il maxi-accordo commerciale fra Ue e Cina. L’Italia è di gran lunga la più rappresentata nella lista dei 100 prodotti (25). A quanto risulta, la ratifica dell’accordo sarà accompagnata da una presa di posizione comunitaria sui temi legati ai diritti umani in Cina, in particolare nello Xinjiang. 

Nel frattempo, i produttori marchigiani ce l’hanno con i prodotti clonati.

Il Mate 40 Pro, il nuovo flagship Huawei, è acquistabile in Italia anche nei negozi di elettronica di consumo, operatori e Amazon.it, a 1.249 euro.

Come tanti altri, anche Herno riparte dalla Cina con due nuove boutique a Pechino e a Shanghai.

E’ stato inaugurato a Hangzhou il complesso multifunzionale Tianmuli, interamente progettato da Renzo Piano. Comprende una galleria d’arte, spazi per eventi, negozi e uffici di vari marchi, una grande libreria, un supermercato, un albergo, ristoranti e bar. Il tutto inserito in una combinazione tra vetro, pannelli di alluminio, cemento architettonico e verde verticale. Il distretto polifunzionale è composto da 17 edifici, per un totale di 230.000 metri quadrati di superficie coperta.

Mauro Zanarini, anima di Slow Food Ravenna e organizzatore di GiovinBacco, ha iniziato una collaborazione con The-I-Factor, società di Hong Kong che si occupa di promozione e sviluppo commerciale delle cantine italiane in Cina.

Il sarto genovese Daniel Bozzo pare essere diventato una star in Cina, dove, scrive Repubblica, “gente si mette in coda e attende ore per poterlo incontrare e strappargli un selfie”.

 

RELAZIONI CULTURALI

Prosegue, interessantissimo, il dibattito su Sinosfere sul ruolo della sinologia di fronte alle nuove sfide per raccontare la Cina. Dibattito partito da un intervento di Marco Fumian, pubblicato anche su China Files, e ora proseguito da Daniele Brombal e da Ivan Franceschini, che scrive: “A mio avviso, il sinologo di oggi ha il dovere di prendere una posizione pubblica. Questo non significa esprimersi ‘contro’ o ‘a favore’ della Cina – come una certa visione semplicistica della questione vuole – quanto piuttosto spendersi per illuminare certe dinamiche e le sottostanti complicità, anche quando questo porta a conclusioni che mettono in discussione confortanti ‘certezze’”.

Veronica Strina propone invece un “censimento” degli istituti Confucio in Italia. “L’approccio duro di Washington che rende gli Istituti quasi delle ‘victims of the US policy shift’ non è l’unica strada percorribile”, scrive. “I Confucio italiani optano inftti per l’esercizio costante e necessario di “negoziazione” con la parte cinese, ancor più in ambito culturale che in quello didattico”.

Nella penultima puntata de Il cielo sopra Pechino, podcast di Radio Beckwith Evangelica a cura di Marco Magnano e Gabriele Battaglia, si racconta l’esperienza di Andrea Cavazzuti, fotografo da 40 anni alla scoperta della Cina.

L’italiana Silvia Frosina ha fatto il suo esordio sul prestigioso The Diplomat con un pezzo sugli insegnamenti del movimento pro democrazia di Hong Kong per le proteste che si stanno svolgendo in altri paesi, dalla Bielorussia alla Thailandia.

Su China Files continuano ad aumentare le voci dei sinoitaliani, o sinodiscendenti. E’ il caso di Sun Wen-Long, del quale abbiamo iniziato a ospitare le videointerviste (che pubblica sul suo canale youTube), partendo da quella a Marco Wong.

La 38ª edizione del Torino Film Festival ospiterà l’anteprima online del restauro in 4K del capolavoro di Wong Kar-wai In the Mood for LoveLa riedizione è stata realizzata dal laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna e da Criterion, con la supervisione del regista cinese e della colorist Calmen Lui che già nel 2000 fece la posa del negativo originale.

A Pordenone Docs Fest – Le voci dell’inchiesta arriva invece Wuhan – 76 Days, il film documentario di Hao Wu sull’inizio della pandemia a Wuhan.

 

NON SOLO CINA

Giappone

Si è svolta online la quinta edizione dell’Italian Innovation Day in Giappone, evento dedicato alle startup italiane organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo in collaborazione con ICE, Invitalia e JETRO (Japan External Trade Organization).

L’Ambasciata d’Italia in Giappone celebra anche, in collaborazione con l’Associazione per il Disegno Industriale (ADI), lItalian Design Day 2020. L’iniziativa avrà luogo nel contesto di “Italia Amore Mio”, rassegna dedicata al vivere all’italiana organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) in raccordo con l’Ambasciata e tutti gli attori del Sistema Paese.

Venerdì 13 novembre 2020 si inaugura il XX Festival del Cinema Italiano in Giappone, co-organizzato dagli Istituti Italiani di Cultura di Tokyo e Osaka, dal grande gruppo mediatico Asahi Shimbun e dall’Istituto Luce-Cinecittà.

Dal 23 al 29 novembre l’Ambasciata d’Italia a Tokyo celebrerà la Settimana della Cucina Italiana in Giappone. A questo proposito, continua ad andare forte il vino Soave.

Si è svolta il 2 novembre l’assemblea di parte italiana dell’Italy-Japan Business Group, durante la quale Alessandro Profumo ha assunto il ruolo di presidente.

L’Italia Team sarà ambasciatore dell’olio extravergine italiano per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

E’ morto a 89 anni Sergio Matteucci, cronista sportivo e celebre voce dei cartoni animati giapponesi sportivi come Holly e Benji e Mila e Shiro.

Corea

Da questo mese l’Istituto Culturale Coreano invia il notiziario online “Corea Today 2020“. 10 reporter e 2 illustratori sono stati selezionati tramite il bando e vi presenteranno notizie sulla cultura coreana. Tra i vari contenuti della “prima uscita” c’è la storia di Antonio Corea, il primo coreano in Italia.

Taiwan

Gian Marco Centinaio della Lega è tornato a parlare di Taiwan, dove si era recato lo scorso anno in una missione targata Carroccio (ai tempi lo avevo intervistato qui). Stavolta ha chiesto al governo italiano di approfondire il modello taiwanese di contrasto alla pandemia da coronavirus.

A proposito di modelli asiatici contro il coronavirus, da leggere il pezzo di Giulia Pompili sul tema e quello di Andrea Berrini.

Dal 28 ottobre il mercato di Taiwan è ufficialmente aperto alle mele italiane per la stagione 2020/2021.

Asean

Di recente, come già raccontato, l’Italia è diventata partner di sviluppo dell’Asean (associazione che raggruppa i 10 paesi del Sud-est asiatico e sulla cui galassia China Files ha una rubrica settimanale curata dall’Associazione Italia-ASEAN). Dei rapporti tra Italia e Asean hanno parlato sia Manlio Di Stefano sia il ministro Luigi Di Maio (al Vietnam Investment Review).

Secondo La Verità, con la crisi è meglio diversificare a livello economico. Puntando, per esempio, su Vietnam, Giappone e Corea.

Domenica 8 novembre si sono svolte le elezioni generali in Myanmar, le prime dopo la fine della “fiaba” (creata dallo sguardo manicheo dell’occidente) di Aung San Suu Kyi (ne ho scritto qui prima del voto e qui, insieme a Giulia Sciorati dell’ISPI e di Raimondo Neironi del T.wai, per un’analisi post elettorale). In Italia, si è accorto del voto Piero Fassino, che su Twitter ha scritto:  “In Myanmar la Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi vince le elezioni politiche con oltre l’80%, esito che apre la strada alle riforme politiche e costituzionali necessarie a consolidare la transizione democratica. L’Italia, la Ue, la comunità internazionale sostengano”.

Papa Francesco ha nominato Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Yangon (Myanmar) il Rev. Noel Saw Naw Aye, del clero di Yangon, finora Procuratore dell’Arcidiocesi di Yangon e docente di Sacra Scrittura nel Seminario Maggiore, assegnandogli la Sede titolare di Malamocco.

Con le proteste delle ultime settimane, la Thailandia ha conquistato qualche spazio sui media italiani. Io ho avuto il piacere di intervistare l’ambasciatore italiano a Bangkok, Lorenzo Galanti. Abbiamo parlato (qui) della situazione interna, ma anche della cooperazione con l’Italia e di aspetti geopolitici. In questi giorni, l’ambasciatore Galanti sta lavorando al rafforzamento della cooperazione bilaterale in ambito spaziale.

Via libera alle mele italiane in Thailandia e Vietnam.

L’Ambasciata d’Italia in Vietnam presenta l’ “Italian Film Festival 2020”, che si terrà presso il National Cinema Center di Hanoi (2 piano, 87 Láng Hạ, Ba Đình) dal 13 al 17 novembre.

India

L’Italia sembra sempre più attenta all’India, sia livello politico sia a livello economico. Giuseppe Conte e Narendra Modi hanno tenuto un summit virtuale.

Di Maio ha invece avuto un colloquio in video-teleconferenza con il Ministro del Commercio e dell’Industria indiano, Piyush Goyal.

In occasione del colloquio tra Conte e Modi sono stati annunciati alcuni accordi commerciali. Il più rilevante riguarda Snam, che entra in India attraverso una serie di accordi di cooperazione nella transizione energetica, in particolare nell’idrogeno e nella mobilità sostenibile, con alcune delle più importanti aziende nazionali.

Formiche propone una lettura geopolitica dell’avvicinamento di Nuova Delhi all’Occidente.

 

SPAZIO KATANE

Gli appassionati di Asia conoscono già Katane, la newsletter di Giulia Pompili che da molto tempo ci informa sulle notizie da Asia e Pacifico (chi non è ancora iscritto può porre rimedio qui).L’ultima puntata di Katane è uscita venerdì scorso ma noi andiamo indietro alla penultima puntata per vedere come Giulia racconta gli ultimi movimenti della politica sudcoreana.

L’approvazione pubblica del governo democratico di Moon Jae-in continua a salire, ed è arrivata al 47.6 per cento. Secondo varie analisi, da una parte il motivo è di certo l’assenza di alternative valide e di leadership nell’opposizione, dall’altra la gestione della pandemia. Il sud della Corea del sud, tradizionalmente più vicino alla sinistra, traina il trend. Ma tra i conservatori che succede, in vista delle elezioni del 2022? 

Sta emergendo una nuova figura, che qui da noi definiremmo il leader “il partito dei giudici”. E’ il procuratore generale Yoon Seok-yeol, che ha lasciato intendere di essere pronto a entrare in politica subito dopo la fine del suo mandato da capo dei pm. A quanto ne so, è parecchio apprezzato. E’ stato scelto da Moon prima per la procura di Seul – dove ha investigato un po’ chiunque, soprattutto due ex presidenti e la Samsung – e poi come presidente della procura generale, dove si è messo però di traverso al governo che lo aveva nominato, investigando sull’ex ministro della Giustizia che poi si è dimesso. 

Ne è nato un bel casino politico perché il successore, la ministra Choo Mi-ae, ha avuto la sua “vendetta” aprendo fascicoli sui procuratori vicini a Yoon. Insomma volano stracci, tutti politici, tra democratici e conservatori, ma nel campo della giustizia. 

 

AGENDA E SEGNALAZIONI

“Sull’uomo e sull’individualismo: i sonetti moderni cinesi di Feng Zhi” è il titolo dell’appuntamento di giovedì 12 novembre alle 10,30 con Marco Fumian e Salvatore Giuffrè.

Sempre il 12 novembre, dalle 9 alle 11, webinar organizzato dal TOChina sulla Cina verso il centenario. Tra gli altri, intervengono Giovanni Andornino e Giuseppe Gabusi.

Simone Pieranni interviene il 12 novembre con Stefania Stafutti in un evento dell’università di Enna e il 13 novembre alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nell’ambito di Issues on China.

Venerdì 13 novembre alle 11,30 Alibaba organizza una tavola rotonda sul Made in Italy all’11.11, il Singles Day cinese. Al Global Shopping Festival prende parte anche Chiara Ferragni.

Sabato 14 novembre nuovo appuntamento con i webinar di European Guanxi. Stavolta tocca al fiscalista Lorenzo Riccardi, che si occuperà delle opportunità di investimento cinesi in Unione europea.

Dal 14 novembre via a una serie di appuntamenti dell’Istituto Confucio di Milano per Bookcity. Qui un calendario dettagliato.

A novembre il Centro di giornalismo permanente presenta la terza edizione del workshop “Scrivere di esteri: raccontare l’Asia”, in programma il 9, 10, 11, 16, 17, 18 e 25 novembre dalle 18 alle 20. Il corso è riservato a 20 partecipanti ed è tenuto da Simone Pieranni, Giulia Pompili, Matteo Miavaldi, Giulia Sciorati e Ilaria Maria Sala.

Il 16 novembre l’ambasciatore italiano a Tokyo, Giorgio Starace, partecipa al webinar (a cui interverrò anche io) “Giappone tra geopolitica e opportunità commerciali“, organizzato da Promos Italia nell’ambito del programma Export 45.

Sempre il 16 novembre, alle 16, conferenza organizzata dall’ISPI sulla Cina post Covid. Partecipano Susan Shirk, Paolo Magri, Axel Berkofsky, Lucrezia Poggetti, John Seaman, Alessia Amighini, Marco Chirullo, Gwenn Sonck, Marco Bettin e George N. Tzogopoulos.

Angelo Ou, uno dei figli del primo flusso migratorio cinese in Italia, nel suo libro “L’altra metà del cielo” (del quale China Files ha pubblicato un estratto) racconta la storia delle donne italiane che sposarono i primi immigrati cinesi. La storia da lui raccontata sarà al centro dell‘appuntamento organizzato dall’Istituto Confucio di Milano il 24 novembre alle ore 17.

Letture. E’ uscito per Funambolo edizioni “Ho immensamente voluto” di Gabriele Barbati, il romanzo sulla vita di la vita di Zeng Jinyan, compagna e poi moglie del dissidente Hu Jia. Qui una recensione di Simone Pieranni.

Gli appassionati italiani di Asia non possono non seguire il lavoro di add editore, un vero e proprio punto di riferimento per narrativa e saggistica regionali. Tra le ultime uscite, si segnalano in particolareL’altra storia della Birmania” di Thant Myint-U (che ho recensito qui, con un estratto dall’introduzione) e “Mia madre”, la graphic novel di Li Kunwu.

Visioni. E’ online FAREASTREAM, la prima piattaforma italiana di cinema asiatico sotto l’egida del Far East Film Festival. Per gli appassionati, un must.

Di Lorenzo Lamperti*

**Giornalista responsabile della sezione “Esteri” del quotidiano online Affaritaliani.it. Si occupa di politica internazionale, con particolare attenzione per le dinamiche geopolitiche di Cina e Asia orientale, anche in relazione all’Italia