Considerate le ferree restrizioni sanitarie del triennio precedente, il 2023 è stato contraddistinto da un parziale miglioramento per i corrispondenti stranieri in Cina. Ma la situazione resta nel complesso tutt’altro che facile per i reporter stranieri e per i loro collaboratori cinesi, sorvegliati e sottoposti a pressioni di vario genere.
In Cina e Asia – Per il 99% dei giornalisti stranieri la Cina non rispetta gli standard internazionali
Le notizie di oggi: Cina, per il 99% dei giornalisti stranieri non si lavora secondo gli standard internazionali Cina, arrivano i viaggi aerei urbani a bassa quota Cina, la spesa turistica per la Festa degli Antenati supera i livelli pre-Covid Il Giappone potrebbe aderire al patto di sicurezza Aukus Svezia, espulsione di una giornalista cinese perché “minaccia per la sicurezza” …
In Cina e Asia – Una campagna social della CIA per infangare il PCC?
I titoli di oggi:
Una campagna social della CIA per infangare il PCC?
Collasso Sichuan Trust, gli investitori protestano contro il piano di rimborso del governo
Cina, giornalisti della CCTV allontanati con forza dalle autorità locali
Pechino assicura politiche flessibili per le nuove tecnologie mentre lancia un piano per rilanciare i consumi
Cambogia, in programma la cos
Il crepuscolo del giornalismo di Hong Kong
La legge sulla sicurezza introdotta a Hong Kong nell’estate del 2020, ha determinato una stretta sul dissenso da parte del governo che ha colpito la società civile: almeno 1.562 posti di lavoro sono andati persi e circa 65 organizzazioni, tra cui testate giornalistiche, sindacati, enti politici e gruppi religiosi e per i diritti umani si sono sciolte nell’ultimo anno.
Cina: La sorveglianza di massa colpisce i giornalisti stranieri
Come rivelato a fine novembre dall’autorevole portale Ipvm, subito dopo le alluvioni dello Henan il governo provinciale ha avviato la costruzione di un avanzatissimo sistema di sorveglianza che ha come target principale giornalisti e studenti stranieri.
La giornalista Zhang Zhan è in fin di vita. Immortalò il dramma di Wuhan
Per tre mesi l’attivista testimoniò sui social network la gestione dell’epidemia a Wuhan. Poi il 14 maggio 2020 sparì nel nulla e dal 28 dicembre 2020 sta scontando una condanna a quattro anni di carcere per aver diffuso “informazioni false”. Da allora rifiuta di assumere cibo, venendo alimentata a forza attraverso una cannula nasale che le ha provocato ferite alla gola e allo stomaco. Ormai scesa sotto i 40 chili, potrebbe non farcela a superare l’inverno, come ha spiegato alcuni giorni fa il fratello su Twitter. L’articolo di Alessandra Colarizi pubblicato in collaborazione con Gariwo
Ressa, spina nel fianco dei potenti di Manila
La giornalista Maria Ressa ha ricevuto il premio Nobel per la pace 2021, che divide con Dmitry Muratov. È la prima donna filippina a ricevere il premio, e la sua storia è emblematica di cosa accade al giornalismo di oggi
Sinosfere – Chinese story-tellers
Fino a non molto tempo fa l’informazione internazionale sulla Cina passava attraverso le lenti piuttosto ristrette di un numero limitato di corrispondenti stranieri. Nell’ultimo decennio, tuttavia, una nuova generazione di giornalisti cinesi ha cominciato a seguire la Cina da dentro e da fuori dal paese per un pubblico internazionale. Sono giornalisti molto spesso bilingui, formati nelle migliori scuole di giornalismo …
Sinosfere – Costruire ponti con la dinamite
Si può fare informazione su un paese come la Cina uscendo dal binario del nemico-amico, tifoso-avversario, bianco e nero? La difficoltà di avere giornalismo di alto livello sugli esteri dipende ormai da quello che sembra un atteggiamento di interpretazione a due dimensioni. Più o meno da quando iniziò il conflitto siriano questa tendenza è aumentata: da allora, da una guerra per procura che offriva uno schema ghiotto per letture binarie (Usa e Ue da una parte, Russia e Cina dall’altra), tutto è finito per rientrare all’interno di questa pericolosa cornice.
L’influenza del governo cinese sui media europei
Secondo uno studio del 2018 realizzato dalla Merics di Berlino, gli accordi tra China Daily, quotidiano del partito in lingua inglese, e i principali media internazionali ed europei stanno erodendo la libertà di stampa e la deontologia professionale con contenuti “pubbliredazionali”, ovvero pubblicità commerciali o propagandistiche mascherate da articoli giornalistici
Coronavirus: il giornalismo d’inchiesta cinese squarcia la censura
. Come e perché stiamo assistendo a un’insolita rilassatezza nella censura cinese, tanto più su un tema particolarmente sensibile come quello della salute pubblica
L’informazione a domicilio in Giappone
Il muro dell’informazione. Intervista a Shinichiro Kumagai, direttore della rivista mensile di politica internazionale Sekai (Il Mondo), sul mercato editoriale in Giappone
Professione Cina – Raccontare la Cina tra mille difficoltà
Il centro del mondo si sta spostando verso la Cina, un paese in continua trasformazione, geograficamente così lontano eppure sempre più vicino. Per capire la portata delle politiche promosse da Pechino, i riflessi locali che le mosse di Xi Jinping potrebbero avere sul resto del mondo, comprendere come la Cina legge quello che c’è fuori dai propri confini, superando la barriera che da sempre divide il paese dal resto del mondo, serve una bussola in grado di orientare i sempre più interessati al mondo cinese. Ecco perché il giornalismo, in Cina, ha ancora un senso ma soprattutto una missione da compiere: analizzare dall’interno l’evoluzione del gigante asiatico, riportandone un quadro oggettivo che aumenti la comprensione e la vicinanza reciproca.