Oggi in Asia – Sciopero in India contro liberalizzazioni

In by Simone

Indiani in sciopero contro le proposte del governo per riformare l’economia e in particolare nella distribuzione al dettaglio. Tra le Coree il Gangnam style diventa una forma di propaganda politica e i tamil esuli in Gran Bretagna rischiano per i rimpatri decisi da Londra.
INDIA – Sciopero contro il governo

Sindacati e partiti d’opposizione e della sinistra indiani hanno indetto per oggi una giornata di sciopero contro le misure annunciate dal governo per consentire l’ingresso delle grandi catene nella vendita al dettaglio, l’aumento del 14 per cento della benzina e un tetto ai sussidi per il gas.

I manifestanti hanno bloccato la rete ferroviaria in Uttar Pradesh e nel Bihar, ferme anche le città di Calcutta e Bangalore, roccheforti dei partiti promotori del blocco, mentre la capitale finanziaria Mumbai non ha risentito particolarmente dello sciopero. A Delhi le manifestazioni hanno rispecchiato la maggioranza politica nelle diverse circoscrizioni, con quelle governate dal centrodestra del Bharatiya Janata Party che hanno aderito in massa.

Nei giorni scorsi le riforme avevano portato alla spaccatura nella colazione dell’United Progressive Alliance che governa il Paese. I ministri del Trinamool Congress, guidato dalla chief minister del Bengala occidentale Mamata Banerjee, hanno minacciato le dimissioni per protesta contro i provvedimenti andando allo scontro con la principale forza della coalizione, il Partito del Congresso di Sonia Gandhi.

COREA DEL NORD – Gangnam style contro Park

Pyongyang sta sfruttando il video del momento per fare propaganda politica contro la Corea del Sud e soprattutto contro Park Geun-hye, leader conservatrice, favorita nella corsa per le presidenziali di dicembre.

Il sito Uriminzokkiri, legato al Comitato per la riunificazione pacifica della madrepatria, ha pubblicato una parodia di Gangnam style, video fenomeno del rapper sudcoreano Psy che spopola su Youtube con oltre 200milioni di contatti.

La versione nordcoreana, ribattezzata “I’m Yushin style”prende di mira Park descrivendola come una strenua sostenitrice del sistema Yushin, l’autocrazia instaurata dal padre, Park Chung-hee, con il colpo di Stato del 1961.

Un tema sensibile per Park cui in campagna elettorale è chiesto di prendere le distanze dagli eccessi dei 18 anni di potere del padre, che trasformarono e modernizzarono la Corea del Sud, ma furono segnati dalla repressione contro le voci dell’opposizione.

SRI LANKA – Londra rimpatria i tamil

I primi 25 tamil rimpatriati dalla Gran Bretagna sono atterrati nello Sri Lanka nonostante le proteste delle organizzazioni per la tutela dei diritti umani che temono possano essere arrestati e subire abusi. Fanno parte di un gruppo di 60 tamil cui Londra ha respinto le domande di asilo. Ieri la Corte suprema londinese aveva impedito all’ultimo minuto che altri 19 salissero sul volo che gli avrebbe riportati a Colombo.

Gruppi per la tutela dei diritti umani hanno avvisato il governo dei rischi che i rimpatriati corrono nello Sri Lanka dove potrebbero essere accusati di legami con le Tigri Tamil, il movimento separatista sconfitto militarmente nel 2009 dall’esercito cingalese, dopo un conflitto durato 25 anni.

Le ultime fasi della guerra civile sono state segnate da abusi e crimini da entrambe le parti, ma il governo di Colombo ha finora rifiutato un’inchiesta indipendente al riguardo istituendo una commissione nazionale per la riconciliazione.

Per il governo britannico, che li considera per la maggior parte migranti per motivi economici, i rimpatriati non corrono pericoli. Tuttavia gruppi come Freedom from torture e Human Rights Watch hanno provato casi di tortura contro tamil rimpatriati e considerati legati a qualunque livello con le Tigri.

[Foto credit: deccanchronicle.com]