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In Cina e Asia – Ucraina: Pechino invita al dialogo

In Notizie Brevi by Vittoria Mazzieri

  • Ucraina: Pechino invita al dialogo
  • La Commissione europea vieta Tik Tok
  • Incidente in una miniera di carbone in Mongolia Interna
  • Sondaggio: i cittadini cinesi sperano in una fine rapida del conflitto in Ucraina

Stamattina le autorità cinesi hanno pubblicato l’atteso “piano di pace” per l’Ucraina.  Il rapporto – che segue di poche ore l’astensione della Cina al voto Onu a favore di un ritiro delle truppe russe –  riconferma la tradizionale ambiguità filorussa finora mantenuta da Pechino: alla richiesta di una “soluzione politica” attraverso il dialogo, Pechino affianca la condanna della proliferazione nucleare ma anche della divisione in blocchi militari, chiara allusione alla NATO. “Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina nel lavorare nella stessa direzione e riprendere il dialogo diretto il più rapidamente possibile, in modo da ridurre gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale”, ha dichiarato il ministero degli Esteri cinese in una nota, “il conflitto e la guerra non avvantaggiano nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di alimentare le fiamme e aggravare le tensioni e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente, andando fuori controllo”.

Intanto, mentre gli States minacciano di rilasciare le prove di un possibile supporto militare cinese a Mosca, ieri il quotidiano DER SPIEGEL – riportando fonti anonime – ha scritto che la società di Xi’an Bingo ha accettato di produrre e testare 100 prototipi di droni kamikaze ZT-180  in vista di una consegna al Ministero della Difesa russo entro aprile 2023.

La Commissione europea vieta Tik Tok

Ieri il personale della Commissione europea è stato invitato a rimuovere TikTok da tutti i dispositivi aziendali. I dipendenti dovranno eliminare l’app di intrattenimento di proprietà del colosso cinese Douyin anche dai propri telefoni, se utilizzano app della Commissione europea. Una mossa che coinvolgerà i dispositivi di circa 32 mila persone, molte delle quali residenti a Bruxelles. Lo ha confermato al South China Morning Post la portavoce della Commissione per il digitale Sonya Gospodinova: il divieto è stato definito una “misura temporanea”, che nasce dalle preoccupazioni in merito alla sicurezza dei dati. Da tempo Stati uniti e paesi europei guardano con sospetto a come la società cinese utilizza i dati degli utenti. L’ultimo ammonimento da Bruxelles al gigante tech cinese è giunto a gennaio scorso, quando è stata espressa la necessità che l’app si adegui alle regole di moderazione dei contenuti che entreranno in vigore nel corso del 2023. Da TikTok giungono lamentele: il Ceo Shou Zi Chew ha considerato la mossa “sbagliata” e “basata su idee di fondo errate”, aggiungendo anche di aver contattato la Commissione per “spiegare come proteggiamo i dati di 125 milioni di persone in tutta l’Ue”.

Incidente in una miniera di carbone in Mongolia Interna

Sarebbe salito a 5 morti e oltre 50 dispersi il bollettino di una tragedia nel settore minerario che ha coinvolto nei giorni scorsi la Repubblica popolare: un collasso di una miniera di carbone di proprietà della Xinjing Coal Mining Company, avvenuto nella Lega dell’Alxa, nella Mongolia Interna, una delle principali regioni produttrici di carbone del paese. Il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang hanno ordinato un’indagine su un incidente che pare sia il peggiore degli ultimi anni. Pechino da tempo è impegnata in un campagna di sicurezza a livello nazionale, che ha portato all’aumento dei controlli e alla chiusura dei piccoli siti minerari in cui in genere vi è meno attenzione al monitoraggio delle condizioni di lavoro. Ma gli incidenti mortali continuano a verificarsi. All’indomani dell’abolizione della strategia Zero Covid, inoltre, il paese sta registrando un aumento della domanda di energia elettrica. Il governo sta esercitando pressioni alle centrali nel tentativo di garantire la sicurezza energetica. Ed evitare, così, i blackout che si sono ripetuti negli ultimi anni in varie parti del paese.

Sondaggio: i cittadini cinesi sperano in una fine rapida del conflitto in Ucraina

In questa settimana si compie un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina. Un sondaggio commissionato dal think tank europeo European Council on Foreign Relations (ECFR) ha evidenziato le differenze nelle posizioni dei cittadini dei vari paesi del mondo. Da una parte, gli abitanti dei paesi occidentali sono concordi nel voler fornire aiuti all’Ucraina per sconfiggere la Russia. La maggioranza delle persone che hanno risposto al sondaggio ritengono che l’Ucraina debba “riconquistare tutto il suo territorio”, anche se ciò significa “”una guerra più lunga o un numero maggiore di ucraini uccisi e sfollati“. Dall’altra, gli abitanti di Cina, India, Turchia e Russia: alla domanda: “Preferiresti fermare la guerra o vincerla?”, circa la metà degli intervistati di ognuno dei quattro paesi ha risposto che preferirebbe che il conflitto cessi il prima possibile, anche se ciò significa che l’Ucraina debba cedere il controllo di alcune aree al Cremlino. Il 79% degli intervistati cinesi vede la Russia come un “partner necessario”, o ancora “un alleato che condivide i nostri interessi e valori”.  

A cura di Vittoria Mazzieri; ha collaborato Alessandra Colarizi