Il 26 giugno è la giornata mondiale contro le droghe indetta dall’Onu. La Cina la celebra a proprio modo, condannando a morte 10 persone per traffico di sostanze. Tra loro c’è anche uno straniero, un nigeriano (condannato alla pena capitale insieme alla propria fidanzata cinese), accusato di avere trafficato eroina, da vendere a spacciatori cinesi.
In Cina lo spaccio di più di 50 grammi di eroina equivale alla sentenza capitale. Un quotidiano di Dongguan, luogo in cui è avvenuta la condanna, ha riportato la storia, sottolineando come Osonwa Okey Noberts costituisca il primo caso di straniero condannato a morte in quella zona.
La giornata mondiale contro la droga, nel 2009 giunge a seguito di riflessioni sul tema che sembrano richiedere un cambiamento dell’attuale impostazione. Se L’Economist ha recentemente dedicato un suo numero al fallimento delle politiche proibizioniste, proprio nei giorni che precedono la ricorrenze, l’Onu fa sapere, attraverso il rapporto dell’ufficio dell’Onu su droga e crimine, la necessità di procedere con “meno impegno della polizia con gli utenti, più sforzo con i trafficanti”.