Accordo per il petrolio nord iracheno

In by Simone

La Cina aumenta le proprie possibilità di accedere a riserve di petrolio irachene e africane occidentali, grazie ad un accordo tra la Sinopec (l’azienda asiatica più rilevante in temi petrolofieri) e la svizzera Addax. Oltre 7 miliardi di dollari, un’operazione rilevante che mira a garantire la presenza cinese in territori al centro di mutamenti geopolitici rilevanti.

La svizzera Addax, quotata a Londra e Toronto, è una delle più importanti produttrici di petrolio del mondo, con una presenza massiccia nell’Africa Occidentale e nella regione curda dell’Iraq. Proprio per il rischio politico nella zona curda del Nord Iraq, rumors farebbero intendere la possibilità, da parte della Sinopec, di cedere quella parte di area geografica, ad una terza società.

Già nell’agosto del 2008 la Cina aveva concluso un accordo inerente il territorio iracheno, a conferma della importanza strategica del Medio Oriente nello scacchiere geopolitico cinese e dell’asse Iran Russia Cina che pare influenzare, e non in modo lieve, anche le attuale circostanze politiche iraniane. L’anno scorso l’accordo era intercorso tra il governo iracheno e quello cinese: 3 miliardi di dollari per la fornitura di petrolio. Evidentemente, non bastava.