In Cina e in Asia – Sparito un altro giornalista

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Scompare un altro giornalista in Cina
– Il Gambia abbandona Taiwan per la Cina
– Doppio lancio di missili nordcoreano
– Tibetani in esilio al voto
– Da ladro a monaco: la storia del giardiniere thailandese della casa di SaudScompare un altro giornalista in Cina

Un altro reporter scomparso nel tentativo di fuga verso Hong Kong. Jia Jia (nella foto) potrebbe essere l’ultima vittima della nuova stretta contro le voci dissenzienti. Il caso del reporter si lega inoltre a un ulteriore strano episodio, la pubblicazione su Wijie News, sito legato all’amministrazione locale dello Xinjiang, di una lettera per chiedere le dimissioni del presidente Xi Jinping in quanto avrebbe abbandonato la gestione collettiva del Paese favorendo la sua ascesa personale.

L’articolo è stato rimosso, si tratta però della terza svista della censura in pochi mesi. In precedenza Xi era stato indicato come «l’ultimo leader» e vicino alle dimissioni.

Il Gambia abbandona Taiwan per la Cina

Gambia e Cina riallacciano le relazioni diplomatiche. Il paese africano era uno dei pochi a riconoscere il governo di Taiwan e non la Repubblica popolare. Ma già dal 2013 aveva deciso di tagliare i ponti con Taipei per avvicinarsi a Pechino. Il ristabilimento delle relazioni è stato siglato quando sono passati due mesi dalla vittoria elettorale dei democratici progressisti sull’isola, più vicini alle posizioni autonomiste rispetto alla Cina. Una posizione che potrebbe creare tensioni. Al momento sono appena 22 le nazioni che riconoscono il governo di Taiwan e non Pechino come la legittima Cina.

Doppio lancio di missili nordcoreano

Pyongyang ha risposto alle esercitazioni congiunte tra statunitensi e sudcoreani, con un doppio lancio di missili a medio raggio verso il mar del Giappone. I due missili sono stati lanciati a distanza di venti minuti l’uno dall’altro. Si tratterebbe di Rodong, capaci di colpire un bersaglio a 1.300 chilometri, sebbene uno si sia inabissato dopo 800 chilometri e l’altro, riferiscono i militari di Seul, sia esploso in volo.

Le tensioni dopo i test atomico del 6 gennaio e la messa in orbita di un satellite lo scorso 7 febbraio non accennano tuttavia a calare.Obama ha firmato un ordine esecutivo che rafforza e amplia le sanzioni contro la Corea del Nord, una misura unilaterale criticata dalla Cina. Resta inoltre in sospeso la vicenda dello studente statunitense, Otto Warmbier, condannato a 15 anni di lavori forzati per aver tentato di staccare e portarsi via uno striscione di propaganda da un albergo di Pyongyang.

Tibetani in esilio al voto

Domenica di votazioni per la comunità tibetana in esilio, chiamata per la seconda volta a scegliere il proprio sikyong, il leader politico che guiderà gli affari interni e la diplomazia. Una figura che pian piano sta sostituendo il Dalai Lama nella questioni materiali e nella guida dell’amministrazione centrale tibetana, il governo in esilio.

La contesa è tra l’uscente Lobsang Sangay e lo speaker del parlamento Penpa Tsering, entrambi fautori della «Via di mezzo», la politica moderata che chiede autonomia alla Cina in contrapposizione alle frange radicali e indipendentiste.

Da ladro a monaco: la storia del giardiniere thailandese della casa di Saud

Il giardiniere thailandese che rubando un prezioso diamante dalla casa reale saudita innescò una battaglia diplomatica tra Bangkok e Riad ha deciso di farsi monaco buddhista per «ripulire il proprio karma».

I fatti del Blue Diamond Affair risalgono al 1989. La vicenda include anche la scomparsa di un uomo d’affari inviato a recuperare il diamante, unico pezzo della refurtiva ancora mancante. I sauditi si sono a lungo rifiutati di mandare un ambasciatore in Thailandia proprio per questa vicenda.

[Foto credit: hongkongfp.com]