usa giappone

In Cina e Asia – Usa pronti a “cambiare postura” in Asia-Pacifico partendo dal Giappone

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Usa pronti a “cambiare postura” in Asia-Pacifico partendo dal Giappone
  • Corea del Nord, in arrivo delegazione cinese per il 75° anniversario delle relazioni
  • UE, nuova indagine sulla concorrenza dell’eolico cinese
  • Vertice Cina-Russia, rafforzata cooperazione sicurezza in Eurasia
  • Cina, carte straniere presto accettate negli hotel
Usa pronti a “cambiare postura” in Asia-Pacifico partendo dal Giappone

“Cambieremo radicalmente il modo in cui assumiamo la nostra posizione in quel paese in modo da poterci coordinar meglio con il Giappone e compiere la maggior parte degli sforzi per portare la deterrenza in questo teatro”. Queste le parole dell’ambasciatore statunitense in Giappone Rahm Emanuel, che in occasione di un’intervista con CNBC ha confermato un cambio di postura nella cooperazione Giappone-Usa più attento alla deterrenza nei confronti della Cina nel Pacifico. L’annuncio di Emanuel arriva a poche ore dall’incontro tra il primo ministro giapponese Fumio Kishida e Joe Biden a Washington. Proprio in tale occasione verrà discussa la ristrutturazione del comando in Giappone anticipata da Emanuel, che sembra avere come principale obiettivo il contenimento strategico della Repubblica popolare.

Il ministero degli Esteri cinese durante la conferenza stampa di lunedì 8 aprile ha segnalato che la Cina rimane “fermamente contraria” allo schieramento di missili a medio raggio nell’Asia-Pacifico annunciato dagli Stati Uniti,  invitando Washington a “rispettare sinceramente le preoccupazioni di sicurezza degli altri paesi e a smettere di minare la pace e la stabilità regionale”. L’annuncio era arrivato pochi giorni prima attraverso le parole del generale Charles Flynn. Il comandante dell’esercito americano per il Pacifico, mentre era in visita a Seul, ha confermato il dispiegamento nella regione entro la fine dell’anno di un nuovo sistema missilistico in grado di lanciare vettori di precisione a medio e lungo raggio SM-6 e razzi anti-nave Tomahawk.

Corea del Nord, in arrivo delegazione cinese per il 75° anniversario delle relazioni

Sarà il numero tre del Partito comunista cinese  Zhao Leji a guidare una delegazione diretta in Corea del Nord per festeggiare i 75 anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare, che cadono il 9 aprile. L’annuncio arriva dal ministero degli Esteri cinese, che ha parlato di “successo” nell’approfondimento delle relazioni diplomatiche sull’asse Pyongyang-Pechino. Si prevede che Zhao, membro del Comitato permanente del Politburo cinese incontrerà diversi funzionari nordcoreani nello spirito della “profonda amicizia tra i due paesi”. 

Un mese prima una delegazione nordcoreana aveva raggiunto la Cina e aveva incontrato altri due alti funzionari del Politburo, Wang Huning e Cai Qi. La maratona diplomatica coincide con il rapido deterioramento delle relazioni tra Pyongyang e la Corea del Sud dopo che Kim Jong-Un ha etichettato il vicino come “principale nemico” della nazione e ha abolito le agenzie preposte alla gestione delle relazioni con il sud.

UE, nuova indagine sulla concorrenza dell’eolico cinese

L’Unione Europea ha lanciato una nuova indagine per approfondire le possibili distorsioni sul mercato delle tecnologie per l’energia eolica generate dai sussidi statali alle aziende cinesi del settore. Lo ha annunciato martedì 9 aprile  la responsabile alla Concorrenza UE Margrethe Vestager, che ha parlato di indagini sulle condizioni di sviluppo di nuovi parchi eolici in Spagna, Grecia, Francia, Romania e Bulgaria nel quadro della Foreign Subsidies Regulation. 

La Camera di commercio UE in Cina ha segnalato  quelle che sarebbero le criticità dell’iniziativa, affermando che i tempi di consegna della documentazione oggetto di indagini sono troppo brevi e richiedono il rilascio di informazioni sensibili e l’allargamento della definizione di “contributo finanziario estero”, comprendendo “numerosi elementi che in realtà non si qualificano come sussidi”.

Vertice Cina-Russia, rafforzata cooperazione sicurezza in Eurasia

Si è parlato inevitabilmente anche di cooperazione in materia di sicurezza durante la visita del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, a Pechino il 9 aprile. Nel corso di colloqui con la controparte cinese, il ministro degli Esteri e capo della diplomazia cinese Wang Yi, Lavrov ha dichiarato che è intenzione del presidente russo Vladimir Putin rafforzare la sicurezza in Europa e Asia. L’idea è quella di proporre un fronte contrapposto alla Nato, dalla quale sia la Cina che la Russia si sentono costantemente accerchiate. Anche per questo Lavrov ha parlato di “interesse comune” tra Mosca e Pechino mentre Wang ha ribadito la volontà dei due Paesi di opporsi all’ “egemonia” di altre potenze, una su tutti, quella statunitense. Secondo diversi analisti, lo scambio tra Lavrov e la Cina, avvenuto in preparazione a un futuro incontro tra Xi Jinping e Putin, rappresenta l’ennesima conferma della volontà dei due Paesi di creare un’alternativa al sistema di governance occidentale a guida statunitense.

Cina, carte straniere presto accettate negli hotel

Il governo cinese ha invitato gli hotel dalle tre stelle in su ad accettare pagamenti tramite carte straniere. Una notizia apparentemente semplice ma che segnala la volontà di Pechino di rendere la propria industria del turismo più accessibile a un pubblico internazionale e dare un’ulteriore spinta all’economia del Paese. Il pagamento tramite circuiti internazionali è da sempre una problematica per i visitatori della Repubblica popolare. Nel 2023, in occasione dei Giochi Asiatici di Hangzhou, Alibaba ha reso accessibile la propria app per pagamenti, Alipay, anche agli utenti stranieri, rendendo i pagamenti interni alla superapp un’opzione accessibile anche ai visitatori temporanei. Adesso hotel, grandi ristoranti e perfino i baracchini di street food potrebbero dovere adattare i propri metodi di pagamento accettati per includere le carte internazionali.

A cura di Lucrezia Goldin e Sabrina Moles