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In Cina e Asia – Sempre più cinesi rimandano i propri viaggi all’estero

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Sempre più cinesi rimandano i propri viaggi all’estero
  • Bloomberg: presidente di Evergrande sotto sorveglianza
  • Corea del Sud, prima (grande) parata militare dopo dieci anni
  • Russia: esercitazioni militari con nove paesi Asean, India e Cina al confine orientale
  • Asian Games, atleti nordcoreani rifiutano di posare con gli sfidanti sudcoreani
  • Disoccupazione in Cina, ora si parla di “assunzioni lente”
  • Tribunale di Seul ordina il rilascio del leader dell’opposizione 
  • Il Vietnam  sfida il dominio cinese sulle terre rare
  • Rimozione Qin Gang, indiscrezioni sulla maternità surrogata dell’amante
Economia, sempre più cinesi rimandano i propri viaggi all’estero

Sempre più cinesi stanno rimandando i propri viaggi all’estero a causa delle incertezze economiche in cui si trova il paese. A rivelarlo è un sondaggio della società di consulenza americana Oliver Wyman, che ha intervistato persone appartenenti alla classe media cinese (cioè con un reddito familiare mensile minimo di 30 mila yuan, circa 4 mila dollari) e con già alle spalle almeno una vacanza fuori dai confini della Repubblica popolare. Il 54% di loro ha detto di aver pianificato di viaggiare all’estero nel 2023, un dato in calo rispetto al 62% di giugno, mentre il 22% non intende farlo nei prossimi tre anni: a giugno era solo il 6%. Il 32% dei rispondenti ha detto chiaramente che la propria volontà di andare vacanza fuori dalla Cina si è ridotta a causa delle difficoltà economiche e della situazione politica del paese. Secondo il sondaggio, tendenzialmente i cinesi sono più inclini ai viaggi domestici. Per la Golden Week (29 settembre-6 ottobre) sono previsti 21 milioni di voli interni, soprattutto verso le regioni più remote come Xinjiang o Tibet, riporta Caixin.

Bloomberg: presidente di Evergrande sotto sorveglianza

Il presidente del colosso immobiliare Evergrande Group, Hui Ka Yan, si troverebbe sotto sorveglianza della polizia cinese. Lo affermano fonti di Bloomberg, secondo cui il presidente del colosso immobiliare è stato prelevato dalla polizia all’inizio di questo mese, e da allora si trova presso un “sito designato”. Non è chiaro se l’imprenditore si trovi a tutti gli effetti agli arresti domiciliari: nei confronti del presidente di Evergrande la polizia cinese sarebbe ricorsa a una misura che non comporta la notifica formale di un arresto, e non prevede necessariamente una futura incriminazione. Evergrande ha rifiutato di commentare le indiscrezioni, anche se all’inizio di settembre la polizia cinese ha arrestato alcuni dipendenti dell’unità di gestione patrimoniale del gruppo, suggerendo la possibilità di una nuova indagine che si sommerebbe alla lista dei problemi del colosso immobiliare in crisi. Secondo Caixin, si troverebbero in detenzione anche Pan Darong, ex direttore finanziario del gruppo, e l’ex amministratore delegato Xia Haijun, tornato in Cina intorno alla metà del 2022.

Corea del Sud, prima (grande) parata militare dopo dieci anni

Per la prima volta in dieci anni, martedì la città di Seul ha ospitato una grande parata militare in occasione del Giorno delle forze armate sudcoreane (che cade il 1° ottobre). La sfilata dell’esercito si tiene di norma ogni cinque anni, ma nel 2018 l’allora presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, aveva deciso di cancellarla nel tentativo di promuovere la conciliazione tra Nord e Sud. Oggi le tensioni tra Seul e Pyongyang sono invece vicine ai massimi storici. Come riportato da Reuters, davanti a una folla accorsa ad assistere alla parata anche sotto la pioggia, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha dichiarato che l’eventuale “uso di armi atomiche” da parte della Corea del Nord segnerà la fine del regime a causa della successiva “travolgente risposta” di Corea del Sud e Stati Uniti. Le parate militari sudcoreane sono solitamente più modeste di quelle nordcoreane, ma quest’anno, scrive Yonhap, hanno sfilato 3.700 soldati sudcoreani, 300 soldati americani (è la prima volta) e 170 pezzi di equipaggiamento militare, tra cui carri armati, veicoli da combattimento senza pilota, droni e missili balistici, compresi i più recenti Hyunmoo, cioè una delle principali armi di deterrenza sudcoreane nei confronti del Nord.

Tribunale di Seul ordina il rilascio del leader dell’opposizione

Un tribunale sudcoreano ha respinto il mandato di arresto nei confronti di Lee Jae-myung, leader del principale partito di opposizione, accusato di corruzione e violazione dei doveri. Secondo la Corte distrettuale centrale di Seul, non ci sono motivi sufficienti per sostenere – come ventilato dai pubblici ministeri – che il leader del Partito democratico potrebbe tentare di distruggere le prove. Lee resta quindi in libertà, sebbene le accuse penali non siano state ritirate e il caso rimane aperto. L’arresto di uno dei principali leader dell’opposizione sudcoreana sarebbe stato senza precedenti e avrebbe potuto bloccare la partecipazione di Lee alle elezioni parlamentari del prossimo anno.

Russia: esercitazioni militari con nove paesi Asean, India e Cina al confine orientale

Martedì, le forze armate russe e gli eserciti di undici paesi asiatici hanno iniziato delle esercitazioni militari congiunte nel Territorio del Litorale, cioè nell’estremo oriente russo che affaccia sul Giappone. Come riportato da Agenzia Nova, partecipano all’addestramento i contingenti militari di nove dei dieci Stati Asean (Cambogia, Laos, Filippine, Indonesia, Vietnam, Thailandia, Myanmar, Brunei, Malaysia: manca Singapore), insieme a quelli di India e Cina. Si tratta di esercitazioni di antiterrorismo, come reso noto anche dal ministero della Difesa russo. Sono diversi però i paesi ad aver boicottato le operazioni che – secondo Myanmar Now – la giunta birmana ha associato esplicitamente alla repressione dell’opposizione politica guidata dal Governo di unità nazionale.

Asian Games, atleti nordcoreani rifiutano di posare con gli sfidanti sudcoreani

Podio condiviso, ma nessun segno di rispetto nei confronti degli avversari. La squadra di tiro con pistola ad aria compressa della Corea del Nord ha deciso di manifestare apertamente contro la compresenza del team vincitore (Corea del Sud) sul podio degli Asian Games di Hangzhou. I tre atleti, vincitori della medaglia d’argento, si sono prima rifiutati di voltarsi verso la bandiera della Corea del Sud durante la riproduzione dell’inno, poi si sono rifiutati di posare insieme alle altre squadre sul podio. Gli Asian Games, inizialmente previsti nel 2022, sono la prima occasione sportiva internazionale alla quale un team nordcoreano ha potuto prendere parte dal 2018.

Disoccupazione in Cina, ora si parla di “assunzioni lente”

Non chiamatela disoccupazione, né tantomento tangping. Un sondaggio a cura della filiale di Shanghai dell’Ufficio nazionale di statistica ha deciso di definire questo fenomeno “assunzione (o occupazione) lenta”. Il concetto è semplice: sempre meno giovani sentono l’urgenza di trovare un impiego subito dopo aver concluso gli studi. Questo termine, utilizzato nel primo sondaggio del 2015, è passato da una presenza del 15% nelle testimonianze degli intervistati al 38% di quest’anno. I risultati arrivano in un momento di particolare affanno per il mercato del lavoro cinese, tanto che il tasso di disoccupazione giovanile urbana dopo aver toccato il record del 21,3% è sparito dai database pubblici.

Il Vietnam sfida il dominio cinese sulle terre rare

Hanoi è pronta a lanciare le prossime gare d’appalto per le aziende interessate a investire nella miniera di Dong Pao. Il sito si trova nel Vietnam settentrionale e rappresenta uno dei più grandi giacimenti di terre rare al mondo. La mossa rientra in una più ampia strategia che mira a presentare il paese come polo alternativo alle catene di approvvigionamento dei metalli chiave per la transizione energetica e le tecnologie di ultima generazione. A ciò si aggiungono le recenti limitazioni da parte di Pechino intorno all’esportazione di alcuni metalli chiave per la produzione di microchip e gli accordi tra entità quali Usa, Giappone Paesi Bassi e per limitare lo sviluppo della Cina nel campo dei semiconduttori.

Rimozione Qin Gang, indiscrezioni sulla maternità surrogata dell’amante

La parabola discendente dell’ex ministro degli Esteri cinese Qin Gang sembra continuare con la circolazione di nuove indiscrezioni intorno alla presunta relazione con Fu Xiaotian, nota presentatrice di Phoenix Tv. Fonti vicine alla questione citate dal Financial Times menzionano una maternità surrogata negli Stati Uniti, dove lo stesso Qin ha vissuto tra il 2021 e il 2023 in qualità di ambasciatore della Repubblica popolare cinese. Di Fu non si avrebbero notizie certe da aprile, quando ha smesso di postare su Weibo, mentre altre fonti sostengono di aver avuto contatti fino a giugno. Le voci che parlano di una relazione segreta tra i due e di un figlio sono state tra le prime a emergere quando la lunga assenza di Qin dalla scena pubblica aveva iniziato ad attirare l’attenzione degli osservatori.

A cura di Sabrina Moles e Francesco Mattogno; ha collaborato Alessandra Colarizi