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In Cina e Asia – La borsa indiana supera Hong Kong, Pechino cerca di recuperare terreno

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • La borsa indiana supera Hong Kong, Pechino cerca di recuperare terreno
  • Cina, nuove norme per standardizzare la legislazione dell’esercito
  • Cina, per l’Ufficio nazionale di statistica la manipolazione dei dati è “corruzione”
  • Veicoli elettrici, il governo cinese interviene per contenere l’eccesso di produzione 
  • Taiwan, Nauru ufficializza le relazioni con la Cina. Possibile revisione per Tuvalu dopo le elezioni
  • Pyongyang elimina l’arco della Riunificazione
  • L’ambasciata cinese a Seul avverte sui rischi legati alla chirurgia estetica 
La borsa indiana supera Hong Kong, Pechino cerca di recuperare terreno

La borsa indiana è ora il quarto mercato finanziario al mondo. Lunedì 22 gennaio la capitalizzazione dei titoli ha sorpassato quella della borsa di Hong Kong per la prima volta nella storia. A contribuire al successo indiano sarebbero l’impegno di Nuova Delhi a proporsi come alternativa sicura alla Cina e la prospettiva, per gli investitori, di un mercato in rapida crescita.

Nel frattempo, la Cina sta cercando di adottare delle misure per la salvaguardia del suo mercato azionario e della borsa che Hong Kong, che dal 2021 hanno perso circa tre miliardi di miliardi di dollari. Nella giornata di martedì 23 gennaio il premier Li Qiang ha presieduto un incontro ad hoc del Consiglio di stato per invitare le autorità cinesi a lavorare per rendere di nuovo la Repubblica popolare un mercato attraente per gli investitori. Secondo quanto riporta Bloomberg, il governo cinese sarebbe persino pronto a mobilitare un pacchetto da 278 miliardi di dollari per l’acquisto di titoli sulla borsa di Hong Kong per stabilizzare i suoi mercati finanziari e tranquillizzare gli investitori che si sono allontanati a causa di un’economia in rallentamento e nuovi rischi legati al settore immobiliare.

Cina, nuove norme per standardizzare la legislazione dell’esercito

Continua la riforma del comparto militare voluta da Xi Jinping. Il presidente cinese, che fa capo anche alla Commissione militare centrale del Paese, ha approvato una revisione delle regolamentazioni sulla legislazione interna dell’esercito. Il nuovo pacchetto di regole entrerà in vigore dal 1 marzo 2024 e prevede la standardizzazione del funzionamento della legislazione dell’esercito. A livello tecnico significa che la governance dell’apparato militare risulta maggiormente centralizzata. I cinque comandi congiunti di teatro dell’Esercito Popolare di liberazione avevano finora mantenuto un margine di manovra abbastanza ampio sulla gestione interna. Con la riforma si adotta invece “il pensiero teorico di Xi sul rafforzamento dell’esercito”. Secondo alcuni esperti tale cambiamento servirà alla Cina di Xi per avere una maggiore capacità di reazione e presa sull’esercito alla luce del panorama geopolitico di crescente tensione bellica.

Cina, per l’Ufficio nazionale di statistica la manipolazione dei dati è “corruzione”

L’Ufficio nazionale di statistica della Repubblica popolare cinese ha lanciato uno degli avvertimenti più severi contro la manipolazione e la comunicazione di dati errati. La procedura dà inizio a una misura disciplinare voluta per salvaguardare l’autorità di Pechino. Secondo quanto riportato nel comunicato dell’ente, l’utilizzo improprio delle statistiche “interferisce e fuorvia il processo decisionale macroeconomico” e “danneggia la credibilità del Partito e del governo” quanto la corruzione.

Veicoli elettrici, il governo cinese interviene per contenere l’eccesso di produzione

Le auto elettriche cinesi sono entrate di prepotenza sul mercato internazionale, tanto da portare l’Unione europea a un’indagine anti-dumping sui veicoli prodotti nella Repubblica Popolare. Ma sul piano interno le autorità cominciano a temere un eccesso di produzione e hanno invitato i funzionari locali a dosare gli investimenti nei progetti relativi ai veicoli elettrici. “Alcune regioni e aziende stanno ancora moltiplicando alla cieca i progetti di questo tipo di vetture”, ha dichiarato a proposito il viceministro dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione, Xin Guobin.

Taiwan, Nauru ufficializza le relazioni con la Cina. Possibile revisione per Tuvalu dopo le elezioni

Mercoledì 24 gennaio, a meno di dieci giorni dall’annuncio successivo ai risultati delle elezioni a Taiwan, Nauru ha ufficializzato il passaggio delle relazioni diplomatiche da Tapei alla Repubblica popolare. Anche lo stato insulare di Tuvalu potrebbe rivedere i suoi legami con Taiwan, ha detto il ministro delle Finanze Seve Paeniu. Se ciò accadesse, la Repubblica di Cina rimarrebbe con soli due alleati nel Pacifico e undici paesi “amici” totali al mondo.

Pyongyang elimina l’arco della Riunificazione, l’indagine da immagini satellitari

Un monumento in Corea del Nord dedicato alia Riunificazione con il Sud sarebbe stato ufficialmente demolito dopo che il leader Kim Jong-Un ne aveva ordinato l’eliminazione a inizio gennaio. L’evento è riportato martedì 23 gennaio da NK News, che ha analizzato le immagini satellitari fornite da Planet Labs. Il gesto sarebbe funzionale a sottolineare il cambio di postura di Pyongyang nei confronti di Seul a seguito dell’aumento delle tensioni lungo il 38° parallelo. Intanto stamani la Corea del Nord ha lanciato diversi proiettili nel Mar Giallo, che , stando a traiettoria e gittata, parrebbero essere missili da crociera lanciati da postazioni a terra.

L’ambasciata cinese a Seul avverte sui rischi legati alla chirurgia estetica

L’ambasciata cinese a Seul ha rilasciato una nota per scoraggiare i cittadini cinesi dal visitare la Corea del Sud per effettuare interventi di chirurgia plastica. La Corea del Sud è una delle mete del turismo cosmetico più popolari a livello globale, con una fama supportata dalla cultura della cura estetica, la cosiddetta K-care, e priva di stigma sociale. La nota arriva a seguito di un recente caso di cronaca che ha visto protagonista una donna cinese, morta a seguito di tre interventi di liposuzione in una clinica di Gangam. Nel 2022 la Corea del Sud contava oltre 2500 chirurghi plastici attivi nel Paese, contro i 3000 della Repubblica popolare cinese, che però ha una popolazione 28 volte superiore a quella coreana.

A cura di Sabrina Moles e Lucrezia Goldin