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In Cina e Asia – Coree, salta l’accordo militare del 2018

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Coree, salta l’accordo militare del 2018
  • Delegazione russa in Cina, Xi: “continuare le eterne relazioni di vicinato”
  • Pechino celebra i migliori giornalisti dell’anno sotto l’egida del pensiero di Xi Jinping
  • Cina, raro arresto nel mondo tech
  • Cina, morto il giornalista dissidente Sun Lin
  • Uruguay e Cina siglano patti di collaborazione in vista di un potenziale accordo di libero scambio
  • L’intelligence Usa sventa attentato a separatista Sikh
Coree, salta l’accordo militare del 2018

“D’ora in poi il nostro esercito non sarà mai vincolato dall’accordo militare del 19 settembre. Ritireremo le misure militari adottate per prevenire tensioni militari e conflitti in tutte le sfere, comprese terra, mare e aria, e schiereremo forze armate più potenti e attrezzature militari di nuovo tipo nella regione lungo la linea di demarcazione militare”. L’avvertimento arriva dalla Corea del Nord, che giovedì 23 novembre ha risposto alla decisione di Seul di sospendere una parte dell’accordo militare adottato nel 2018.

Pyongyang è accusata di averne violato alcuni punti dell’intesa con il lancio di un satellite-spia avvenuto martedì 21 novembre, il primo nella storia della Repubblica Popolare Democratica di Corea dopo due tentativi falliti. I media nordcoreani riportano di essere ora in grado di ottenere delle immagini satellitari della base statunitense di Guam, affermazione smentita dagli esperti. Al progetto avrebbe collaborato anche la Russia, affermano i parlamentari sudcoreani, citando il recente incontro tra Kim Jong-Un e Vladimir Putin presso il Cosmodromo Vostochny.

Xi alla Russia: “Continuare le eterne relazioni di vicinato”

La Cina è “pronta a lavorare con la Russia per approfondire continuamente le nostre relazioni di buon vicinato, la cooperazione strategica globale e la partnership reciprocamente vantaggiosa e vantaggiosa per tutti”. Con queste parole Xi Jinping ha accolto a Pechino il presidente della Duma di stato Vyacheslav Volodin, arrivato nella Repubblica popolare per un viaggio di tre giorni alla guida di una delegazione parlamentare da Mosca. Sul tavolo di lavoro l’approfondimento delle relazioni tra i due organi legislativi dei due paesi e la promessa di procedere sui principali dossier comuni, tra cui sviluppo tecnologico, economia e commercio.

Pechino celebra i migliori giornalisti dell’anno sotto l’egida del pensiero di Xi Jinping

Martedì 21 novembre a Pechino si è tenuta una cerimonia dedicata alla chiusura delle premiazioni per i migliori giornalisti dell’anno nel quadro della 32esima edizione e della 33esima edizione dei China Journalism Award e della 17esima edizione dei Changjiang Taofen Award. Il gruppo di quadri del Partito comunista cinese che ha accolto i giornalisti era guidato dal numero cinque del Politburo, Cai Qi. L’evento ha attirato l’attenzione degli analisti, che hanno parlato della cerimonia come di un’occasione per celebrare l’apparato di controllo e censura dell’informazione. Secondo China Media Project, a dominare la narrazione intorno al mondo dei media cinesi è oggi il “Pensiero di Xi Jinping sulla cultura”, una variazione di quel sistema di coordinate ideologiche che negli ultimi anni sono state integrate nella Costituzione del Pcc.

Cina, raro arresto nel mondo tech

La polizia della città di Dujiangyan, nel Sichuan, ha reso pubblico l’arresto di Chen Shaojie, fondatore del sito di streaming di giochi DouYu. Si tratta di un raro caso di detenzione nel mondo delle big tech, dove un imprenditore è stato direttamente accusato e indicato come responsabile delle attività legate alle proprie piattaforme digitali. DouYu – associata al gigante tecnologico Tencent – ora si trova sotto indagine per eventuali attività di scommesse online e “contenuti pornografici” legati ai prodotti offerti dall’azienda. Il 39enne era stato prelevato dalle autorità in ottobre ma, come spesso accade per l’arresto di personalità note, le comunicazioni ufficiali sul suo stato di detenzione sono avvenute solo successivamente.

Cina, morto il giornalista dissidente Sun Lin

Sarebbe deceduto in circostanze misteriose a seguito di un raid della polizia nel proprio appartamento il giornalista Sun Lin (noto con lo pseudonimo Jie Mu). A riportare la notizia è la statunitense Radio Free Asia. Secondo alcune fonti a conoscenza dei fatti, il 70enne è stato portato in ospedale dopo che le forze dell’ordine sono entrate nel suo appartamento a Nanchino, dove poche ore dopo ne è stato constatato il decesso. Le dichiarazioni sono state rilasciate dalla rete di Chinese Human Rights Defenders, che ora chiede una risposta da parte del governo locale.

Uruguay e Cina siglano patti di collaborazione in vista di un potenziale accordo di libero scambio

Mercoledì 22 novembre Cina e Uruguay hanno elevato le relazioni bilaterali a “partenariato strategico globale”. L’annuncio è avvenuto durante un incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e l’omologo uruguaiano Luis Lacalle Pou. I due leader hanno finalizzato una serie di accordi per approfondire le relazioni economiche tra i due paesi. La mossa rappresenta uno dei primi passi verso un progetto di cooperazione più ambizioso, che Lacalle Pou ha iniziato a proporre la possibilità di siglare un accordo di libero scambio capace di avvicinare la Cina al più ampio mercato sudamericano del Mercosur. Tale manovra richiede ancora tempo per ricevere l’approvazione del gruppo dei paesi membri che, come evidenzia l’agenzia stampa Reuters, preferiscono guardare a un possibile avvicinamento dell’Unione europea. La possibilità di ridurre le tariffe sulle esportazioni uruguayane, prima tra tutte la carne, metterebbe il paese allo stesso livello di altri grandi player sul mercato cinese, come l’Australia.

L’intelligence Usa sventa attentato a separatista Sikh

Le autorità statunitensi hanno impedito l’uccisione a sangue freddo di un attivista dell’indipendentismo Sikh su ordine del governo indiano. A riportare la notizia è il Financial Times, che cita fonti vicine all’intelligence Usa. Gurpatwant Singh Pannun, cittadino americano e canadese e attuale consigliere generale di Sikhs for Justice, sarebbe inserito in una lista di individui invisi a Nuova Delhi in quanto sostenitori del movimento per la liberazione del Khalistan, territorio corrispondente all’odierno Punjab. Lo scorso giugno il cittadino canadese Hardeep Singh Nijjar è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco mentre usciva da un gurdwara – un tempio sikh.

L’evento aveva scatenato una battaglia diplomatica tra Vancouver e Nuova Delhi a fronte delle accuse esplicitate dallo stesso primo ministro Justin Trudeau. Ad aggiungere ulteriori prove dell’esistenza di una rete organizzata di sicari sostenuti dal governo indiano arriva un nuovo report prodotto da The Intercept. L’analisi mette in luce il contenuto di alcuni documenti riservati prodotti dall’intelligence pakistana che indicano i nomi degli attivisti kashmiri e sikh ricercati dal Research and Analysis Wing indiano e per i quali sarebbe richiesta l’immediata eliminazione.

A cura di Sabrina Moles