Mondo Asean – Lo sviluppo sostenibile negli accordi commerciali UE-ASEAN

In Mondo Asean, Relazioni Internazionali, Sud Est Asiatico by Redazione

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean dell’11 giugno.

Commercio internazionale e sviluppo sostenibile sono indissolubilmente legati. L’aumento del traffico delle merci porta con sé maggiori opportunità economiche sia per l’UE sia per i Paesi ASEAN, ma potrebbe anche incoraggiare lo sfruttamento delle risorse naturali e umane in violazione degli standard internazionali in questi stessi Paesi. Bruxelles ha accettato la sfida e rilanciato: gli accordi di libero scambio degli ultimi anni includono dei capitoli TSD (Trade and Sustainable Development) per aumentare l’impegno e la cooperazione nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDGs). Proprio su questo tema la vicepresidente e segretaria generale dell’Associazione Italia-ASEAN Alessia Mosca è intervenuta lo scorso 4 giugno a una conferenza organizzata dal Collegio “Bernardo Clesio” dell’Università di Trento, ripercorrendo l’evoluzione della dottrina commerciale europea negli ultimi anni e lo sviluppo dei rapporti con i Paesi ASEAN. Il tema è rilevante anche per altre regioni: Mosca ha dialogato infatti con Paolo Garzotti, capo unità America Latina presso la DG Trade della Commissione Europea e già vice capo della missione UE all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), impegnato nei negoziati con i paesi Mercosur.

La Commissione Europea aveva già messo in chiaro il suo proposito di perseguire “una politica commerciale e degli investimenti basata sui valori” nel documento strategico Trade for all, inserendo quali obiettivi della sua trade agenda la promozione dello sviluppo sostenibile, dei diritti umani e della buona governance. Era l’ottobre 2015, nel giro di poche settimane sarebbe stato formalmente ratificato l’accordo di libero scambio tra UE e Corea del Sud (già in vigore in via provvisoria dal 2011), il primo dei c.d. “accordi di seconda generazione”. Questa nuova generazione di FTA (Free Trade Agreements) si distingue dalla precedente per l’inclusione di capitoli dedicati a materie mai coperte in passato: lo scambio dei servizi, la protezione della proprietà intellettuale e, appunto, la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i rapporti commerciali (TSD).

Il concetto di “sviluppo sostenibile” abbracciato dall’UE è quello articolato dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta sempre nel 2015, e tiene insieme gli obiettivi di protezione dell’ambiente e dei diritti con la crescita sociale ed economica . Esaminando i TSD Chapters degli accordi di seconda generazione, troviamo per esempio disposizioni che impongono ai partner di rispettare gli accordi internazionali sul clima oppure di ratificare e implementare le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Lo scorso febbraio la Commissione ha ribadito nella sua Trade Policy Review non solo di voler continuare a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile ONU attraverso la politica commerciale, ma anche di voler essere più assertiva nell’enforcement degli FTA e dei TSD Chapters.

Per quanto riguarda i rapporti con i Paesi ASEAN, ad oggi l’UE ha firmato due FTA con Singapore (2018) e Vietnam (2019), mentre quello con l’Indonesia è in fase avanzata di negoziato. Coerentemente con la linea espressa dalla Commissione, tutti questi accordi includono un capitolo TSD. Per l’Accordo con Singapore, le trattative sul capitolo sono state particolarmente lineari, dato che lo stato insulare si stava già allineando con gli standard ILO fondamentali, e hanno prodotto regole anche sulla pesca e sul disboscamento. Anche l’Accordo con il Vietnam prevede un apprezzabile livello di impegno sul fronte dei diritti dei lavoratori (a cui Hanoi ha dato seguito ratificando alcune importanti convenzioni ILO) e della tutela ambientale. Singapore e Vietnam sono rispettivamente il primo e il secondo partner commerciale dell’UE tra i Paesi ASEAN per scambio di beni e servizi e i due FTA costituiranno un precedente fondamentale per i futuri negoziati con gli altri Paesi della regione. Mettere per iscritto degli impegni però non è sufficiente: occorrerà prestare particolare attenzione all’effettiva implementazione dei TSD Chapter e procedere, se necessario, ad azioni di enforcement degli Accordi. Il coinvolgimento della società civile dei Paesi partner sarà fondamentale per misurare i progressi concretamente fatti e, proprio per questo, gli FTA prevedono strumenti di consultazione ad hoc degli stakeholders.

Se i negoziati per l’Accordo commerciale con l’Indonesia sono in fase avanzata, gli altri tavoli aperti da Bruxelles con i paesi Asean sono a uno stallo (Malesia, Thailandia, Filippine). Proprio sui capitoli TSD si misurano a volte le distanze di vedute tra l’UE e i partner su temi specifici. Ad esempio, la questione degli oli vegetali non è facile da maneggiare per la Commissione, alla ricerca di un punto di equilibrio tra le richieste dell’opinione pubblica europea e le sensibilità di Giacarta e Kuala Lumpur – sensibilità che sfociano talvolta anche in dispute in seno all’OMC. È importante ricordare però che gli FTA non sono l’unico strumento con un approccio TSD utilizzato nella regione: gli schemi GSP (Generalised Scheme of Preferences) si sono rivelati un mezzo efficace per garantire condizioni privilegiate di accesso al mercato UE a paesi come Cambogia, Myanmar (beneficiari entrambi del regime più favorevole, l’EBA – Everything But Arms, che garantisce l’esonero da dazi e quote all’export verso l’Europa) e Filippine. Per continuare a beneficiare dei GSP però, i partner devono impegnarsi a adottare e realizzare politiche per lo sviluppo sostenibile, pena la revoca dello schema, misura adottata contro la Cambogia dopo un lungo processo di scrutinio e confronto e che potrebbe essere presa anche contro Myanmar.

Il dilemma che si pone davanti all’UE non è di facile soluzione. Da un lato occorre un certo rigore nell’imporre ai Paesi ASEAN il rispetto degli obblighi ambientali e sociali, coerentemente con l’ambizione europea di avere una politica commerciale “basata sui valori”, in cui gli impegni sugli SDGs presi a livello bilaterale e multilaterale con il partner sono vincolanti. Dall’altro bisogna anche tenere a mente le esigenze di questi Paesi e il rischio che, in assenza di un accordo con l’UE, finiscano nella sfera commerciale di altre potenze. Approfondire i legami, commerciali e non solo, tra l’Europa e ciascun Paese ASEAN è precondizione necessaria per una maggiore cooperazione nelle sfide poste dall’Agenda 2030.

A cura di Pierfrancesco Mattiolo

 

Cina e ASEAN verso una comprehensive strategic partnership

Lunedì 7 giugno si è tenuto un vertice tra i Ministri degli Esteri di Cina e Paesi ASEAN per celebrare il 30° anniversario della partnership di dialogo tra le due parti. In occasione dell’incontro, Pechino ha manifestato il desiderio di elevare le sue relazioni con l’ASEAN al rango di “partenariato strategico globale”, un legame che garantirebbe ai Paesi del Sud-Est asiatico una più alta priorità nella gestione degli affari esteri cinese. Il Ministro degli Esteri Wang Yi, ha affermato:  “Con una nuova partnership strategica globale dimostreremo che la nostra relazione è lungimirante e segna una nuova pietra miliare nella nostra cooperazione”. Il South China Morning Post ha fatto notare come l’incontro si sia svolto con particolare tempismo: l’attuale configurazione geopolitica dell’Indo-Pacifico vede gli Stati Uniti recuperare (in parte) il tradizionale attivismo internazionale, rilanciando il proprio ruolo nella regione. Sotto questa luce è da leggersi anche la preoccupazione cinese nei confronti di una possibile espansione del Quadrilateral Security Dialogue (QUAD), il forum strategico informale che riunisce USA, India, Australia e Giappone. L’incontro di lunedì aveva anche l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo della cintura di cooperazione economica del Mekong-Lancang e di rilanciare la ripresa regionale nel periodo post-pandemia. Pechino ritiene che il meccanismo sub-regionale Lancang-Mekong Cooperation (LMC) possa promuovere relazioni virtuose tra i Paesi coinvolti. Wang Yi ha presentato le relazioni Cina-ASEAN come mutualmente fruttuose, descrivendole attraverso alcuni concetti chiave della dottrina diplomatica cinese: armonia, cooperazione win-win, preservazione della stabilità regionale e prosperità. Durante il vertice sono stati toccati alcuni argomenti delicati, come la crisi in Myanmar e le controversie riguardanti il Mar Cinese Meridionale. Tutte le parti, compresi Indonesia e Vietnam, hanno mostrato volontà nel riprendere il dialogo sul cosiddetto Codice di Condotta del Mar Cinese Meridionale, che dovrebbe porre le basi per stabilire un meccanismo di risoluzione delle dispute e abbassare le tensioni.

 

Myanmar, il punto dopo la visita della delegazione ASEAN

La giunta birmana continua a non applicare completamente il consenso in cinque punti siglato al Summit ASEAN di aprile, che prevedevano la tregua immediata, i colloqui politici e la nomina di un inviato speciale. Il 4 giugno il Segretario Generale dell’ASEAN e il secondo Ministro degli Esteri del Brunei hanno incontrato il leader della giunta Min Aung Hlaing a Naypyidaw per chiedere l’attuazione del consenso regionale e presentare i nomi dell’inviato speciale. La lista ASEAN non è stata condivisa, ma la maggior parte dei nomi citati come potenziali inviati provengono da Indonesia, Thailandia e Singapore. I rappresentanti hanno richiesto anche il rilascio di tutti i prigionieri politici, compresi donne, bambini e stranieri. Un appello che rimane inascoltato così come quello sulla fine delle violenze, vista la prosecuzione degli attacchi e bombardamenti nello Stato di Kayah. La crisi in Myanmar è stata oggetto anche dell’incontro speciale dei Ministri degli Esteri ASEAN-Cina, tenutosi a Chongqing il 7 giugno. Intervenendo dopo l’incontro, il Ministro degli Esteri indonesiano ha richiamato la giunta a dare seguito all’accordo. L’Indonesia chiede all’ASEAN una risposta più veloce e trasparente all’attuazione del consenso. Anche Singapore si dichiara delusa dai lenti progressi compiuti dall’ASEAN. Il Movimento di Disobbedienza Civile propone di cercare soluzioni al di fuori della regione. Tuttavia, scaricare tutte le colpe sull’ASEAN allevia la pressione su USA, Cina, Giappone e altri Stati, che in realtà non si stanno adoperando fino in fondo per trovare una soluzione. Non è tardata ad arrivare la risposta della giunta militare, che afferma di aver rispettato gli impegni assunti con l’ASEAN. Secondo il Ministro degli Esteri nominato dalla giunta sono stati raggiunti gran parte degli obiettivi, citando inoltre l’efficacia del contenimento della pandemia e l’istituzione della nuova commissione elettorale chiamata a indagare sui presunti brogli alle elezioni dello scorso novembre.

 

 

Geopolitica

ASEAN-UK

La Gran Bretagna spinge ormai da molti mesi per accrescere la sua influenza e migliorare i suoi rapporti con i dieci Stati del Sud-Est asiatico, quali saranno i reali risvolti per il futuro delle relazioni Giacarta-Londra?

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/06/04/is-asean-too-far-east-or-just-right-for-global-britain/ 

Business

Hyflux in liquidazione

La società singaporiana di gestione dell’acqua Hyflux, una volta esempio di successo imprenditoriale ma ormai da tempo in grosse difficoltà economiche, sarà messa in liquidazione dopo il fallimento del piano di ristrutturazione.

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Business/Companies/Singapore-s-Hyflux-to-liquidate-after-restructuring-efforts-fail 

Economia

Turismo in Thailandia

Il turismo è uno degli asset fondamentali dell’economia thai potendo contare su migliaia di visitatori da tutto il mondo. Una campagna vaccinale lenta sta però ritardando la ripresa del settore e il governo interverrà già nei prossimi giorni.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/06/tourist-hungry-thailand-has-late-vaccination-push/

Business

Settore farmaceutico in Vietnam

La più grande azienda privata del Vietnam, Vingroup, ha fondato la società farmaceutica Vinbiocare con un capitale sociale di 8,6 milioni di dollari. La produzione di vaccini sarà uno degli obiettivi principali.

VNExpress: https://e.vnexpress.net/news/business/companies/vingroup-sets-up-drug-company-4290889.html 

Fisco

Regime di tassazione a Singapore

Dopo che al G7 si è parlato un’aliquota mondiale di almeno il 15% sulle società, il Ministro delle finanze singaporiano annuncia che la città-Stato apporterà le modifiche necessarie solo quando sarà raggiunto un accordo mondiale sul tema.

Reutes: https://www.reuters.com/business/finance/low-tax-singapore-cites-trusted-reputation-key-businesses-after-g7-plan-2021-06-08/ 

Economia

Sostenere l’economia malese

Il governo di Kuala Lumpur ha varato nelle scorse settimane l’ultimo pacchetto a sostegno dell’economia nazionale, duramente colpita dalle restrizioni sociali imposte per contenere l’aumento dei casi di Covid-19.

 

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/malaysia-introduces-pemerkasa-plus-economic-stimulus-package/

Geopolitica

Il Sud-Est asiatico nell’orbita degli Stati Uniti

La paura di una Cina sempre più potente e influente in tutta la regione sta spingendo i governi dei Paesi ASEAN a muoversi verso l’Amministrazione Biden e approfondire i legami con gli Stati Uniti?

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/06/southeast-asian-countries-edging-closer-to-the-us/ 

Infrastrutture

Ferrovia sull’isola di Sulawesi

Prende il via dopo ritardi e rinvii l’ambizioso progetto ferroviario sull’isola indonesiana di Sulawesi. Gli appaltatori si sono assicurati circa 50 milioni di euro da un prestito della Bank Syariah Indonesia.

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Business/Transportation/First-rail-project-on-Indonesia-s-Sulawesi-island-picks-up-steam 

Business

Investimenti singaporiani in Vietnam

Il governo vietnamita sta incoraggiando sempre più investimenti nella città di Da Nang per farla diventare centrale in tutta la regione su molti settori come l’imprenditorialità, l’innovazione, il commercio e la finanza.

 

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/vietnam-encouraging-more-singaporean-investments-in-da-nang/

Sanità

Campagna vaccinale in Vietnam

Hanoi, esempio di successo in tutto al mondo per la lotta alla pandemia e il contenimento dei contagi, è però in difficoltà con la campagna vaccinale e ha somministrato ad oggi dosi solo all’1% della popolazione circa.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/06/vietnam-begs-public-for-vaccine-fund-after-surge/ 

Difesa

Tensioni nel Mar Cinese Meridionale

Gli Stati Uniti sembrano avallare l’ipotesi, sostenuta dal governo malese, che sedici aerei militari cinesi avrebbero invaso senza autorizzazione lo spazio aereo esclusivo della Malesia, scatenando ancora tensioni.

South China Morning Post: https://www.scmp.com/week-asia/politics/article/3136398/south-china-sea-us-military-gives-tacit-backing-malaysias-claim 

Economia

Ripresa economica nel 2021

La regione ASEAN dovrebbe crescere nel complesso di circa il 5% nel 2021 e tutti i suoi Stati dovrebbero iniziare a vedere buoni risultati già nei prossimi mesi, una su tutte Singapore che accelera con la campagna vaccinale.

Singapore Business Review: https://sbr.com.sg/economy/news/singapore-forefront-southeast-asias-recovery-report 

I CANALI DI ASSOCIAZIONE ITALIA ASEAN

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