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In Cina e Asia – Biden incontra Li Qiang: “Non voglio contenere la Cina”

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Biden incontra Li Qiang: “Non voglio contenere la Cina”
  • G20, il premier inglese incontra la controparte cinese
  • L’India studia le possibili risposte a un’eventuale invasione cinese di Taiwan
  • Corea del Nord, Kim festeggia l’anniversario della fondazione
  • Il Vietnam cerca le armi russe, ma eleva le relazioni con gli Usa
  • Il Canada manda la marina nello Stretto di Taiwan e avvia un’indagine sulle “interferenze straniere”
  • Filippine e Australia firmano un partenariato strategico
  • Maldive, nessun vincitore alle elezioni presidenziali: si va al ballottaggio
  • Alibaba, si dimette il Ceo Daniel Zhang
Biden incontra Li Qiang: “Non voglio contenere la Cina”

Joe Biden ha incontrato il premier cinese, Li Qiang, a margine del G20, in India. Si tratta del meeting Cina- Stati Uniti di più alto profilo dal bilaterale con Xi Jinping a Bali del novembre 2022. “La mia squadra, il mio staff incontra ancora il popolo del presidente Xi e il suo gabinetto. Oggi ho incontrato il suo numero 2 in India”, ha spiegato ieri Biden, appena giunto in Vietnam. Poi, parlando della situazione economica della Cina ha aggiunto che, per quanto problematica,  la “crisi” non verrà sfruttata da Pechino come diversivo per invadere Taiwan. Anzi “potrebbe essere il contrario perché probabilmente hanno meno capacità di prima”. E ha precisato: “Non voglio contenere la Cina, voglio essere sicuro che abbiamo un rapporto con la Cina”. Quello con Li “non è stato affatto [un confronto] conflittuale,” ha chiarito l’inquilino della Casa Bianca.

Nella giornata di domenica il premier cinese ha incontrato anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a cui ha rinnovato l’auspicio di vedere un’Ue più autonoma nelle sue scelte di politica estera e commerciale. Le due parti si sono impegnate a lavorare per una buona riuscita dell’atteso vertice Cina-Ue, con la partecipazione di Ursula von der Leyen, entro la fine dell’anno. “Alle estremità opposte dell’Eurasia, non esiste alcun conflitto geopolitico tra Cina ed Europa, per non parlare di un conflitto di interessi fondamentale”, ha detto Li.

Xi conclude la visita nel nord-est

Dopo aver visitato i villaggi alluvionati dello Heilongjiang, venerdì il presidente cinese Xi Jinping ha concluso la sua visita nel nord-est della Cina ricordando che “l’economia reale è il fondamento, l’innovazione tecnologica è la chiave e l’ammodernamento industriale è la direzione”. Soprattutto quando si parla di agricoltura e settore industriale, due settori in cui la Repubblica popolare punta a diventare il più possibile autosufficiente.

Xi si è poi recato presso il quartier generale del 78° Gruppo armato, ad Harbin. Qui il leader, che è anche capo della Commissione militare centrale, ha  sollecitato maggiori “sforzi per migliorare il livello di preparazione al combattimento, rafforzare l’addestramento nelle questioni chiave e difficili e costruire nuove capacità di combattimento.” Xi ha anche sottolineato l’importanza di rafforzare la costruzione del Partito, mantenendo un “elevato livello di integrità e unità delle forze armate e garantendo che le forze armate rimangano stabili e sicure”. Messaggio che giunge dopo il recente annuncio di indagini a carico di figure chiave dell’esercito.

G20, il premier britannico incontra la controparte cinese

Londra è preoccupata per le interferenze cinesi nel paese. Questo uno dei temi emersi durante il colloquio tra il primo ministro britannico, Rishi Sunak, e la controparte cinese, Li Qiang, a margine del G20 di Nuova Delhi. L’incontro – è avvenuto a poche ore dalla convalida dell’arresto di due cittadini del Regno unito un accusati di spionaggio per conto di entità legate alla Repubblica popolare. I due uomini, entrambi con esperienza in Cina e legami interni al governo, avrebbero commesso “gravi violazioni per la sicurezza”. Il Times fa espressamente il nome di Chris Cash, ricercatore dei Tory associato ad Alicia Kearns, presidente della Commissione per gli affari esteri della Camera dei Comuni.)

L’India studia le possibili risposte a un’eventuale invasione cinese di Taiwan

L’India starebbe studiando le possibili risposte militari a un’eventuale invasione cinese di Taiwan. Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita un funzionario del governo indiano, lo studio (ancora in corso) sarebbe stato commissionato sei settimane fa dal Capo di Stato Maggiore della Difesa indiano, Anil Chauhan, dopo varie sollecitazioni da parte degli Stati Uniti. Una delle opzioni prevede che l’India faccia da hub logistico delle forze anti-cinesi, mentre nello scenario più estremo si presuppone un coinvolgimento più attivo di Nuova Delhi con l’apertura di un nuovo fronte al confine indo-cinese.

La cooperazione nella Difesa è una delle questioni di cui hanno discusso il presidente americano, Joe Biden, e il primo ministro indiano, Narendra Modi, venerdì prima del vertice del G20. Nel comunicato congiunto dell’incontro viene confermato l’impegno di Washington e Nuova Delhi a mantenere il dialogo ad alto livello in diversi campi, tra cui tecnologia, spazio e ricerca scientifica. Sabato invece India e Stati Uniti hanno firmato un Memorandum of Understanding con Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania e Italia per la creazione dell’IMEC, il Corridoio economico tra India, Medio Oriente ed Europa. L’obiettivo è quello di facilitare il commercio transfrontaliero e rafforzare la cooperazione economica tra le regioni coinvolte.

Corea del Nord, Kim festeggia l’anniversario della fondazione

Sabato 9 settembre Pyongyang ha ospitato i festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione della Repubblica popolare democratica di Corea. Assenti i missili dalla grande parata militare, ma presenti alcuni ospiti in arrivo da Cina e Russia: una delegazione guidata dal vicepremier Liu Guozhong, e un gruppo coreografico da Mosca che ha preso parte alle celebrazioni. Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con il leader nordcoreano Kim Jong-Un menzionando la sua intenzione a mantenere vive le relazioni nonostante “i mutamenti degli equilibri internazionali e regionali”.

Kim viene menzionato dai media statali solo in occasione di una sessione fotografica presso il mausoleo di Kim Il-Sung. Qui avrebbe elogiato i “veri patrioti” che antepongono l’interesse nazionale al proprio facendo cenno a “un’era di grande trasformazione senza precedenti” per il Partito dei lavoratori di Corea. Continuano le voci che parlano di un prossimo viaggio del “leader supremo” in Russia, a Vladivostok, per incontrare il presidente Vladimir Putin.

Il Vietnam cerca le armi russe, ma guarda anche agli Usa

Hanoi starebbe portando avanti un piano segreto per l’acquisto di armamenti russi nonostante le sanzioni statunitensi. Secondo quanto riporta il New York Times, citando un documento del Ministero delle Finanze vietnamita, il governo necessita di modernizzare le forze armate. La misura, inoltre, aiuterebbe il paese a rafforzare “la fiducia strategica” in un momento in cui “la Russia è sottoposta a embargo da parte dei paesi occidentali in tutti gli aspetti”. La manovra emerge in un momento importante per le relazioni con Washington, complice la visita del presidente americano Joe Biden che ha portato all’elevazione delle relazioni con il paese a “partnership strategica estesa”, lo stesso status concesso a Cina, Russia, India e Corea del Sud. Firmati anche anche degli accordi in materia di cooperazione in campo minerario e dei semiconduttori, in attesa del meeting con le big tech Usa, previsto nella giornata di lunedì 11 settembre.

Il Canada manda la marina nello Stretto di Taiwan e avvia un’indagine sulle “interferenze straniere”

“Muoversi attraverso lo stretto di Taiwan significa dimostrare che la regione dell’Indo-Pacifico è aperta e libera. L’unico modo per farlo è venire qui e segnalarlo.” Con queste parole il comandante della marina canadese Sam Patchel ha raccontato l’impresa della sua HMCS Ottawa attraverso lo Stretto di Taiwan. Il tratto di mare è rivendicato dalla Cina, come ribadito recentemente con la pubblicazione della nuova mappa standard della Repubblica popolare. Non si tratta dell’unico monito lanciato dal paese nordamericano a Pechino: dopo la chiusura delle indagini sulle presunte interferenze cinesi nelle elezioni del 2019 e del 2021, ora il governo canadese aprirà una nuova inchiesta sulla minaccia straniera alle sue istituzioni democratiche. Cina compresa.

Intanto stamattina il ministero della Difesa taiwanese ha segnalato il passaggio della portaerei  Shandong a 60 miglia nautiche dalla costa sud-est dell’isola. La nave cinese ha poi proseguito verso il Pacifico occidentale per condurre esercitazioni.

Filippine e Australia firmano un partenariato strategico

Venerdì Filippine e Australia hanno comunicato di aver elevato le proprie relazioni bilaterali al rango di partenariato strategico. Come riportato dal Nikkei Asia, l’annuncio è arrivato durante la visita del primo ministro australiano Anthony Albanese a Manila, la prima in vent’anni per un leader australiano nelle Filippine. Albanese ha incontrato il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. per la seconda volta in pochi giorni, visto che i due avevano già parlato in occasione del summit Asean di Giacarta, dove Marcos aveva elogiato il supporto dell’Australia alle Filippine nel contenzioso con Pechino sul mar Cinese meridionale. I due leader hanno inoltre concordato di istituire un meeting annuale tra i rispettivi ministri della Difesa. Ad agosto Australia e Filippine avevano tenuto le loro prime esercitazioni militari congiunte, un ulteriore segnale del crescente impegno di Canberra per tutelare i propri interessi commerciali e di sicurezza nel mar Cinese meridionale.

Maldive, nessun vincitore alle elezioni presidenziali: si va al ballottaggio

Sabato si è votato alle Maldive per le elezioni presidenziali, ma nessuno degli otto candidati ha superato il 50% dei voti necessari per scongiurare il ballottaggio. Si andrà dunque al secondo turno, previsto per il 30 settembre, dove si sfideranno l’attuale presidente Ibrahim Mohamed Solih (61 anni) e il sindaco di Malé, Mohamed Muizzu (45 anni). Un po’ a sorpresa, Solih (che alla vigilia veniva ritenuto in vantaggio) ha ottenuto solo il 40% dei voti contro il 46% del suo avversario. Per molti osservatori internazionali queste elezioni rappresentavano una sorta di referendum sulla presenza dell’India nel paese, sostenuta da Solih e osteggiata da Muizzu, che vorrebbe riportare le Maldive più vicine alla Cina come durante gli anni dell’ex presidente Abdullah Yameen. Yameen – sconfitto da Solih nel 2018 – è stato condannato per corruzione e riciclaggio di denaro, e la corte suprema gli ha impedito di presentarsi alle elezioni. Tra le 282 mila persone aventi diritto di voto l’affluenza è stata del 75%.

Alibaba, il Ceo Daniel Zhang si dimette anche dall’unità cloud

Daniel Zhang ha lasciato l’unità cloud di Alibaba, l’ultima della quale era stato messo alla guida in un processo che sta portando allo scorporamento dell’impero dell’e-commerce cinese. Zhang ha assunto il ruolo di amministratore delegato dell’azienda dopo le dimissioni del fondatore, Jack Ma, nel 2015, e ora il rimpasto delle cariche tra la dirigenza rappresenta un ulteriore passo verso la divisione del gruppo in più unità. Una mossa annunciata lo scorso marzo che risponde, tra le altre cose, alle pressioni governative contro le presunte pratiche commerciali monopolistiche. Negativa la risposta dei mercati, che ha fatto crollare le azioni dell’azienda del 3,5% presso la borsa di Hong Kong.

A cura di Sabrina Moles e Francesco Mattogno; ha collaborato Alessandra Colarizi