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In Cina e Asia – Foxconn: oltre 20.000 dipendenti lasciano la fabbrica

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Foxconn: oltre 20.000 dipendenti lasciano la fabbrica
  • Xi riceve il presidente cubano Miguel Diaz-Canel
  • Hong Kong: condannati il cardinale Zen e altri cinque attivisti
  • Inviato cinese all’ONU chiede di supportare l’Ucraina
  • La Cina dichiara vinta la guerra alla dipendenza da videogiochi
  • Ricercatore cinese: “i cinesi hanno creato la civiltà egizia”
  • Nuovo generale per l’esercito pakistano

 

Foxconn: oltre 20.000 dipendenti lasciano la fabbrica

Secondo fonti Reuters le ultime proteste costeranno alla Foxconn una riduzione di oltre il 30% della produzione nel mese di novembre. Più di 20.000 lavoratori hanno lasciato lo stabilimento di Zhengzhou dopo che l’azienda ha offerto 10.000 yuan (1.400 dollari), circa due volte lo stipendio mensile medio. Intanto il bilancio delle infezioni in tutto il paese ha superato i livelli registrati la primavera scorsa, quando fu imposto il lockdown a Shanghai: sono 32.695 i casi locali.

Xi riceve il presidente cubano Miguel Diaz-Canel

“Non importa come cambierà la situazione internazionale, la Cina non cambierà la sua politica di amicizia a lungo termine con Cuba, la sua determinazione a sostenere Cuba nel perseguire il socialismo, o la sua volontà di lavorare con Cuba per salvaguardare l’equità internazionale e opporsi all’egemonia”: parola di Xi Jinping. Questa mattina, il presidente cinese ha incontrato l’omologo cubano Miguel Diaz-Canel, ricomparendo per la prima volta dalla quarantena a cui si era sottoposto dopo i vertici asiatici. Xi, che durante la trasferta non aveva indossato la mascherina, era stato a stretto contatto con il chief executive di Hong Kong, John Lee, risultato in seguito positivo al coronavirus. Dopo le visite in Cina dei leader di Vietnam, Pakistan e Tanzania, il bilaterale con Diaz-Canel conferma come il Sud del mondo sia in cima all’agenda cinese. Seguiranno a breve le visite a Pechino dei presidenti di Laos e Mongolia.

Hong Kong: condannati il cardinale Zen e altri cinque attivisti

Il cardinale Zen e altri cinque attivisti sono stati condannati a pagare una multa da 4.000 HKD (US $ 500) per non aver registrato correttamente un fondo istituito per supportare i manifestanti arrestati durante le proteste del 2019. E’ la prima condanna del genere sulla base della Societies Ordinance di epoca coloniale. Sui sei pende anche l’accusa di collusione con forze straniere ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale introdotta da Pechino nel 2020. Rischiano il carcere a vita.

Inviato cinese all’ONU chiede di supportare l’Ucraina

Durante la riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tenutasi mercoledì, la Cina ha invitato le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina a garantire la sicurezza degli impianti nucleari, evitando incidenti causati dall’uomo. Geng Shuang, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, ha esortato la comunità a supportare l’Ucraina a garantire le forniture invernali alla popolazione colpita e a riparare le infrastrutture energetiche critiche danneggiate dalla recente raffica di attacchi missilistici e di droni. “La Cina sostiene l’AIEA [Agenzia internazionale per l’energia atomica], come da mandato, nelle sue continue consultazioni con la Russia e l’Ucraina, sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, al fine di raggiungere un accordo reciprocamente accettabile”, ha aggiunto Geng.

La Cina dichiara vinta la guerra alla dipendenza da videogiochi

Secondo un rapporto pubblicato martedì dalla società di ricerca CNG e dal China Game Industry Group Committee, affiliato all’ente regolatore dell’editoria di gioco, la Cina avrebbe raggiunto “risultati notevoli” nella riduzione della dipendenza dai videogiochi tra i più giovani. Lo scorso agosto, la National Press and Publication Administration cinese ha introdotto una nuova regolamentazione che limita a 3 ore a settimana il tempo massimo che i minori di 18 anni possono trascorrere sui videogiochi online, etichettati da alcuni come “oppio spirituale” che può compromettere la salute fisica e mentale dei bambini.

Secondo alcuni osservatori, la notizia potrebbe lasciar intravedere un ammorbidimento delle severe restrizioni che hanno interessato i colossi del settore, come Tencent e NetEase. In effetti, la scorsa settimana le autorità di regolamentazione hanno approvato il rilascio di 70 nuovi giochi. Tra questi, Metal Slug: Awakening di Tencent segna la prima licenza di gioco commerciale concesso all’azienda nell’ultimo anno e mezzo. Secondo il presidente Martin Lau, la società sta assistendo a “segnali positivi attraverso il percorso di normalizzazione macro e normativa”.

Ricercatore cinese: “i cinesi hanno creato la civiltà egizia”

Martedì un funzionario cinese ha pubblicato un articolo online in cui si afferma che la civiltà cinese è più antica di quella dell’antico Egitto.  Yu Ruijun, ricercatore senior dell’Ufficio Cultura e Turismo della città di Zhangjiakou nella provincia dello Hebei e collezionista di rocce antiche e sculture, sostiene l’esistenza “numerose prove che dimostrano che sono stati i cinesi a creare la civiltà egizia”. Yu ha indicato cinque punti di somiglianza che giustificherebbero il legame tra le due civiltà: le somiglianze razziali, le reliquie culturali, le tecnologie mediche, le unità di misura utilizzate e le usanze popolari.

Diversi esperti hanno dichiarato non fondata la tesi di Yu, in quanto non supportata da prove archeologiche o storiche valide. Anche il web si è infiammato a seguito della controversa dichiarazione del funzionario. L’articolo è stato poi cancellato dall’account WeChat ufficiale dell’ufficio di appartenenza di Yu Ruijun, che ha rifutato una richiesta di intervista da parte del South China Morning Post giovedì, dicendosi impegnato in un’indagine formale interna sulla questione.

Nuovo generale per l’esercito pakistano

Giovedì il tenente generale Syed Asim Munir è stato nominato capo di stato maggiore dell’esercito dal primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, una posizione che secondo molti rappresenta la carica più potente del paese. Il protocollo prevede che la raccomandazione di Sharif sia inviata al Presidente Arif Alvi per l’ufficializzazione. In caso di approvazione, la nomina metterà fine alle speculazioni sul pensionamento anticipato e sulla successione del capo dell’esercito attualmente in carica. Munir assumerà l’incarico attualmente ricoperto da Generale Qamar Javed Bajwa, coinvolto nelle accuse formulate dall’ex primo ministro Imran Khan, secondo cui la caduta del suo governo ad aprile sarebbe legata ad una cospirazione sostenuta dagli Stati Uniti e dall’esercito. Nel discorso di addio al Quartier Generale dell’esercito a Rawalpindi, Munir ha denunciato la teoria del complotto dell’ex premier, sottolineando come una narrazione “falsa e ingannevole” abbia contribuito a diffondere allarme nell’opinione pubblica.

A cura di Michelle Cabula e Alessandra Colarizi