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In Cina e Asia – Zero Covid: Nuove proteste alla Foxconn

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Zero Covid: Nuove proteste alla Foxconn
  • Borrell: “L’Ue dialogherà con la Cina”
  • Wang Yi auspica mediazione italiana nei rapporti Cina-Ue
  • JD taglia gli stipendi ai dirigenti per migliorare il welfare aziendale
  • Uomo viene arrestato per aver condiviso “Glory to Hong Kong”
  • Pechino riabilita l’entertainment sudcoreano

Centinaia di lavoratori dello stabilimento di Foxconn di Zhengzhou hanno inscenato accese proteste contro le restrizioni anti-Covid. Come mostrano video circolati sull’app Kuaishou stamattina, circa duecento persone hanno cercato di rimuovere le barriere collocate attorno allo stabilimento per contenere i contagi, venendo alle mani con la polizia e il personale sanitario incaricato di riportare l’ordine. Da giorni la fabbrica è sottoposta a rigide limitazioni. Diversi dipendenti avevano lasciato il posto di lavoro dopo aver lamentato cattiva igiene e scarsità di cibo. L’ultima levata di scudi pare essere stata causata dai timori per il mancato pagamento dei bonus promessi e la diffusione dell’infezione nello stabilimento. Le proteste di Zhengzhou seguono un temporaneo allentamento delle misure sanitarie nazionali, a cui hanno fatto seguito i primi decessi da mesi e la reintroduzione di nuovi lockdown.

Borrell: “L’Ue dialogherà con la Cina”

Sì alla competizione, no alla guerra fredda. L’Ue non adotterà la strategia cinese degli Stati uniti. Lo ha detto ieri Josep Borrell durante la plenaria del Parlamento europeo, notando come, sebbene la Cina stia “diventando sempre più assertiva”,  “il canale di comunicazione con Pechino deve rimanere aperto”. Secondo l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, il blocco dei 27 deve intensificare gli sforzi per ridurre le dipendenze e le vulnerabilità strategiche, diversificare le fonti di approvvigionamento e migliorare la resilienza interna: “Questo vale per le materie prime e i semiconduttori, entrambi fondamentali per la transizione verde”. Borrell ha poi sottolineato la necessità di contrastare le “minacce cibernetiche e ibride”, intensificando le sinergie con i “like-minded countries”. “Che però non significa essere in una rivalità permanente e in ogni campo”, ha specificato il capo della diplomazia Ue.

Le parole di Borrell sono state accolte con diffidenza dagli eurodeputati. La Cina sta facendo di tutto per allontanare Bruxelles da Washington. Negli ultimi tempi tuttavia Xi Jinping ha preferito corteggiare i leader europei singolarmente piuttosto che dialogare con i vertici comunitari. Secondo fonti del SCMP, il parlamento di Strasburgo è intenzionato a rinnovare le sanzioni imposte contro i funzionari coinvolti nella repressione delle etnie islamiche nel Xinjiang. Pechino aveva risposto a tali misure con provvedimenti analoghi contro alcuni parlamentari particolarmente sino-scettici.

JD taglia gli stipendi ai dirigenti per migliorare il welfare aziendale

Il gigante dell’e-commerce JD.com ridurrà gli stipendi dei suoi dirigenti per incrementare il welfare aziendale per i suoi impiegati e aderire così alla politica della “prosperità comune” promossa dal governo di Xi Jinping. I tagli agli stipendi riguarderanno circa 2.000 dirigenti, e andranno a coprire le spese per i lavoratori e le lavoratrici di JD.com che hanno bisogno di un tetto sulla testa e di istruzione. L’azienda istituirà anche un fondo per gli alloggi da 1,4 miliardi di dollari. La misura partirà già dall’anno prossimo, ed è finalizzata a pagare la previdenza sociale a quasi tutti i 150.000 dipendenti del servizio di delivery locale Deppon, acquisito quest’anno da JD Logistics. L’iniziativa, tuttavia, rischia di mettere in crisi il bilancio di JD Logistics, che è stata in perdita di 149 milioni di yuan nel terzo trimestre di quest’anno.

Wang Yi auspica mediazione italiana nei rapporti Cina-Ue

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto all’omologo italiano Antonio Tajani che l’Italia svolga un ruolo “attivo e costruttivo” di intermediazione con l’Europa. “La Cina”, ha affermato Wang, “considera da sempre l’Unione europea come un partner strategico globale, sostiene l’autonomia strategica dell’UE e vuole vedere un’Europa stabile e prospera”. La telefonata è avvenuta qualche giorno dopo l’incontro di alto profilo tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, tenutosi durante i vertici del G20 nel Sudest asiatico. Secondo il ministro degli Esteri cinese è importante che Pechino e Roma rilancino il dialogo bilaterale per rafforzare le relazioni economiche in settori cruciali. Meloni ha recentemente accettato l’invito a visitare la Cina, nonostante la posizione tradizionalmente dura nei confronti delle politiche del governo cinese a Taiwan e nello Xinjiang.

Uomo viene arrestato per aver condiviso “Glory to Hong Kong”

A Hong Kong un uomo è stato arrestato per sedizione. L’atto incriminante sarebbe stato la pubblicazione di un post in cui ringraziava la Corea del Sud per aver “riconosciuto l’inno nazionale di Hong Kong”, riferendosi a un coro di protesta condiviso durante una partita di rugby. Il capo d’accusa è l’incitamento all’odio contro i governi centrale e locale, oltre all’uso della violenza e l’incitamento a insultare la bandiera e l’inno nazionali, secondo quanto dichiarato dalla polizia.

Nel video della partita viene condiviso l’inno rivoluzionario “Glory to Hong Kong”, che ha accompagnato gli anni delle manifestazioni pro-democrazia nel 2019, al posto dell’inno nazionale “March of the Volunteers”, che è quello condiviso con la Cina. L’Asia Rugby si è poi scusata affermando che si è trattato di un errore commesso da un membro giovane dello staff. Alla luce dell’incidente, un importante organismo sportivo ha annunciato che nel corso della settimana pubblicherà delle linee guida per la gestione di situazioni simili che dovessero ripetersi in futuro.

Pechino riabilita l’entertainment sudcoreano

Dopo sei anni di sospensione, la piattaforma di streaming cinese di Tencent torna a proiettare contenuti sudcoreani. Secondo gli esperti si tratterebbe di un segnale che le relazioni tra Pechino e Seul stanno vivendo un periodo di distensione. Il film del regista Hong Sang-soo “Hotel by the River” è tornato recentemente visibile sul sito, a comprovare una marcia indietro della Cina rispetto alla censura del K-pop che aveva fatto seguito alle tensioni sul sistema di difesa missilistico statunitense stazionato in Corea del Sud. Pechino sosteneva che i potenti radar del sistema THAAD potessero infatti sbirciare nel suo spazio aereo. Per questo aveva tagliato le importazioni commerciali e culturali con Seul.  Secondo un funzionario coreano, la mossa arriva con una certa puntualità, appena dopo il vertice che ha visto protagonisti il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e quello cinese Xi Jinping. All’incontro, tenutosi nell’ambito delle riunioni del G20, i due leader hanno avuto il primo colloquio di persona. Secondo l’addetto stampa di Yoon hanno sottolineato la necessità di tornare a promuovere gli scambi culturali tra i due paesi.

 

A cura di Agnese Ranaldi; ha collaborato Alessandra Colarizi