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In Cina e Asia – I funerali di Abe tra critiche e omaggi

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • I funerali di Abe tra critiche e omaggi
  • Elezioni italiane, il commento del ministero degli Esteri cinese
  • Cina, rilasciato l’avvocato per i diritti umani Zhou Shifeng
  • Banca mondiale: “Crescita cinese indietro rispetto al resto dell’Asia”
  • Hong Kong, al via il processo contro il cardinale Zen
  • Arrestato console giapponese a Vladivostok
  • Filippine, il tifone Noru colpisce il nord del paese

Il fatto è accaduto a luglio: Shinzo Abe, ex premier del Giappone, è stato ucciso durante un comizio elettorale. Si è dovuti arrivare agli ultimi giorni di settembre, però, per celebrarne i funerali di stato. Martedì 27 settembre migliaia di persone si sono riunite a Tokyo per l’ultimo saluto al leader giapponese, tra cui diversi delegati stranieri: la vicepresidente Usa Kamala Harris, il primo ministro indiano Narendra Modi e il premier australiano Anthony Albanese.

I funerali hanno diviso l’opinione pubblica giapponese come raramente è accaduto in passato. In primo piano, la vicenda della morte di Abe ha rivelato i legami tra il partito al governo (il Partito liberal democratico, Ldp) e la Chiesa dell’Unificazione, il movimento fondato dal Reverendo Sun Myung Moon. L’uomo che ha sparato all’ex premier, infatti, avrebbe agito per vendicare la dipendenza della madre dalla Chiesa, una scelta che avrebbe portato la famiglia alla bancarotta. Ma non è l’unico motivo: le celebrazioni costeranno, si stima, almeno 16,5 milioni di dollari – più dei funerali della Regina Elisabetta.

Elezioni italiane, il commento del ministero degli Esteri cinese

“La Cina e l’Italia sono partner strategici e lo sviluppo sano e stabile delle relazioni Cina-Italia è conforme agli interessi comuni di entrambe le parti”. Inizia così la risposta del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, interrogato sui risultati delle elezioni italiane durante il tradizionale briefing quotidiano con la stampa. “Ci auguriamo che il nuovo governo continui ad aderire a una politica positiva e pragmatica nei confronti della Cina, collaborare con Pechino, sostenere lo spirito di rispetto e fiducia reciproci […]”.

Il giornalista ha anche precisato che l’attuale leader del partito di maggioranza, Giorgia Meloni, si è espressa contro l’atteggiamento di Pechino nei confronti di Taiwan. “La questione di Taiwan riguarda esclusivamente gli affari interni della Cina e non tollera interferenze da parte di forze esterne”, ha commentato Wang. “La parte cinese esorta la parte italiana a comprendere appieno l’elevata sensibilità della questione taiwanese, attenersi seriamente al principio dell’unica Cina ed evitare di inviare segnali sbagliati alle forze separatiste a Taiwan”.

Cina, rilasciato l’avvocato per i diritti umani Zhou Shifeng. Morto in prigione il padre di “ink girl”

Negli ultimi giorni le strade di due uomini rinchiusi nelle carceri cinesi si sono separate. Il primo si chiama Zhou Shifeng, avvocato per i diritti umani arrestato nel 2015. Il secondo si chiamava Dong Jianbiao, condannato per aver lottato contro la chiusura della figlia in una struttura psichiatrica.

Zhou è stato rilasciato lunedì 26 settembre dopo aver scontato sette anni di pena con l’accusa di “sovversione”. Travolto dall’ondata di arresti contro attivisti e avvocati del gruppo “709“, aveva difeso con il suo studio legale alcuni tra i casi più politicamente sensibili per Pechino: il movimento Falun Gong e lo scandalo delle morti infantili correlate al consumo del latte in polvere Sanlu. Due anni fa era stato rilasciato un altro nome importante del gruppo, l’avvocato Wang Quanzhang.

La storia di Dong Jianbiao non si conclude con il ritorno alla vita fuori dal carcere. Secondo quanto rivelato dai famigliari dell’uomo, Dong sarebbe morto lo scorso venerdì 23 settembre mentre scontava una pena di tre anni in carcere. Nel 2018 l’uomo aveva difeso con determinazione la figlia, Dong Yaoqiong, salita agli onori della cronaca per essersi ripresa mentre spruzzava dell’inchiostro su un poster raffigurante il presidente Xi Jinping. “Ink girl”, come era stata soprannominata, è stata poi rinchiusa in una struttura psichiatrica. Dong è stato arrestato nel 2021 perché avrebbe minacciato di dare fuoco alla casa della ex moglie, sempre per la questione di Yaoqiong. La famiglia avrebbe cercato di fare chiarezza sulla morte di Jianbiao, il cui corpo era ricoperto di ferite al momento della visita in obitorio. Ma senza successo.

Banca mondiale: “Crescita cinese indietro rispetto al resto dell’Asia”

Le nuove previsioni della Banca mondiale fanno finire la Cina in fondo alla lista delle economie asiatiche per crescita di Pil nel 2022. L’istituzione internazionale ha, infatti, abbassato le stime di crescita del Pil cinese al 2,8%, in netto contrasto con il +8,1% dell’anno scorso e le previsioni di aprile (+4-5%).

Al contrario, migliorano le prospettive di crescita del vicinato: escludendo la Cina, la crescita media della regione è stimata al 5,3%. Tra le possibili cause del rallentamento: le misure anti-Covid e la percezione che Xi Jinping stia chiudendo gradualmente l’era del dinamismo economico. Anche la crisi del settore immobiliare preoccupa gli osservatori, che lo hanno definito un “profondo problema strutturale”.

Hong Kong, al via il processo contro il cardinale Zen

Lunedì 26 settembre è iniziato il processo nei confronti del cardinale Joseph Zen, arrestato lo scorso maggio per aver violato la nuova Legge per la sicurezza nazionale. L’uomo, oggi novantenne, è uno dei principali protagonisti del cattolicesimo asiatico ed è presto diventato uno dei volti noti del movimento pro-democrazia.

Al centro delle accuse, il 612 Humanitarian Relief Fund, un fondo per sostenere le attività del movimento pro-democrazia  e contribuire alle spese legali delle persone arrestate durante le manifestazioni. Zen era tra i fondatori e gestori del fondo di beneficenza, ora chiuso dalle autorità.

L’arresto di Zen arriva in un momento delicato nei rapporti tra Vaticano e Repubblica popolare cinese. Quest’anno scade l’accordo sulle nomine dei vescovi, che la Chiesa di Roma sembra pronta a rinnovare. A maggio Papa Francesco aveva accennato di essere preoccupato dalla vicenda. Una settimana fa, durante la sua visita in Kazakistan, avrebbe risposto in modo più schivo (non senza sollevare critiche): “Non è facile capire la mentalità cinese, ma va rispettata […] Non bisogna perdere la pazienza, bisogna andare con il dialogo”.

Arrestato console giapponese a Vladivostok

Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha arrestato il console giapponese a Vladivostok per spionaggio. Il diplomatico avrebbe tentato di raccogliere informazioni sull’impatto delle sanzioni occidentali sulla situazione economica nella regione dell’Estremo oriente russo. Secondo quanto si legge nella nota, Motoki Tatsunori, ha ricevuto, dietro compenso monetario, informazioni a diffusione limitata sugli aspetti attuali della cooperazione della Russia con uno dei paesi della regione dell’Asia-Pacifico e sull’impatto delle sanzioni occidentali sulla situazione economica nella regione dell’Estremo oriente. L’arresto rischio di complicare ulteriormente le relazioni tra Tokyo e Mosca, già compromesse dall’annosa contesta per le isole Curili, che il Giappone rivendica con il nome di Territori del Nord. Ora le autorità nipponiche pretendo delle scuse per il trattamento a cui è stato sottoposto il funzionario, bendato e trattenuto fisicamente con “false accuse”.

Filippine, il tifone Noru colpisce il nord del paese

Il passaggio del tifone Noru ha portato ingenti danni nelle province settentrionali delle Filippine. All’alba di martedì 27 settembre il bilancio è di sei morti e centinaia di feriti. Con venti che hanno superato i 180 km/h, il tifone ha provocato alluvioni, interruzioni della corrente elettrica e danni ingenti alle infrastrutture.  Noru raggiungerà il Vietnam nella giornata di mercoledì, e il governo sta prendendo misure importanti per evacuare la popolazione delle aree a rischio e mobilitando l’esercito.

A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi