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In Cina e Asia – Esercitazioni militari Han Kuang a Taiwan

In Notizie Brevi by Vittoria Mazzieri

I titoli di oggi:

  • Esercitazioni militari Han Kuang a Taiwan
  • Cina nello spazio: lanciato il secondo modulo per Tiangong
  • Ispettore bancario dello Henan sotto indagine
  • Evergrande: terremoto ai vertici 
  • Giappone, allerta massima per l’eruzione del vulcano Sakurajima
  • Myanmar: progetti edilizi congelati mentre riprendono le esecuzioni
Esercitazioni Han Kuang e dibattito sulla leva militare a Taiwan

Martedì la presidente Tsai Ing-wen assisterà a esercitazioni navali congiunte a bordo di una nave da guerra, come dichiarato ieri dal ministero della Difesa Nazionale taiwanese. Si tratta della prima volta in cui la presidente osserverà le esercitazioni annuali a fuoco vivo Han Kuang, i più grandi giochi di guerra di Taiwan che coinvolgono tutti i rami militari e che puntano a testare la capacità di difesa congiunta delle forze armate di Taipei contro un’invasione cinese. La 38esima edizione, che ha avuto inizio oggi e terminerà nella tarda giornata di venerdì, dovrebbe vedere la partecipazione di più di venti navi militari e diversi caccia dell’Aeronautica Militare a largo della base navale Su-ao della contea di Yilan. Per la prima volta, come riferito dal ministero della Difesa nazionale, parteciperanno alle esercitazioni anche i riservisti di un programma di addestramento apposito lanciato lo scorso marzo. Il nuovo programma estende da 5 o 7 giorni a due settimane il periodo di addestramento dei riservisti, chiamati anche a svolgere prove più intense.

Le recenti dichiarazioni di Mark Esper, l’ex capo del Pentagono durante l’amministrazione Trump, hanno rilanciato il dibattito sul futuro dell’esercito taiwanese. Durante la sua visita di settimana scorsa a Taipei, Esper ha detto: “Credo che Taiwan debba allungare e rendere più severo il servizio di leva. Ciò significa che i giovani taiwanesi devono prestare servizio nell’esercito per almeno un anno, se non di più”. Ad oggi, la leva obbligatoria impone agli uomini di età superiore ai 18 anni quattro mesi di servizio militare. A fronte delle crescenti minacce militari di Pechino, Esper ha anche suggerito di aumentare il budget per la difesa dal 2% ad almeno il 3,2%, portandolo dunque ai livelli degli Usa. Chieh Chung, ricercatore senior presso la National Policy Foundation, ha spiegato al South China Morning Post che in tal caso il budget militare supererebbe oltre il 30% della spesa annuale totale di Taiwan. Ciò comporterebbe un aumento “sostanziale” delle tasse, con effetti collaterali sulla corsa verso le presidenziali del 2024 del partito di governo, il Partito progressista democratico.

Intanto, c’è tensione tra Pechino e Washington per la possibile visita a Taipei di Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa. Ne ha parlato Lorenzo Lamperti nell’ultima puntata di Taiwan Files in cui si esaminano significato e possibili conseguenze.

Cina nello spazio: lanciato il secondo modulo per Tiangong

Ieri Pechino ha lanciato uno dei due moduli-laboratorio che completeranno la sua stazione spaziale orbitante permanente Tiangong (“palazzo celeste”). Decollato con un razzo Long March-5b Y3, il modulo Wentian è stato lanciato presso il Wenchang Spacecraft Launch Site di Wenchang, nella provincia meridionale insulare dello Hainan, e ha trascorso circa otto minuti in volo prima di entrare in orbita. Si tratta del terzo lancio dall’inizio della costruzione della stazione spaziale cinese, il primo dei quali è avvenuto ad aprile dello scorso anno (a proposito della lunga marcia della Cina verso lo spazio, China Files ha pubblicato un estratto della di Fabrizia Candido sull’argomento). Un altro modulo-laboratorio, Mengtian, sarà lanciato nel prossimo ottobre.

Nel modulo centrale vivono attualmente tre astronauti. Partiti a giugno di quest’anno a bordo della navicella spaziale Shenzhou-14, sono impegnati in una missione che si concluderà a dicembre 2022 per ultimare i lavori di costruzione della stazione spaziale. Una volta completata, Tiangong ricoprirà un ruolo centrale nel programma spaziale cinese, sebbene raggiungerà appena un quinto delle dimensioni della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Ispettore bancario dello Henan sotto indagine

Ieri l’autorità di vigilanza bancaria cinese, la China Banking and Insurance Regulatory Commission, ha reso noto che sono in corso indagini su Li Huanting. Si tratta di un ispettore finanziario della filiale della provincia dello Henan sospettato di “gravi violazioni disciplinari”. L’uomo svolgeva il ruolo di supervisore degli istituti di credito rurali che mesi fa hanno congelato i conti lasciando migliaia di persone nell’impossibilità di ritirare contanti. Da mesi sono in corso proteste nell’area e ora il governo pare intenzionato ad agire e a prendere misure contro quella che è stata definita una complessa truffa che coinvolge un gruppo finanziario privato, Xincaifu Group Investment Holding Co. Dal 15 luglio scorso le autorità locali, comprese quelle della provincia dello Anhui dove si trova un’altra banca con i medesimi trascorsi, hanno effettuato rimborsi ai piccoli depositanti. Si tenta così di disinnescare la rabbia montata dopo che due settimane fa i manifestanti sono stati attaccati e malmenati da centinaia di uomini non identificati vestiti di bianco. Ma non è ancora chiaro se e quando i depositanti potranno riavere i loro soldi.

Evergrande, terremoto ai vertici

“Il tempo stringe per lo sviluppatore più indebitato del mondo”, ha scritto Bloomberg riferendosi all’intenzione di Evergrande di presentare un piano di ristrutturazione entro la fine di luglio. Un tempo la più grande società immobiliare privata cinese, Evergrande ha accumulato circa 300 miliardi di dollari di debiti. E con solo pochi giorni a disposizione per la presentazione del piano, è stato operato un rimpasto ai suoi vertici: si sono dimessi prima il direttore finanziario Pan Darong e poi l’amministratore delegato Xia Haijun. Il tutto a seguito di un’inchiesta preliminare che ha accertato le loro responsabilità nella distrazione di fondi per 1,94 miliardi di euro garantiti dall’unità quotata del gruppo. I capitali sarebbero stati sottratti tra il dicembre 2020 e l’agosto 2021, nel pieno della crisi del gigante dell’immobiliare di Shenzhen a rischio default.

L’azienda ha raggiunto un “consenso di base” sui principi di ristrutturazione del debito con diversi importanti creditori globali, almeno stando alle parole del direttore esecutivo Siu Shawn, che a breve assumerà il ruolo di amministratore delegato. Per ora, i creditori della società hanno ricevuto indicazioni limitate su quanto potrebbero recuperare, ma Bloomberg ha chiarito che “la posta in gioco è molto più alta”: la ristrutturazione di Evergrande potrebbe infatti fungere da precedente importante per i manager e i decisori politici per affrontare casi del genere, sempre più diffusi in un settore immobiliare in forte crisi.

Giappone, allerta massima per l’eruzione del vulcano Sakurajima

Ieri il vulcano Sakurajima, nella prefettura meridionale di Kagoshima, ha eruttato intorno alle 20.05 ora locale. Come comunicato dalla Japan Meteorological Agency, le pietre vulcaniche sono cadute fino a 2,5 km dall’esplosione ma pare non abbiano causato feriti. Nelle ore successive, l’agenzia ha innalzato l’allerta dal livello 3 (attivato già lunedì scorso e che impone il divieto di accesso alla montagna) al livello 5. Si tratta del livello di allerta maggiore, e ha costretto decine di residenti dell’area montuosa a evacuare le proprie abitazioni. È il secondo caso, inoltre, in cui è stato applicato il livello 5, dopo l’eruzione del 2015 sull’isola Kuchinoerabu nella medesima prefettura.

Myanmar: progetti edilizi congelati mentre riprendono le esecuzioni

In Mynamar si sta registrando una generale diminuzione del numero di progetti immobiliari, un tempo forte attrazione per gli investitori stranieri. Le cause vanno ricercate nella riduzione della capacità e della volontà di spesa della classe media del paese, spaventata dall’incertezza sul futuro economico del paese, oltre che nella carenza di valuta estera che rende difficile l’importazione dei materiali necessari. Molte grandi costruzioni, inoltre, restano incomplete. Tre progetti su larga scala per investimenti del valore totale di 1,3 miliardi di dollari provenienti da società giapponesi sono stati accantonati. Tra questi, lo Y Complex, un enorme edificio nella prestigiosa area residenziale nel centro di Yangon che avrebbe dovuto includere strutture alberghiere e negozi di lusso e che ad oggi è stato completato solo al 70%. Il progetto aveva generato numerose polemiche in quanto il terreno è di proprietà dell’esercito nazionale, ed è stato additato, quindi, per aver fornito fondi per la repressione dei manifestanti da parte delle forze armate. Una situazione che ha portato a una massiccia perdita di posti di lavoro: da inizio 2021 ad oggi l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha stimato che è calata il 30% della forza lavoro dell’industria edilizia birmana e molti lavoratori qualificati stanno lasciando il paese per trovare lavoro all’estero.

La giunta militare ha intanto eseguito stamattina le prime condanne a morte dopo decenni. Sono stati giustiziati quattro prigionieri, tra cui un ex esponente del partito di Aung San Suu Kyi. I quattro, tra cui figura un altro importante attivista per la democrazia, sono stati condannati a morte per aver condotto “atti di terrore brutali e disumani”.

Venerdì scorso la Corte internazionale di giustizia dell’Aia, la più carta corte delle Nazioni Unite, ha stabilito che il caso storico che accusa il Myanmar di genocidio nei confronti dei Rohingya può procedere e accedere, respingendo le obiezioni del governo birmano. Per la sentenza, tuttavia, potrebbero volerci anni.