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Corea del Sud – Gli e-book di China Files n° 11

In Asia Orientale, eBook by Redazione

Domenica 13 marzo i sottoscrittori di China Files hanno ricevuto il nostro mini e-book numero 11, dedicato alla Corea del Sud. Dopo le elezioni presidenziali dello scorso 9 marzo, con la svolta a destra derivante dalla vittoria del conservatore Yoon Suk-yeol, possono cambiare tante cose negli equilibri interni della penisola coreana. I rapporti tra Seoul e Pyongyang, il posizionamento all’interno della contesa Usa-Cina ma anche e soprattutto il futuro di un Paese sempre più al centro dell’attenzione anche per la sua prolifica industria culturale. Scopri come ricevere il mini e-book

L’INDICE E-BOOK – COREA DEL SUD

Voto e società

  • K-Trump alla Casa Blu (GUIDO ALBERTO CASANOVA, FRANCESCA FRASSINETI e LORENZO LAMPERTI)
  • Yoon Suk-yeol, l’ex procuratore che non ama il #MeToo (SERENA CONSOLE)
  • Lee Jae-myung, il Bernie Sanders coreano (AGNESE RANALDI)
  • Hell Joseon (FABRIZIA CANDIDO)
  • “Fratelli” emarginati: la questione degli esuli nordcoreani (LUCREZIA GOLDIN)
  • Il kimchi della discordia (LUCREZIA GOLDIN)
  • Seoul e Tokyo, vicini che non si capiscono (GUIDO ALBERTO CASANOVA)

Le sfide per il prossimo presidente

  • Le chaebol dopo Moon (VITTORIA MAZZIERI)
  • Politica e Big Tech: confronto alla coreana (GUIDO ALBERTO CASANOVA e FRANCESCA FRASSINETI)
  • Compromessi e speranze: la questione energetica in Corea del Sud (SABRINA MOLES)
  • La strategia di difesa sudcoreana: ambizioni di autonomia coltivate nel recinto di un’alleanza (FRANCESCA FRASSINETI)
  • Con Yoon Cina più lontana ma (forse) non troppo (LORENZO LAMPERTI)
  • Seoul (ri)volge lo sguardo a Sud-Est (RAIMONDO NEIRONI)
  • Commercio, sicurezza, standard globali: le facce del rapporto Corea-UE (PIERFRANCESCO MATTIOLO)
  • Versi (a)tipici sul femminismo sudcoreano (GRAZIA MILANO)
  • Food and Corporate Ads in K-Dramas (GRACE JUNG)
  • I Bts e il lato oscuro del K-pop (GIULIA POMPILI)
  • “Così esportiamo la cultura coreana in Italia” (SERENA CONSOLE)
  • Copertina: VALENTINA VINCI
  • Progetto editoriale: FRANCESCA FRASSINETI, GUIDO CASANOVA, LORENZO LAMPERTI
  • Progetto grafico: GIAN LUCA ATZORI

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Editoriale di Federico Failla, Ambasciatore d’Italia a Seoul

La Corea del Sud è un Paese che per anni è stato avvolto – almeno in Italia – da un’aura di mistero e lontananza, comuni al suo essere “gambero che nuota tra le balene”. Negli ultimi anni, tuttavia, i larghi investimenti del Governo coreano e la progettualità lungimirante dell’”onda coreana” – la cosiddetta Hallyu – hanno fatto emergere un universo pop fatto di musica k, film k, cosmetica k, videogiochi k, “drama” k, cui si affiancava la crescente egemonia dei notissimi marchi tecnologici che hanno conquistato i mercati di tutto il mondo. Non solo: il soft power sviluppato in ambito culturale ha posto questo piccolo Paese, poco più di un terzo dell’Italia, al centro dell’attenzione dell’intera area geografica, che ne aspetta spesso le prossime mosse per indirizzare i propri gusti e le proprie tendenze.

Un nuovo ruolo, dunque, che come tale porta con sé nuove aspettative dalla comunità internazionale, spingendo la Corea del Sud ad esprimersi su questioni che vanno ben oltre le più vicine logiche regionali asiatiche. Cosa attendersi allora dalla Repubblica di Corea, anche a fronte delle dure sfide internazionali che colpiscono il mondo? Che ruolo da questo Paese in un momento storico in cui l’Asia è chiamata sempre più a svolgere un ruolo di primo piano?

Le elezioni presidenziali di quest’anno, con una campagna che si è protratta da metà 2021, e che ha visto un dibattito dei candidati al Governo particolarmente esteso, che ha toccato moltissimi aspetti della politica interna ed internazionale, hanno messo in risalto soprattutto un aspetto della Corea del Sud: la forza della sua democrazia. La Corea, che è come noto una Repubblica presidenziale, ha due momenti di diretto coinvolgimento democratico della popolazione: le elezioni dell’Assemblea Nazionale, tenutesi da ultimo nel 2020, e quelle del Presidente del 9 marzo 2022. Queste votazioni possono non sembrare nulla di eccezionale, ma quello che è invece eccezionale, soprattutto se si considerano i sistemi politici dell’area, è l’effettiva resistenza di questa democrazia, che esce vincente anche dagli ultimi avvenimenti politici – il recente impeachment dell’ex Presidente – e non – la pandemia.

La storia democratica della Corea del Sud non ha infatti una vita lunghissima: dalla firma dell’armistizio di Panmunjeom del 1953, che pose fine alla Guerra di Corea, al 1987 la Corea è stata uno Stato militare autoritario e solo dopo le elezioni del 1988 si può parlare di uno Stato liberale e democratico. Ed è una democrazia che regge, come dimostrato anche dalla forte partecipazione alla vita politica con tassi che alle ultime presidenziali si sono aggirati attorno al 77,2%. E’ da democrazia consolidata, quindi, che anche Seoul si è schierata quale “membro responsabile della comunità internazionale” a favore della difesa delle democrazie mondiali, allineandosi all’impegno sanzionatorio internazionale a seguito dell’aggressione russa in Ucraina degli scorsi giorni.

Alla Corea del Sud si guarderà inoltre sempre più con riferimento alle prese di posizione sulle “grandi questioni”, i temi multilaterali che toccano l’intero globo: l’ambiente e gli effetti dei cambiamenti climatici ne sono un esempio. Sarà interessante capire nei prossimi anni come si muoverà questo Paese, al momento all’11ma posizione a livello globale come emissioni di gas serra e Paese che produce buona parte della propria energia ancora da centrali a carbone e gas, oltre che dal nucleare (che rappresentano insieme oltre l’85% dell’elettricità complessivamente prodotta), mentre le rinnovabili occupano ancora una posizione limitata, seppur crescente. A prescindere dagli esiti elettorali, il tema dell’ambiente diventa anche qui un argomento sempre più pressante e – alla pari di quanto avvenuto per altri settori innovativi, ad esempio quello dei semiconduttori – non è da escludere che la Corea del Sud punterà a diventare l’hub asiatico dell’energia verde e delle tecnologie eco-compatibili.

Il legame tra due attori internazionali responsabili e influenti, due economie manifatturiere con una forte vocazione all’export, penisole esportatrici di cultura, accomunate anche da apprezzabili valori e da interessi convergenti è inevitabile. Italia e Corea del Sud continueranno a rafforzare le proprie relazioni in una collaborazione che è quasi irresistibile, nonostante la lontananza geografica, e saranno sempre più partner di riferimento in fori, quali l’ONU e il G20, in cui potranno davvero fare la differenza.

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I MINI E-BOOK PRECEDENTI
  1. Myanmar
  2. Sovranismi digitali
  3. Cina/Usa
  4. Cina/Italia
  5. Cina 2035
  6. Sinofobia
  7. Giappone
  8. Transizione energetica
  9. In Cina e Asia 2022
  10. Cina-Russia