Okinawa: in Giappone la prefettura più popolata di truppe americane (metà di quelle nel paese fin dal ’45) guarda a Pechino. E il governatore Tamaki, figlio di un marine rimpatriato al volo, visita la Cina
Okinawa dice no alle basi americane
Le basi americane di Okinawa ospitano la gran parte delle forze americane in Giappone – tra trenta e quarantamila militari, circa il settanta per cento del totale
Okinawa e il figlio del marine che non vuole basi Usa
Denny Tamaki, figlio di un marine americano, ha vinto come candidato indipendente le elezioni provinciali di Okinawa con una piattaforma anti-base americana e anti politica di militarizzazione di Abe. Quella della base americana a Okinawa è la questione con riflessi più importanti di politica estera sul tavolo, ma non è stata la sola a decidere il confronto
In Giappone si riapre il dibattito sulle basi di Okinawa
Il governo di Okinawa riapre lo scontro con Tokyo fermando i lavori di spostamento della base Usa di Futenma. L’arcipelago ospita circa il 50 per cento dei soldati americani in Giappone. E la convivenza sempre più difficile con gli alleati domina anche le elezioni imminenti
In Giappone la convivenza tra civili e militari è in crisi
Un elicottero precipita vicino a un centro abitato e getta nuove ombre sulla sicurezza dell’esercito, che Abe vorrebbe sempre più attivo e robusto. E lo scontro sulle basi si infiamma a Okinawa, fulcro della strategia militare nel Pacifico degli Stati Uniti. «Abbiamo sentito un rumore come di rami che si spezzavano. Abbiamo guardato fuori per capire cosa stesse succedendo. Ho visto …