Il vocabolario LGBT cinese non si esaurisce con tongzhi. Le lesbiche, per esempio, si definiscono nü tongzhi (compagne) oppure lala, tratto da Lazi, protagonista lesbica del romanzo Eyu shouji (Note di un coccodrillo) dell’amata scrittrice omosessuale taiwanese Qiu Miaojin. Tutto questo è il frutto di una forte e irrinunciabile esigenza di produrre un nuovo linguaggio, in una specie di riedizione contemporanea della “rettifica dei nomi.
Compagn* queer. Il linguaggio omosessuale in Cina
Con le riforme economiche di Deng iniziò un processo di depoliticizzazione dell’apparato statale che colpì anche il linguaggio. Il termine tongzhi (il compagno rivoluzionario dell’epoca maoista) venne così adottato dalla comunità LGBT cinese, mantenendo la doppia identità semantica che lo connota ancor oggi.