Oggi in Cina – Li Keqiang rassicura Davos: “nessun brusco rallentamento”

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Li Keqiang al World Economic Forum di Davos rassicura la platea sostenendo che l’economia non subirà alcun brusco rallentamento. E fornisce i numeri delle riforme cinesi. Il Quotidiano del Popolo pubblica sul proprio sito, per cancellarla pochi minuti dopo, la notizia secondo cui una tigre più grossa delle altre sarebbe pronta a finire in gabbia. 400mila cinesi andranno in vacanza alle Maldive.  IL PREMIER RASSICURA DAVOS

L’economia cinese non subirà un brusco rallentamento”, ha detto il premier Li Keqiang di fronte all’élite economica-politica riunita a Davos, cercando di tranquillizzarla. E ancora: “Se confrontiamo l’economia cinese con un treno in corsa, ci renderemo conto che lungi dal perdere velocità, sarà invece alimentato da un motore più potente”.
 
Così ha citato i 13 milioni di nuovi posti di lavoro creti nel 2014 (di cui quasi 11 milioni in città) come esempio del funzionamento delle riforme che la Cina sta intraprendendo. “Dobbiamo scegliere una crescita veloce o una crescita qualitativa sul lungo termine?” Così il premier che fa eco alle parole del governatore della Bank of China Zhou Xiaochuan: “Se l’economia cinese rallenta un poco a favore di una maggiore sostenibilità sul medio e lungo periodo è una buona notizia”.

ANTICORRUZIONE E AUTORITARISMO

Ieri, il Quotidiano del Popolo ha pubblicato sul suo sito notizia di una grande “tigre”, più grande dell’ex numero 9 del politburo, Zhou Yongkang, pronta a finire in gabbia. La notizia è stata rimossa dopo alcuni minuti. Ma non si ferma la campagna contro la corruzione guidata da Xi Jinping.

Ma sono sempre di più coloro che la leggono come un modo per sbarazzarsi degli avversari politici. Le riforme che la sua leadership vuole mettere in atto sono strutturali e toccano gli interessi di molti. Ma il punto è che il suo governo è sempre più caratterizzato da un autoritarismo che hanno portato a molti ad avvicinarlo a Mao.

VACANZE CINESI

Sono oltre 400mila i cinesi che visiteranno le Maldive quest’anno, contro i 363mila dell’anno passato. Un numero che paradossalmente già superava quello degli abitanti della piccola repubblica dell’Oceano indiano. Si tratta della vacanza più popolare tra la nuova classe media cinese. Affollatissima durante il capodanno cinese.

Sono state visitate anche dal presidente Xi Jinping proprio l’anno scorso. “Non gettate le bottiglie vuote ovunque, non danneggiate la barriera corallina e mangiate meno spaghetti istantanei”. Si trovò a dire in quell’occasione. Gettando le basi per quello che i media cinesi già chiamano “riforma del turismo cinese”.