Oggi in Asia – Il premier a tempo del Pakistan

In Uncategorized by Simone

Ha giurato oggi il premier ad interim pakistano che dovrà condurre il Paese sino al voto dell’11 maggio. Corea del Sud e Usa hanno firmato una nuova intesa che prevede l’intervento statunitense in caso di conflitti minori con i nordcoreani. In Birmania non si fermano le violenze contro i musulmani.Pakistan –  Giura il premier ad interim

Mir Hazar Khan Khoso ha giurato oggi come primo ministro ad interim del Pakistan. Compito dell’ottantaquattrenne giudice in pensione sarà traghettare il Paese dei puri sino al voto dell’11 maggio.

Khoso, nativo della travagliata provincia del Belucistan, è stato scelto dalla commissione elettorale dopo il mancato consenso in sede di comitato parlamentare sulla nomina del premier. Il nome del giudice in pensione era uno dei due presentati dalla coalizione di governo su quattro candidati a guidare il governo.

Premura di Khoso, appena  giurato,  è stata rassicurare che il suo mandato non andrà oltre i termini previsti, perché, ha spiegato, il voto è l’unico modo di risolvere i problemi del Paese. Il governo uscente è il primo civile a essere arrivato alla fine naturale del proprio mandato.

COREA DEL SUD – Patto militare con gli Usa

Corea del Sud e Stati Uniti hanno siglato un nuovo accordo di difesa che prevede risposte congiunte contro quelle che sono state definite provocazioni nordcoreane. Il nuovo patto autorizza l’intervento Usa anche in caso di conflitti minori tra Seul e Pyongyang.

La decisione si inserisce nel clima di tensione nella regione per il terzo test nucleare nordcoreano condotto, lo scorso 12 febbraio, che ha portato a nuove sanzioni contro il regime, approvate anche dalla Cina.

La possibilità che soldati Usa di stanza in Corea del Sud possano intervenire anche in caso di incidenti minori è considerata una forma di deterrenza. Attualmente sono 28mila le truppe statunitensi nel Paese, sebbene un recente rapporto del Pentagono abbia alzato l’asticella a 38mila, facendo gridare allo scandalo e portando a richieste di chiarimenti sul reale numero dei soldati Usa.

Tra le provocazioni ipotizzate nell’intesa sono annoverare incursioni marine, il bombardamento delle isole al confine e l’infiltrazione di aerei o unità speciali. Il protocollo è stato siglato quanto mancano pochi giorni al terzo anniversario dell’affondamento della corvetta Cheonan in cui persero la vita 46 marinai sudcoreani.

BIRMANIA – Violenze contro i musulmani

Le violenze tra comunità e i progrom antimusulmani si sono estesi ad altre città della Birmania centrale. Sono almeno altri due, oltre all’epicentro Meikthila dove è stato schierato l’esercito e imposto lo stato d’emergenza, i centri in cui si sono verificati scontri.

Gli scontri sono costati almeno 32 morti, secondo i dati ufficiali forniti dal governo. Domenica la televisione di Stato ha riferito del rogo della moschea di Yamethin, 64 chilometri da Meikhtilea, e di un altro luogo di culto islamico a Lewei, a sud della capitale Naypyidaw.

[Foto credit: thehindu.com]