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In Cina e in Asia – Boao Forum: “La Cina guiderà la ripresa globale”

In Notizie Brevi by Serena Console

I titoli di oggi:

  • Dal Boao Forum la Cina guiderà la ripresa globale
  • Zelensky ha invitato Xi Jinping a Kiev
  • Cina e Brasile firmano 20 accordi commerciali
  • La Corea del Nord ha un nuovo ambasciatore cinese
  • Il leader del Partito del Xinjiang fa affari nel “cortile di casa” della Russia
  • Diminuisce la popolazione anche a Shanghai
  • Il Regno Unito entra nella CPTTP

Ha preso il via lo scorso 28 il Boao Forum For Asia, la cosiddetta Davos cinese nella provincia di Hainan. In un contesto post Covid-19, dove la “bolla pandemica” in cui si dovevano spostare partecipanti e le altre restrizioni sono solo un lontana ricordo, emerge la voglia di rinascita economica. Atteso il discorso programmatico odierno del premier Li Qiang, che ha sottolineato il ruolo della Cina nel guidare la ripresa globale, in particolare in Asia, dove l’economia è destinata a crescere del 4,5% nel 2023, rispetto al 4,2% del 2022, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale. “Indipendentemente da come cambierà il mondo, aderiremo sempre alla riforma e all’apertura e saremo guidati dall’innovazione “, ha detto. Di fronte al disaccoppiamento degli Stati Uniti e ai tesi risvolti geopolitici, la Cina punta quindi sul green, decarbonizzazione, investimenti e consumi. Al consesso, su invito di Li, sono presenti anche il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong, il premier malese Datuk Seri Anwar Ibrahim, lo spagnolo Pedro Sánchez, il primo ministro della Costa d’Avorio Patrick Achi e l’amministratore delegato del Fondo monetario internazionale (FMI) Kristalina Georgieva.

Zelensky ha invitato Xi Jinping a Kiev

Kiev chiama, ma Pechino (ancora) non risponde. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il leader cinese Xi Jinping a Kiev. “Voglio parlare con lui”, ha detto Zelensky, in un’intervista all’Ap, confermando di non avere avuto contatti con il presidente cinese da quando è cominciata la guerra. La Cina conferma di avere mantenuto la comunicazione con l’Ucraina, ma dichiara di non avere informazioni sull’invito del presidente ucraino al suo omologo cinese a visitare l’Ucraina.

Cina e Brasile firmano 20 accordi commerciali

La visita di Luiz Inacio Lula è stata rimandata, ma le relazioni tra Cina e Brasile non aspettano. I due paesi hanno firmato ieri 20 accordi commerciali. L’intesa è stata sugellata a margine del seminario economico Brasile–Cina, che ha coinvolto 500 imprese dei due paesi. I settori coinvolti spaziano della transizione energetica e della lotta al cambiamento climatico, commercio e servizi, infrastrutture e costruzioni, estrazione petrolifera e mineraria, oltre che industria, agribusiness, finanza, salute e tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Figura anche un accordo per condurre gli scambi commerciali nelle rispettive valute,  un nuovo balzo in avanti nell’internazionalizzazione dello yuan. Rimane a bocca asciutta l’industria della carne brasiliana, che dovrà attendere la visita di Lula,  riprogrammata per il 13 aprile.

La Corea del Nord ha un nuovo ambasciatore cinese

Dopo 15 mesi di assenza, la Corea del Nord ha un nuovo ambasciatore cinese. Wang Yajun è stato nominato più di due anni fa, ma il ministero degli Esteri cinese ha confermato l’arrivo del diplomatico a Pyongyang solo pochi giorni fa. Il suo predecessore, Li Jijnjun, che ha assunto l’incarico nel 2015, è rimasto nel paese fino a dicembre 2021. Wang, con esperienza nelle ambasciate delle Filippine e del Myanmar, è stato il primo diplomatico straniero ad arrivare in Corea del Nord dal gennaio 2020, cioè da quando il paese guidato da Kim Jong-un ha chiuso i confini nazionali a causa della pandemia. Dall’altra parte del 38esimo parallelo, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha nominato Cho Tae-yong, ambasciatore coreano negli Stati Uniti, come suo nuovo consigliere per la sicurezza nazionale poco dopo che il suo predecessore, Kim Sung-han, ha presentato le sue dimissioni. 

Il leader del Partito del Xinjiang fa affari nel “cortile di casa” della Russia 

La Cina continua a rafforzare la sua presenza nel “cortile di casa” della Russia. Il capo del Partito Comunista dello Xinjiang, Ma Xingrui, si è recato prima in Kazakistan e poi in Uzbekistan per rafforzare i rapporti commerciali e la partnership strategica tra i due paesi e la regione finita nel mirino delle sanzioni occidentali per la violazione dei diritti umani nei confronti dei membri della comunità uigura. Nuove restrizioni sono arrivate nella giornata del 28 marzo. L’amministrazione Biden ha inserito nella sua blacklist cinque società cinesi, di cui quattro appartengono al produttore di telecamere di sorveglianza Hikvision. La Casa Bianca sostiene che l’azienda cinese abbia giocato un ruolo determinante nella repressione della minoranza musulmana uigura, ma la Cina ha respinto l’accusa.

Diminuisce la popolazione anche a Shanghai

Dopo Pechino, anche Shanghai. L’hub commerciale ha visto la sua popolazione diminuire nel 2022, in quello che è il primo calo in cinque anni. La causa sarebbe la strategia zero-Covid, che ha visto la città vivere un lungo lockdown lo scorso anno e la conseguente partenza di oltre 250.000 lavoratori migranti. I dati, pubblicati lo scorso martedì dall’ufficio statistico di Shanghai, hanno mostrato che l’hub densamente popolato contava 24,76 milioni di persone l’anno scorso, rispetto ai 24,89 milioni di persone nel 2021.

Il Regno Unito entra nella CPTTP

I capi negoziatori e gli alti funzionari dei paesi membri hanno concordato mercoledì che la Gran Bretagna ha raggiunto i requisiti per aderire alla Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP). Lo riferisce in anteprima POLITICO, che ricorda come il Regno Unito – superate le resistenze del Canada – sia il primo paese a entrare nell’ex TPP da quando è stato finalizzato l’accordo nel 2018. In fila alla porta ci sono anche la Cina e Taiwan.

A cura di Serena Console; ha collaborato Alessandra Colarizi