In Cina e Asia – Ritorna il boom del lusso in Cina

In Notizie Brevi by Serena Console

I titoli di oggi: 

  • Ritorna il boom del lusso in Cina
  • La NATO aprirà una sede in Giappone
  • Alle elezioni locali di Hong Kong i cittadini avranno meno potere democratico
  • I colossi dei microchip Usa sviluppano nuovi modelli per il mercato cinese
  • La polizia di Shanghai rintraccia uiguri e giornalisti stranieri nello Xinjiang

Dopo lo stop agli acquisti imposto dalla pandemia e alla politica zero-Covid, i cinesi tornano a mettere mani nel portafogli per comprare beni di lusso. Ma lo fanno dentro i confini nazionali. Nel mese scorso, circa il 62% della spesa di lusso da parte dei consumatori cinesi è avvenuta in Cina, rispetto al 41% nello stesso mese del 2019 – e quindi prima del Covid-19 -, secondo i dati sulle vendite raccolti da Sandalwood Advisors.

Numeri che trovano spiegazione se si guarda all’aumento dei prezzi dei beni a livello globale. Per questo, gli acquirenti di beni di lusso cinese optano per l’acquisto di prodotti nazionali dentro i confini della Grande Muraglia. Scelta che si rifletterà sui marchi del lusso internazionali e sul settore turistico.

La NATO aprirà una sede in Giappone

La NATO potrebbe aprire presto il suo primo ufficio asiatico in Giappone per rafforzare così il suo impegno nell’Indo-Pacifico. A riportare la notizia è la testata Nikkei Asia, secondo la quale la sede “consentirà all’Alleanza militare di condurre consultazioni periodiche con il Giappone e partner chiave nella regione, come la Corea del Sud, l’Australia e la Nuova Zelanda”. Una scelta necessaria per l’Alleanza a causa dell’assertività della Cina, che “emerge come una nuova sfida”, senza però mettere in secondo piano la tradizionale attenzione rivolta alla Russia

La NATO avrebbe già diffuso una “bozza di proposta tra i suoi 31 membri” per quanto riguarda l’apertura dell’ufficio che sarebbe stata prima discussa dal primo ministro giapponese Fumio Kishida con il capo dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg, quando quest’ultimo ha visitato il Giappone lo scorso gennaio. Il Giappone e la NATO stanno anche lavorando per migliorare la loro cooperazione, con l’obiettivo di firmare un programma di partenariato su misura individuale (ITPP) prima del vertice NATO in Lituania a luglio. 

Alle elezioni locali di Hong Kong i cittadini avranno meno potere democratico 

Il governo di Hong Kong vuole sferrare un ulteriore colpo alla democrazia dell’ex colonia britannica. Il Chief Executive della città, John Lee, ha reso noto che dalla prossima tornata elettorale di novembre verrà ridotto al 20% il numero dei seggi del Consiglio distrettuale eletto dalla popolazione di Hong Kong. Secondo le modifiche proposte dal governo, su 452 seggi 88 spetteranno alla decisione dei cittadini, 179 saranno nominati dall’amministratore delegato (rispolverando un sistema precedentemente abolito nel 2016), mentre rimarranno 27 seggi d’ufficio. Gli altri 176 seggi verranno occupati da chi passerà le votazioni all’interno dei Comitati distrettuali per la lotta al crimine, dei Comitati distrettuali per la sicurezza antincendio e dei Comitati di area di ciascun distretto. Ogni membro di ciascun comitato è scelto dal capo degli affari interni del governo.

Il provvedimento deve essere ancora approvato dal parlamento che, ormai privato dall’opposizione, con ogni probabilità darà il suo voto positivo. La misura, che riporta Hong Kong a un sistema di voto di epoca coloniale, prevede inoltre che i candidati dovranno essere sottoposti a controlli sul loro passato politico in base al sistema di nomina previsto dalla Legge sulla sicurezza nazionale

I colossi dei microchip Usa sviluppano nuovi modelli per il mercato cinese

Le restrizioni statunitensi imposte sulle esportazioni di tecnologia avanzata per la produzione di semiconduttori alla Cina sta ottenendo solo una parte dell’effetto sperato. Le regole della Casa Bianca hanno solamente limitato la vendita di chip ai colossi cinesi, senza frenare la corsa tecnologica del gigante asiatico. 

È il caso di due big statunitensi, Nvidia Corp e Advanced Micro Devices (AMD), che hanno trovato un modo per rispettare le regole statunitensi senza determinare un impatto sulle proprie vendite. Come? Nvidia, per esempio, ha creato varianti dei suoi chip per il mercato cinese con tempi di latenza maggiore: l’ultimo modello di chip presentato lo scorso marzo, Nvidia H800, impiegherà probabilmente dal 10% al 30% in più per svolgere alcune attività di intelligenza artificiale. Una scelta che potrebbe andare a vantaggio delle aziende cinesi. Tencent Holdings, una delle più grandi aziende tecnologiche cinesi, ad aprile ha stimato che i sistemi che utilizzano Nvidia H800 ridurranno di oltre la metà il tempo necessario per preparare il suo più grande sistema di intelligenza artificiale, da 11 giorni a quattro giorni. 

La polizia di Shanghai rintraccia uiguri e giornalisti stranieri nello Xinjiang

La polizia di Shanghai sta progettando un ampio sistema di sorveglianza che avviserà le autorità ogni volta che giornalisti stranieri prenotano voli o biglietti del treno per lo Xinjiang e quando un membro della comunità uigura arriva nella megalopoli cinese. Ancora in fase di sperimentazione nel distretto di Songjiang, il sistema ottiene i dati collegandosi al cloud della polizia Alibaba di Shanghai, riporta IPVM. Sebbene per ora il progetto si applichi solo al distretto di Songjiang, mira a una trasformazione digitale dell’intera forza di polizia di Shanghai. 

Ma se Shanghai si muove verso la digitalizzazione delle forze dell’ordine, Pechino e altre città cinesi si trovano in difficoltà perché devono assicurare un controllo sulla società nonostante una scarsità di fondi. Negli ultimi anni le autorità locali hanno assunto milioni di persone per raccogliere informazioni sui residenti, identificare i rischi per la sicurezza e comunicare la politica statale. Ma la mancanza di liquidità spinge il governo locale di Pechino a ridurre il personale e tagliare i costi

A cura di Serena Console