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In Cina e Asia – Meloni incontra Xi al summit G20 di Bali

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Meloni incontra Xi al summit G20 di Bali
  • G20, Xi Jinping contro Washington: “No alla guerra tecnologica”
  • Videogiochi, salta l’accordo tra Activision Blizzard e NetEase in Cina
  • La popolazione globale tocca gli 8 miliardi, ma la demografia indiana rallenta
  • Apple e Cina, Foxconn recluta gli ex militari
  • Filippine, Kamala Harris si avvicina al Mar cinese meridionale
Meloni incontra Xi al summit G20 di Bali

Mercoledì 16 novembre la premier Giorgia Meloni ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Bali, dove entrambi partecipano ai lavori del summit annuale dei G20. Il dialogo, evidenzia l’agenzia di stampa Ansa citando i readout delle due parti, è stato “molto cordiale”. Dal tavolo sono mancate la questione taiwanese e la Belt and road initiative, ma si sarebbe parlato di “promuovere gli interessi economici reciproci”. Come spesso accade nei bilaterali tra Cina e Italia, la promessa è quella di sostenere l’export delle eccellenze italiane. Previsto, inoltre, un viaggio di Meloni in Cina nel prossimo futuro, mentre l’Italia è stata confermata come invitato d’onore alla China International Consumer Products Expo del 2023. L’augurio della Cina sarebbe anche quello che Roma possa giocare un ruolo chiave nel ricucire i rapporti tra Pechino e l’Unione europea.

Meno cordiale il dialogo tra Xi e Justin Trudeau: in un video a margine di altri incontri del G20. Xi avrebbe accusato il presidente canadese su alcuni dettagli che “sono stati fatti trapelare ai giornali”, aggiungendo che “non è appropriato… e non è il modo in cui è stata condotta la conversazione”.

G20, Xi Jinping contro Washington: “No alla guerra tecnologica”

L’incontro tra il presidente Usa Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping sembra aver riscaldato le relazioni sino-statunitensi. Questo non impedisce, però, le critiche da parte di Pechino contro le crescenti misure contro la Cina sui mercati. In una dichiarazione avvenuta dopo l’incontro di lunedì, evidenzia il South China Morning Post, Xi ha ribadito l’invito alla cooperazione tecnologica contro la costruzione di “un piccolo cortile con alte recinzioni” iniziata da Washington. Xi ha invitato i paesi del G20 a cooperare per costruire un “paradigma economico digitale globale”, criticando quelle manovre di decoupling “contro i principi dell’economia di mercato” che non sono “nell’interesse di nessuno”.

Videogiochi, salta l’accordo tra Activision Blizzard e NetEase in Cina

In Cina non si potrà più giocare a World of Warcraft. E nemmeno a Overwatch, Hearthstone e Heroes of the Storm. Questo perché una delle più note case di produzione di videogames statunitensi ha chiuso l’ultimo round di negoziati con il partner cinese NetEase senza risultati. Dopo 14 anni di collaborazione Activision Blizzard ha deciso di lasciare il redditizio mercato cinese per alcune “sostanziali differenze in termini chiave”, come le ha definite il Ceo di NetEase William Ding. Da qualche anno i produttori stranieri di videogiochi hanno difficoltà con le nuove normative in tema di big data e privacy. Ciononostante, racconta al Financial Times una fonte vicina ai negoziati, le cause del divorzio sarebbero dovute a interessi di crescita sempre più divergenti, iniziati ancora prima della proposta di acquisizione di Action Blizzard da parte di Microsoft.

Apple e Cina, Foxconn recluta gli ex militari

Le immagini dei lavoratori in fuga da un possibile lockdown alla Foxconn di Zhengzhou hanno fatto il giro del mondo. Ma come è andata a finire la parabola pandemica di uno dei principali stabilimenti per l’assemblaggio di iPhone al mondo? Martedì 15 novembre l’ufficio che si occupa degli affari dei veterani dell’Esercito nella contea di Changge (una delle divisioni amministrative interne alla provincia dello Henan dove è localizzata la fabbrica) ha pubblicato una lettera dove invita gli ex militari a lavorare nello stabilimento di Apple. La richiesta fa parte di una campagna a livello provinciale che sta cercando di portare nuova forza lavoro. Le restrizioni Covid hanno rallentato significativamente la produzione e ciò sta preoccupando le autorità locali per i potenziali effetti sull’economia.

Non è solo la politica zero Covid a mettere i bastoni tra le ruote della macchina Apple. Anche le nuove limitazioni sull’esportazione e progettazione di semiconduttori emanate da Washington stanno influenzando le big tech statunitensi che operano in Cina. Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita l’attuale Ceo di Apple Tim Cook durante un meeting in Germania, Apple sta investendo per la costruzione di una fabbrica in Arizona. Lo scopo dello stabilimento sarebbe quello di fornire i chip necessari per la produzione dei dispositivi Apple, bypassando i nuovi colli di bottiglia nella supply chain cinese. La gestione sarebbe, invece, affidata al colosso taiwanese dei semiconduttori Tsmc.

La popolazione globale tocca gli 8 miliardi, ma la demografia indiana rallenta

Mercoledì 16 novembre ha fatto notizia la conferma che la popolazione globale ha raggiunto gli 8 miliardi di individui. Tra le nazioni che hanno contribuito a popolare il pianeta viene citata soprattutto l’India che, in prima battuta, si appresta a superare la Cina. Secondo le stime delle Nazioni unite l’India sarà il paese più popoloso al mondo nel 2023, ma la sua demografia sembra pronta a fare un’inversione di marcia. Gli ultimi dati parlano di un lento, ma progressivo, calo delle nascite: oggi la media nazionale è di due figli per donna, contro i 3,4 dei primi anni Novanta. Tra le cause identificate, la diffusione delle misure di contraccezione ma anche l’introduzione di politiche che penalizzano le famiglie con più di due figli.

Filippine, Kamala Harris si avvicina al Mar cinese meridionale

Mercoledì 16 novembre un funzionario della Casa Bianca ha confermato che la vicepresidente Usa Kamala Harris visiterà l’arcipelago filippino di Palawan. Questa provincia, sottolinea lo Straits Times, è adiacente alle Spratly, uno degli atolli reclamati dalla Cina nel Mar cinese meridionale.

È la prima volta che un politico statunitense di alto profilo mette piede in questo angolo delle Filippine, che da anni accusano Pechino di violare il diritto internazionale con le sue rivendicazioni nel Mar cinese meridionale. Il viaggio di Kamala Harris nelle Filippine inizierà domenica, dopo che la vicepresidente avrà partecipato al summit Apec a Bangkok, che si concluderà il 18 novembre. Secondo l’attuale ambasciatore filippino negli States Jose Manuel Romualdez, tra i temi che verranno discussi da Harris e il presidente Marcos emergerà anche la questione di Taiwan.

A cura di Sabrina Moles