In Cina e Asia – Erede al trono di Thailandia

In by Gabriele Battaglia

I titoli della rassegna di oggi:

– Erede al trono di Thailandia
– Clinton contro la Cina sulla Corea del Nord
– Cento milioni di contadini verso la città
– La PboC mette un freno ai mutui 
– Filippine, anche i poliziotti sotto inchiesta
Erede al trono di Thailandia

Maha Vajiralongkorn sarà il prossimo re di Thailandia. Il primo ministro e leader della junta militare golpista, Prayuth Chan-o-cha a confermato che sarà il principe ereditario a salire sul trono dopo la morte del padre Bhumibol Adulyadej. Quando la successione avrà luogo è però tutto da vedere mentre il Paese è in lutto (e lo sarà per un anno) per la morte sovrano 88enne. «Servirà del tempo», ha detto ieri il premier. Il principe ereditario non gode dello stesso prestigio del padre, considerato il simbolo dell’unità nazionale e quasi adorato alla stregua di semidio. Altrettanto non è per Vajiralongkorn, inviso a parte dei militari Secondo la costituzione fatta approvare dopo il colpo di Stato del 2014 spetta all’assemblea legislativa scegliere l’erede e proclamarlo. Negli ultimi anni di malattia del defunto sovrano, la figura del principe, la cui ascesa fu decisa sin dagli anni Settanta, è stata sempre più presente nelle occasioni ufficiali. Resta da capire se anche lui sarà l’anello di congiunzione tra la monarchia e i militari.

Clinton contro la Cina sulla Corea del Nord

Per la candidata democratica alla presidenza Usa, Hillary Clinton, i militari cinesi sono i maggiori sostenitori del regime nordcoreano, pertanto gli usa dovrebbero circondare la Cina con una cintura di missili. Le posizioni dell’ex segretario di Stato emergono da una delle email diffuse in questi giorni. «O li controllerete o ci dovremo difendere» disse Clinton nel 2013 durante una riunione a pote chiuse di Goldman Sachs, riferendosi al programma nucleare di Pyongyang e al ruolo di Pechino. Materiale che rischia di infiammare lo scontro con i cinesi che vedono come una minaccia il dispiegamento del sistema antimissilistico Thaad in Corea del Sud. Durante la conferenza Clinton averebbe inoltre additato l’Esercito popolare di liberazione di essere il principale sostegno per Kim e i suoi generali

Cento milioni di contadini verso la città

Il governo cinese ricollocherà cento milioni di contadini nelle città. Si tratta di circa il 12 per cento della popolazione rurale, che secondo i piani di Pechino dovrà trasferirsi verso i centri più piccoli, dove la bolla immobiliare ha portato alla costruzione di abitazioni rimaste vuote. Contemporaneamente si procederà a un processo di aggregazione per creare fattorie più grandi. I contadini che decideranno di trasferirsi potranno scegliere se cedere i diritti sulla propria terra o mantenerli. Secondo le stime del Consiglio di Stato, l’esecutivo cinese, si sposteranno 13 milioni di persone l’anno tra il 2016 e il 2020 e nell’arco di cinque anni saranno interessati cento milioni di contadini.

La Pboc mette un freno ai mutui

I timore che possa esplodere una bolla immobiliare sta spingendo le autorità a mettere un freno all’erogazione di prestiti e mutui. Secondo quando riporta Caixin, la People’s bank of China avrebbe convocato i vertici dei 17 principali istituti del Paese esortandoli a fare attenzione affinché i prestiti non vadano a gonfiare la bolla. Ad agosto le nuove erogazioni hanno toccato i 948 miliardi di yuan, il doppio rispetto a luglio. La stragrande maggioranza sono andati alle famiglie. L’attenzione della banca centrale si unisce alle misure prese a livello locale da diverse amministrazioni che hanno scelto di restringere le compravendite di case e appartamenti

Filippine, anche i poliziotti sotto inchiesta

Due funzionari di polizia filippina sono stati messi sotto inchiesta perché ritenuti i sicari che hanno ucciso un attivista anti-crimine nell’isola centrale di Midoro. Il caso emerge nel mezzo delle critiche internazionali per la violenza e gli omicidi extragiudiziari con cui il presidente Rodrigo Duterte ha deciso di condurre la campagna anti-droga nell’arcipelago. Lo stesso Dueterte, ad al Jazeera, si è impegnato a condurre indagini sugli abusi, da lui difesi in più di un occasione. Intanto nella polemica si è inserito anche il popolare pugile e politico Manny Pacquiao, favorevole alla pena di morte per i reati legati al traffico di droga.