In Cina e Asia – Covid-19: Xi e Trump rilanciano la cooperazione Cina-Usa

In Notizie Brevi by Alessandra Colarizi

Cina e Stati Uniti continueranno a collaborare nella lotta al virus. E’ quanto hanno promesso Xi Jinping e Donald Trump nel corso di una conversazione telefonica a stretto giro dalla conclusione del meeting virtuale del G20. Secondo i media statali, il presidente cinese ha difeso le misure intraprese, definendo trasparente e responsabile il comportamento mantenuto dalle autorità nazionali nel rilascio delle informazioni, compresa la sequenza genetica del virus. Covid-19 è “un nemico comune” che può essere sconfitto solo “lavorando insieme ”.  Riassumendo in un tweet il confronto con Xi, Trump ha dichiarato che “la Cina ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando insieme a stretto contatto. Massima stima!” La telefonata segue l’intervento al G20, in cui il leader cinese ha rinnovato l’appello a cooperare su scala globale, auspicando l’introduzione tempestiva di “politiche fiscali e monetarie forti ed efficaci”. La tregua telefonica giunge mentre il numero dei casi di covid-19 negli States hanno superato il bilancio della Cina continentale. Ma nuove nubi all’orizzonte lasciano intravedere scenari bellicosi in un futuro non lontano. Poco fa Trump ha approvato una nuova legge bipartisan che rafforza l’impegno statunitense in difesa di Taiwan, l’isola che Pechino considera una provincia ribelle da riconquistare, mentre secondo Reuters i falchi della Casa Bianca avrebbero raggiunto un’intesa sull’introduzione di misure mirate a limitare ulteriormente la fornitura di tecnologia a Huawei. [fonte: SCMP, SCMP, SCMP,  Reuters]

La Cina blocca l’ingresso agli stranieri

La Cina si blinda. Dopo aver criticato il blocco dei voli annunciato dagli altri paesi, Pechino si appresta ad alzare le barricate con una duplice mossa. Il motivo è intuibile. Mentre l’epidemia è stata domata, il numero dei casi importati dall’estero continua a crescere. Ecco perché nella giornata di ieri la  Civil Aviation Administration of China ha annunciato che dal 29 marzo le compagnie aeree cinesi saranno autorizzate a mantenere per ogni paese una sola rotta settimanale verso un’unica città. Ogni volo sarà effettuato al 75% della capacità per mantenere un distanziamento di sicurezza tra i passeggeri. Questo vuol dire che il 90% dei voli internazionali verrà sospeso con una riduzione del numero dei passeggeri in arrivo dagli attuali 25.000 a 5.000. Le nuove misure restrittive saranno probabilmente indirizzate ai cittadini di nazionalità cinese (che contano per il 90% dei contagi importati), giacché i viaggiatori internazionali non potranno comunque entrare nel paese a causa di un’ulteriore provvedimento. Secondo quanto deciso ieri dal ministero degli Esteri, dalla mezzanotte del 28 marzo, gli stranieri in possesso di visto valido o di permesso di residenza si vedranno temporaneamente precluso l’ingresso in Cina. Ci sono tuttavia delle eccezioni: “L’ingresso con visti diplomatici, di servizio, di cortesia o C non sarà interessato. I cittadini stranieri che vengono in Cina per le necessarie attività economiche, commerciali, scientifiche o tecnologiche o per necessità umanitarie di emergenza possono richiedere un visto presso le ambasciate o i consolati cinesi. Le misure non riguardano l’ingresso da parte di cittadini stranieri con visti rilasciati dopo questo annuncio”. Nelle ultime 24 ore la Cina ha riportato 55 nuovi casi di cui solo uno autoctono. [fonte: Fmprc ,  SCMP]

Pile di urne cinerarie mettono in dubbio il bilancio delle vittime di Wuhan

A quanto ammontano veramente le vittime di Wuhan? Ora che la crisi sembra passata e la città torna lentamente alla normalità, sorgono nuovi dubbi sull’attendibilità del bilancio ufficiale. A partire da questa settimana i cittadini potranno ritirare le ceneri dei propri cari presso otto imprese di pompe funebri. Nella giornata di ieri, Caixin ha pubblicato le immagini delle lunghe code e delle urne cinerarie fuori dalle agenzie. Sia mercoledì che giovedì i camion avrebbero spedito circa 2.500 urne, mentre altre 3.500 sono visibili accatastate all’interno, sebbene non è chiaro quante fossero piene. Secondo le autorità locali, in tutto, solo 2.535 persone sono morte per il virus. Numeri contestati da molti fin dall’inizio dell’epidemia a causa del numero ridotto di tamponi. [fonte: Bloomberg]

Covid-19 accelera i piani per una valuta digitale centralizzata

La valuta digitale della banca centrale cinese è quasi pronta. Lo rivelano fonti del Global Times, secondo le quali, concluso “lo sviluppo delle funzioni di base della valuta digitale sovrana”, le autorità cinesi stanno “ora elaborando leggi pertinenti per spianare la strada a una sua diffusione”. Indizi in tal senso arrivano da Alipay, il ramo finanziario di Alibaba, che tra il 21 gennaio e il 17 marzo ha depositato cinque brevetti relativi “all’emissione (della valuta), alla registrazione delle transazioni, ai portafogli digitali, al supporto commerciale anonimo e assistenza nella supervisione e gestione di conti illegali”. Alibaba è, insieme a Huawei e Tencent, tra i partner privati ad aver affiancato la People’s Bank of China nel progetto.  Da quando Facebook ha annunciato Libra, la realizzazione di un bitocoin centralizzato “con caratteristiche cinesi” è tornata in cima alle priorità di Pechino. L’epidemia di covid-19 sembra aver velocizzato ulteriormente i lavori. Come spiega il GT, “le criptovalute sono considerate lo strumento più conveniente per una banca centrale per trasmettere alle banche commerciali la politica del tasso di interesse zero o negativo.” Temendo un aumento del credito in sofferenza, per il momento la Cina si è astenuta dal seguire i piani di stimoli ed espansione finanziaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea.  [fonmte: Global Times]

Nuovo record cinese nell’estrazione di ghiaccio infiammabile

La pandemia non sembra aver compromesso i piani di sviluppo nel mar cinese meridionale, dove recentemente Pechino ha riaffermato la propria sovranità con un’esercitazione anti-sottomarini. Come segnalato speso dagli analisti, le mire di Cina e vicini rivieraschi sono da attribuire non solo al posizionamento strategico del tratto di mare conteso. Proprio ieri, il ministero delle Risorse naturali, ha annunciato il raggiungimento di alcuni obiettivi scientifici importanti. Secondo la Xinhua, la seconda fase delle esplorazioni nel mare di Shenhu si è conclusa il 18 marzo con due record mondiali nell’estrazione degli idrati di metano, comunemente noti come ghiaccio infiammabile. Condotte a una profondità di 1.225 metri, le attività di mining hanno fruttato ben 861.400 metri cubi di gas, con una media giornaliera di 28.700 metri cubi, pari a 2,8 volte quanto estratto in sessanta giorni lo scorso anno. Oltre ai numeri, le autorità hanno sottolineato i progressi compiuti nello sviluppo dei metodi di estrazione e nella protezione ambientale.  Stando agli scienziati, l’idrato di gas naturale è il miglior sostituto del petrolio e del gas naturale. Un metro cubo di ghiaccio infiammabile equivale a 164 metri cubi di gas naturale. [fonte: Xinhua]

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