In Cina e Asia — Corea del Nord, «Inevitabile» un lancio verso gli Usa

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La nostra rassegna quotidiana da Cina e Asia.


Corea del Nord, lancio del missile su territorio Usa «inevitabile»

Il ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong Ho ha detto di fronte all’assemblea generale delle Nazioni Unite che il lancio di un missile verso il suolo americano è “inevitabile”. “Siamo solo a un passo dal completamento della nostra forza nucleare”, ha detto Ri, nel corso di un intervento che segna forse il punto più alto della tensione tra Washington e Pyongyang. L’uscita del ministro degli Esteri del “regno eremita” giunge comunque a poche ore di distanza dal volo di un bombardiere americano scortato da alcuni caccia in spazio aereo internazionale sopra la Corea del Nord orientale. Nel weekend, si sono diffuse voci su un possibile ulteriore test nucleare di Pyongyang. Scosse di terremoto sono state rilevate intorno al sito usato dal regime per i test nucleari. L’agenzia meteorologica sudcoreana ha però smentito e fatto sapere che si trattava di scosse naturali, non di un nuovo test.

Cina, hip hop per il partito

I Tianfu Shibian sono il volto giovane del partito comunista cinese. Con le loro hit Force of China e This is China hanno permesso alle massime del presidente Xi Jinping di raggiungere un pubblico giovane. I Tianfu infatti sono uno degli strumenti con cui il Pcc cerca di rilanciare il proprio ruolo nella società, cercando di rivolgersi a una generazione, quella dei millennials, ormai disillusa nei confronti della politica. Il loro obiettivo dichiarato è far sì che i giovani siano più patriottici. E portare avanti la spinta modernizzatrice del presidente Xi, anche nella propaganda.

Giappone, verso elezioni anticipate

Il weekend è stato propizio per il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Dopo mesi di calo nei sondaggi, in seguito a una serie di scandali che hanno coinvolto lui e alcuni suoi ministri, il tasso di approvazione del governo è tornato sopra il 40 per cento. Così il premier starebbe pensando a convocare elezioni anticipate entro ottobre. Queste gli permetterebbero di consolidare il potere del partito di maggioranza, il partito liberaldemocratico, e prolungare la propria carriera a capo della formazione, eliminando virtualmente ogni possibile concorrenza. Merito anche della crisi nordcoreana a cui il governo di Tokyo oppone una risposta categorica che convince gli elettori: basta mediazioni.