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In Cina e Asia – Cina-Ue: Qin Gang corteggia la Germania

In Notizie Brevi by Agnese Ranaldi

I titoli di oggi:

  • Qin Gang corteggia la Germania
  • Investimenti cinesi in Europa ai minimi dal 2013
  • Arrestato magnate cinese per raccolta illegale di fondi
  • Nuove rotte tra Cina e Mar Mediterraneo
  • Cina: diritti riproduttivi in tribunale
  • L’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra vuole tornare in Thailandia

A proposito di guerra in Ucraina, la Cina può svolgere un “ruolo significativo” se “si decide” in tal senso. Lo ha affermato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in conferenza stampa con l’omologo cinese Qin Gang, in visita a Berlino martedì. Dal canto suo, il rappresentante di Pechino ha dichiarato che la Cina è disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti interessate, compresa la Germania, per raggiungere un rapido cessate il fuoco. Poi però si è scagliato contro la mentalità da “guerra fredda” di certi paesi (chiara allusione agli Stati Uniti), e ha preannunciato ritorsioni nel caso l’Ue decidesse di imporre sanzioni contro le aziende cinesi accusate di sostenere la Russia.

Nel frattempo, a Strasburgo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, tenendo un discorso al Parlamento europeo, ha dichiarato che l’Ue deve interagire con gli altri attori internazionali in un mondo che è sempre più multipolare. Ha menzionato, ad esempio, la necessità di accelerare la stipula di trattati di libero scambio “giusti” e che “supportino lo sviluppo” nazioni come quelle del Mercosur. Per farlo, ha detto, è necessario che le materie prime vengano lavorate in loco piuttosto che in altri Paesi come la Cina.

Investimenti cinesi in Europa ai minimi dal 2013

Calo record degli investimenti cinesi in Europa nel 2022: il valore degli investimenti diretti esteri nell’Unione europea e in Gran Bretagna è tornato quasi allo stesso livello del 2013. Lo dimostra uno studio congiunto del Rhodium Group e del Mercator Institute for China Studies (Merics). Il flusso di denaro da Pechino è sceso a 8,7 miliardi di dollari, una riduzione del 22% rispetto all’anno precedente. Tra le cause principali, la politica zero-Covid e la guerra russa in Ucraina. La diminuzione dell’attività arriva mentre i governi europei guardano con maggiore attenzione agli investimenti cinesi nei settori strategici come le infrastrutture, principale destinazione degli IDE legati alla Belt and Road Initiative. Da alcuni anni l’Unione tiene conto degli investimenti rischiosi, attraverso un meccanismo di screening degli investimenti diretti esteri in entrata nei suoi Stati membri.

Arrestato magnate cinese per raccolta illegale di fondi

Il magnate cinese Zhang Jin è stato arrestato per una presunta raccolta illegale di fondi, per un valore di almeno 20 miliardi di yuan (circa 2,9 miliardi di dollari). Sarà sottoposto a limitazione temporanea della libertà, detenzione e sorveglianza domiciliare. Zhang è il fondatore di Cedar Holdings Group, azienda attiva nel settore delle materie prime, degli investimenti industriali e dell’industria chimica. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, la polizia di Guangzhou ha dichiarato pubblicamente sul suo account ufficiale di Wechat che sono in corso le indagini per l’assorbimento illegale di depositi pubblici da parte della Guangdong Yuanfang Investment, controllata di Cedar. La mossa fa parte del giro di vite sui crimini finanziari voluto da Pechino per mantenere la stabilità sociale mentre l’economia stenta a riprendersi dopo la pandemia.

Nuove rotte tra Cina e Mar Mediterraneo

La Cina ha inaugurato oggi una nuova rotta marittima con diversi porti dislocati lungo la costa occidentale del Mar Mediterraneo. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Xinhua (ripresa dall’Agenzia Nova), precisando che sulla tratta operano undici navi con una capacità di 14 mila container ciascuna. La rotta collega la città portuale di Dalian, nella Cina nord-orientale, con diversi porti italiani – tra cui quelli di Gioia Tauro, La Spezia e Genova – nonché con gli scali di Fos e Barcellona, situati rispettivamente in Francia e in Spagna. La rotta attraversa anche Israele e Arabia Saudita, facilitando la movimentazione di merci come apparecchiature elettriche, ricambi per auto, prodotti chimici, minerali e alimenti surgelati. Attualmente, il porto di Dalian gestisce 105 rotte preposte al traffico di container, comprese 92 rotte commerciali estere che raggiungono più di 300 porti oltre 160 Paesi e regioni.

Cina: diritti riproduttivi in tribunale

La battaglia per i diritti riproduttivi di Teresa Xu è arrivata alla corte suprema. Un ospedale pubblico si era rifiutato di avviare la pratica per la conservazione degli ovociti, perché Xu, cittadina cinese di 35 anni, non era sposata. L’ultimo appello è iniziato martedì in un tribunale di Pechino. “Rispetto al processo di primo grado, questa volta ho più speranza e fiducia”, ha detto. In effetti il governo si sta mostrando più tollerante nei confronti delle donne cinesi che, superati i 27 anni, sono ancora single. Il declino demografico cinese intrapreso ufficialmente quest’anno potrebbe portare il governo a fare i conti con un ripensamento di alcune norme sociali radicate, tra cui l’accesso delle donne non sposate ai trattamenti per la fertilità. A marzo alcuni consiglieri governativi hanno proposto che anche le donne single abbiano accesso alla fecondazione in vitro e le tecnologie per il congelamento degli ovociti. Alcune provincie come il Sichuan hanno dato seguito all’iniziativa.

L’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra vuole tornare in Thailandia

Thaksin Shinawatra, ex primo ministro della Thailandia, ha chiesto il permesso di tornare in patria con un tweet pubblicato martedì. “Sono già vecchio”, ha detto Shinawatra, in autoesilio dopo il colpo di stato che lo ha estromesso dal potere nel 2006. Ha annunciato che intende rientrare a luglio per crescere i suoi nipoti. La decisione arriva a pochi giorni dalle elezioni parlamentari previste per il 14 maggio, in un clima politico diverso da quello che aveva lo aveva convinto a scegliere l’esilio per sfuggire a una condanna per abuso di potere, ma non meno polarizzato. La figlia più giovane di Shinawatra, Paetongtarn Shinawatra, è una delle tre persone candidate alla guida dell’esecutivo. È membro del partito Pheu Thai che si oppone al governo militare.

A cura di Agnese Ranaldi; ha collaborato Alessandra Colarizi