Ucraina Cina wang yi

In Cina e Asia – Guerra in Ucraina, le ultime dalla Cina

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Guerra in Ucraina, le ultime dalla Cina
  • Economia: aumentano gli scambi Russia-Cina
  • Due sessioni, per Hong Kong “bisogna continuare sulla strada delle riforme elettorali e della sicurezza nazionale”
  • Myanmar: Min Aung Hlaing sparito da una settimana
  • Filippine, una legge alza l’età del consenso sessuale

La situazione umanitaria in Ucraina si aggrava, e la Cina dovrebbe “alzarsi e far sentire la propria voce”. È quanto dichiarato dal segretario di Stato Usa Antony Blinken, che in conferenza stampa dalla Moldavia ha commentato la chiamata con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. L’affermazione riassumerebbe tutta la frustrazione di Washington verso l’ambiguità di Pechino, sebbene dalla Cina sembrino in arrivo le prime offerte di mediazione.

Toni diversi sul tema, invece, dalla controparte cinese: nel suo discorso al Congresso nazionale del popolo, Wang ha messo l’accento sulle relazioni con l’Unione Europea. “Ci sono alcune forze che non vogliono vedere uno sviluppo stabile delle relazioni Cina-Ue“, ha detto il ministro lunedì 7 marzo, “quindi portano avanti la retorica della ‘minaccia cinese’, promuovono la concorrenza con la Cina, invocano la ‘rivalità sistemica’ e portano a sanzioni e conflitti”. Per questo motivo, ha aggiunto, “Speriamo anche che l’Europa possa ottenere una percezione più indipendente e obiettiva della Cina, perseguire una politica pragmatica e positiva nei confronti della Cina, opporsi alla creazione di una ‘nuova guerra fredda’ e, insieme, mantenere e praticare un autentico multilateralismo.”

Attenzione ancora alta su Taiwan: la risposta di Pechino è arrivata sempre durante il discorso di lunedì, quando Wang ha incontrato la stampa estera a margine delle Due sessioni. In quest’occasione ha ricordato che il parallelismo tra la crisi ucraina e le tensioni con Taipei non sono paragonabili. Wang ha dichiarato che Taiwan è un “affare puramente interno” e che le nazioni occidentali stanno applicando uno “sfacciato doppio standard se alcuni rispettano la sovranità dell’Ucraina, ma danneggiano ripetutamente la sovranità della Cina su Taiwan”

Economia: la crisi ucraina accelera gli scambi Russia-Cina

Il commercio bilaterale tra Pechino e Mosca è aumentato significativamente rispetto a un anno fa nei mesi di gennaio e febbraio. Lo spiega un articolo comparso sul South China Morning Post, una panoramica sui dati a disposizione per capire cosa sta accadendo all’economia cinese. Gli scambi con la Russia hanno raggiunto i  26,4 miliardi di dollari, la cifra più alta dal 2010 in questo periodo dell’anno.

Preoccupante, però, la cifra sulle esportazioni totali, che sono cresciute solo del 16,3%. Ciò potrebbe ostacolare le promesse di sviluppo del Governo cinese, sebbene il nuovo target di crescita sia il meno ambizioso degli ultimi trent’anni (+5,5%).

Due sessioni, per Hong Kong “bisogna continuare sulla strada delle riforme elettorali e della sicurezza nazionale”

Martedì 8 marzo il presidente e membro del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del Popolo (Npc) Li Zhanshu ha presentato il rapporto annuale in occasione delle Due sessioni. Il suo discorso ha dedicato ampio spazio alle zone a statuto speciale: confermata, quindi, l’intenzione di Pechino di continuare sulla strada delle riforme del sistema “un paese, due sistemi”.

Parlando di Hong Kong, dove le lezioni del Legislative Council sono state rimandate (di nuovo) causa Covid, Li ha affermato che Pechino “migliorerà il sistema in base al quale il governo centrale esercita la sua giurisdizione sulla regione amministrativa speciale, in conformità con la costituzione e la Basic Law (la mini costituzione della città)”. Nel rapporto viene elogiata la riforma del sistema elettorale guidato da “veri patrioti” che aprirebbe “una nuova era in cui la prosperità e la stabilità della città sono assicurate”. Per i critici le riforme stanno eliminando il dissenso nella dirigenza di Hong Kong e accelerando la presa totale del governo centrale sulla regione.

Myanmar: Min Aung Hlaing sparito da una settimana

Il leader del Tatmadaw, le forze armate birmane, non si vede in pubblico da una settimana. Si tratta di un evento inaspettato, che contrasta con la presenza costante del generale nella vita politica del paese. Al massimo, Min Aung Hlaing era stato assente per un paio di giorni consecutivi. A insospettire gli analisti è stata la cancellazione del viaggio a Pyay, nella regione di Bago: un altro gesto insolito da parte di una figura onnipresente negli spazi del potere in Myanmar.

Alcune fonti militari affermano che ha contratto il Covid19, mentre altri sospettano che soffra di cancro alla regione lombare (teoria che sarebbe giustificata da un’immagine del generale con indosso un tutore). Qualunque sia la verità, l’attuale capo delle Forze armate birmane dovrà fare i conti con il futuro. Non è chiara quale sarà la linea di successione o per quanto il generale potrebbe ancora rimanere alla guida del paese: qui alcuni elementi per comprendere meglio il contesto (e perché la notizia apre a molti interrogativi).

Filippine, una legge alza l’età del consenso sessuale

La normativa che alza l’età del consenso sessuale dai 12 ai 16 anni è stata promulgata lunedì 7 marzo. La nuova legge prevede che chiunque abbia rapporti sessuali con minori di 16 anni sia ora ufficialmente accusabile con il reato di stupro. Punibili anche tutti coloro che gestiscono i giri della prostituzione minorile e cancellata la possibilità di esonero dal caso se la vittima acconsente al matrimonio. Infine, la Camera bassa ha approvato una “clausola Romeo e Giulietta” per i rapporti sessuali consenzienti tra minori di 16 anni, purché tra i due soggetti non vi siano più di tre anni di differenza.

Le Filippine da tempo erano sotto lo scrutinio degli osservatori internazionali: secondo uno studio di Unicef e Center for Women’s Resources e il Council for the Welfare of Children almeno 1 bambino su 5 ha riferito di aver subito violenza sessuale.

A cura di Sabrina Moles