Yuki Tan e Carla Cico: due storie di successo al femminile

In by Simone

Due donne di successo al top. Due boss al vertice di importanti aziende internazionali. Due carriere alla ricerca di nuove sfide, pronte a prendere rischi, in prima persona e poco propense a sedersi sugli allori. Anche a costo di rinunciare a qualcosa della propria vita. La Cina è lo sfondo, il rumore di fondo, il luogo dell’anima e non solo: per Yuki Tan è la terra in cui è nata, per Carla Cico la prima esperienza lavorativa importante, in cui ha anche ammesso di avere imparato quasi tutto quanto le è servito per raggiungere i risultati che ha ottenuto. Una sera all’Istituto Italiano di Cultura, a organizzare il tutto i bocconiani pechinesi, attraverso la Bocconi University Alumni Association Beijing. Top of the top per una serata poco terrestre, ma ugualmente interessante e ricca di spunti per i tanti giovani nella sala. Due personaggi diversi ma che incarnano una realtà, ovvero un successo al femminile, in due campi completamente opposti, partendo da basi diverse, ma con uguale ostinazione e determinazione.

A cominciare dalla prima considerazione in comune delle due donne: prendersi dei rischi e usare il buon senso. Qualcosa che non si insegna nei master. Un’attitudine, una impronta di vita. Nessuna traccia di queste caratteristiche sui libri di testo, più facile da trovare nelle pieghe di una canzone, nei sogni di una persona, nei consigli di un mentore o nella virtù di non sottrarsi quando è il momento di osare.

Yuki Tan, cinese, è riuscita nella non facile impresa di fare decollare e costruire un impero in Cina, con un brand straniero, la Folli Follie. Il suo successo, dice, lo deve al fatto di essere stata la prima consumatrice del suo brand. Lo ha incarnato alla perfezione finendo per esserne il cervello e la prima testimonial. Una simbiosi perfetta, un esempio lampante di quella brand experience che ogni responsabile marketing spera di fare assaporare al proprio pubblico. Insieme a questo, Yuki Tan ha posto il suo personale carico: un’abile conoscenza del mercato cinese, apparentemente infinito, ma pieno di insidie per chi ne sottovaluta riti e abitudini che spesso si svolgono al di fuori dei tavoli delle trattative. E’ dopo la firma del contratto che parte tutto, per i cinesi. Per gli occidentali accade quasi sempre tutto prima. Naturali gli insuccessi, ma per chi ce la fa, il mercato e le opportunità, sono da sballo.

Carla Cico è una tosta, poche chiacchiere e molta pratica. Del resto è uscita indenne dopo avere affrontato energicamente niente meno che Tronchetti Provera, quando lei era amministratore delegato di Brasil Telecom. Lo scandalo degli spioni arruolati da Tavaroli e compagnia era partito proprio da lì, quando la Cico ingaggiò la Kroll, agenzia investigativa, per capire gli affari segreti – e un po’ loschi- di Telecom Italia in Brasile, attirando su di sé le ire del comparto sicurezza dell’azienda italiana. Cose che in Italia sono finite nel dimenticatoio, mentre i processi e i relativi atti svelano un’Italia piccola piccola. Sia lei sia altri vennero a sua volta spiati, tanto che nel recente processo per quei fatti la Cico e non solo lei (perfino l’ex arbitro De Santis e Luciano Moggi, tanto per ricordare il calderone voluminoso di Tavaroli, Cipriani, carabinieri e investigatori privati arruolati dai manager italiani) sono stati ammessi come parti civili.

Uno scandalo che prima di scoppiare aveva posto la Cico in una posizione non facile: la stampa italiana, quasi tutta, al solito non ci andò giù leggera: a quel tempo il manico era nelle mani di Buora e Tronchetti. La Cico venne accusata di lesa maestà. E invece. All’estero solo successi, tanto da essere inserita tra le donne più influenti del mondo dalla rivista Forbes, appena un gradino sotto Condoleeza Rice. Non solo, perché nel 2003 è stata anche eletta come migliore amministratore delegato dell’America Latina dall’agenzia Reuters International. Anche Yuki Tan non è da meno: una delle donne più influenti in Cina secondo Sina.com e Business Weekly.

Due donne che non passano inosservate. Oggi entrambe sono alle prese con nuove avventure sebbene Yuki Tan dopo sei anni di Folli Follie, sia ancora partner e Presidente della PilionTrading Co. Ltd, che gestisce, tra gli altri brand, anche Folli Follie, mentre la Cico è amministratore delegato dell’Ambrosetti group a Pechino.

Una chiacchierata informale, in cui è emersa la necessità di essere aperte al rischio e a nuove esperienze, la volontà di inserirsi profondamente nella cultura dei paesi in cui ci si trova ad operare, la volontà a dedicare tempo, razionalità, istinto e fiducia nei propri collaboratori. Appena accennato il tema del gender e della parità sessuale tra uomini e donne al comando di aziende. “Sono gli uomini ad avere problemi ad essere comandati da me, non certo io”, ha chiosato la Cico.