The Leftover of the Day – Giornalismo alla giapponese

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.
14 dicembre 2009, 11:09
Tariffe giapponesi

Oggi devo cercare due interpreti: uno per il francese e uno per il cinese. Il loro compito? Una telefonata. Per carità, vicenda complicata. Ma pur sempre una telefonata. Pagamento che verrà corrisposto? 100 euro a testa. 
Sorprendente.

P.s. quando gli ho proposto di farlo fare a una persona che già conosce e che l’avrebbe fatto gratis, mi ha detto: "trattandosi di lavoro, preferisco qualcuno che non conosco e preferisco pagare".

Proprio come ragionano gli italiani, eh?

14 dicembre 2009, 12:51
L’inviato da Tokyo

Episodio di cui tralascio dettagli per evidenti ragioni.
Ieri mattina, domenica, mi sveglia il cellulare che squilla inconsultamente. Con fatica articolo qualche “yeah” in inglese.
La vicenda è questa: un giornalista giapponese che si occupa di cronaca è arrivato venerdì a Roma e ha creato subbuglio nel giro di soli due giorni. Doveva fare una serie di ricerche per identificare una donna in qualche modo affiliata a una banda di rapinatori che aveva agito anche in Giappone. In compagnia di un’interprete italiana, è andato però troppo vicino alla suddetta italiana. Tanto da rendersi vittima di un pedinamento.
Quello che sconcerta è che, entrato in un locale legato alla donna, abbia lasciato con disinvoltura, e sbigottimento dell’interprete che era con lui, il suo biglietto da visita e i recapiti del nostro ufficio. 
Lui qui mi dice: “Ecco il problema con i giovani reporter: magari lavorano tanto, ma non hanno sufficiente esperienza. Quello è venuto qui e si è comportato esattamente come fosse in Giappone”.

Un vero eccesso di buona fede.

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)