Taiwan, un osservatore elettorale clandestino

In by Simone

Il 14 gennaio si svolgeranno le elezioni presidenziali a Taiwan. In Cina l’attenzione è alta e la diretta del dibattito tv tra i tre candidati ha suscitato scalpore. Un cinese di 35 anni è addirittura entrato nell’isola illegalmente. Arrestato, ha dichiarato: volevo solo vedere una campagna elettorale.
Un cittadino cinese è stato detenuto per essere entrato a Taiwan illegalmente dopo aver pagaiato per tre chilometri, partendo dalla provincia del Fujian verso l’isola al largo di Quemoy, apparentemente per osservare le elezioni taiwanesi del prossimo mese. Jiyong Guo, 35 anni, sarà rimpatriato, secondo quanto detto dal portavoce della guardia costiera di Taiwan Shih Yi-nan.

Il 14 gennaio nell’isola si terranno le elezioni presidenziali e legislative che hanno suscitato un grande interesse in Cina, specie dopo il dibattito televisivo di sabato scorso tra i tre candidati alla presidenza che ha scatenato migliaia di commenti su internet, con molte lodi per il sistema democratico di Taiwan.

"Voglio vedere la vostra campagna elettorale con le bandiere appese dappertutto", ha detto Guo ai giornalisti di Taiwan dopo essere stato catturato. "Taiwan e la Cina sono un solo paese", ha detto. "Perché mi arrestate per ingresso illegale?"

Taiwan e la Cina sono divisi dalla guerra civile nel 1949. La Cina sostiene ancora l’isola come parte del suo territorio. Mercoledì scorso, il presidente taiwanese Ma Ying-jeou – del partito nazionalista Kuomintang – ha preso atto dell’interesse cinese per le elezioni durante una sosta della campagna nella parte meridionale dell’isola.

Ma Ying-jeou si trova in una gara testa a testa con Tsai Ing-wen, rappresentante del principale partito d’opposizione democratico progressista, con il veterano politico James Soong che si presenta per i popolari, dato molto indietro nei sondaggi. Ma ha detto che la democrazia di Taiwan avrà un impatto progressivo sulla Cina.

L’attenzione per le elezioni è cresciuta nelle ultime settimane, tanto che i media locali, come ad esempio il Taipei Times, hanno riportato la notizia circa un giro di vite della polizia dell’isola per quanto riguarda le scommesse illegali sui risultati elettorali.

Huang Shyh-ming, procuratore generale dello stato, ha detto che ingenti giocate stavano emergendo nel centro e nel sud dell’isola: “ho ordinato ai pubblici ministeri di fare tutto il possibile per combattere le operazioni illecite legate alle elezioni. La trasparenza delle elezioni è il nostro obiettivo”.

Huang ha aggiunto che le autorità di Taiwan hanno finora ricevuto 294 segnalazioni di giocate d’azzardo sospette e altri reati economici legati alle elezioni 14 gennaio.

C’è crescente preoccupazione a Taiwan che le scommesse possano alimentare un clima di tensione intorno alle elezioni, “anche perché – come ha dichiarato il procuratore alla stampa locale – le persone che hanno effettuato le scommesse di grandi dimensioni possono cercare di danneggiare i candidati per portare il risultato in loro favore”.

Un esempio in questo senso fu il tentativo di assassinio contro l’allora presidente Chen Shui-bian nelle fasi finali della sua campagna per la rielezione nel 2004. Chen venne leggermente ferito nella sparatoria, e secondo alcuni osservatori il “ferimento” avrebbe finito per aiutarlo ad ottenere una vittoria di misura sul suo avversario.