La futura traiettoria di sviluppo di Hong Kong sarà incentrata sull’innovazione tecnologica, la salvaguardia del patriottismo e l’espansione economica. E’ su questi temi che si è concentrata la Chief Executive Carrie Lam in quello che è stato il quinto e ultimo discorso politico del suo mandato.
Hong Kong: l’insolita alchimia tra studenti e sindacati
Un’alleanza tra studenti e sindacati non è esattamente l’alchimia più scontata per la mecca del capitalismo deregolato, dove la contrattazione collettiva per motivi politici è considerata illegale. Ma, a un anno di distanza dall’inizio delle proteste anti-governative, la necessità di rianimare il movimento democratico, stremato dai mesi di guerriglia, sta spingendo la popolazione verso nuove forme di resistenza. E il mondo del lavoro è in prima linea.
Hong Kong: il trionfo elettorale degli anti-establishment
Dopo cinque mesi di proteste, alle elezioni distrettuali le forze di opposizione conquistano 396 seggi su 452. Affluenza record
Hong Kong: ritirata formalmente la legge sull’estradizione, Carrie Lam rischia il posto
Il ritiro della discussa legge era una delle «cinque richieste» dei manifestanti. Pechino smentisce di lavorare a un piano che prevede le dimissioni della chief executive Carrie Lam
Hong Kong: il ritiro della legge sull’estradizione apre nuove scenari
Scelta tardiva ma che risponde alla prima richiesta dei manifestanti. Solo che da giugno le proteste sono diventate ben altra cosa e le richieste sono ormai molte di più
Speciale Hong Kong: dagli Ombrelli alle proteste anti-estradizione
Avviate dal Civil Human Rights Front, le proteste anti-estradizione hanno sancito una netta evoluzione rispetto al movimento degli Ombrelli per la loro natura orizzontale e decentralizzata. Una caratteristica che – combinata ad alcuni fattori socio-economici – ha contribuito a una maggiore radicalizzazione delle contestazioni. Una nostra lunga analisi per l’ultimo numero di Left
Pechino avverte i manifestestanti di Hong Kong: non confondete la moderazione con la debolezza
Conferenza stampa del portavoce di Pechino. Avviso ai manifestanti: non giocate con il fuoco. L’ufficio politico di Pechino che si occupa degli affari di Hong Kong e Macao, fino a poco tempo fa praticamente sconosciuto, ha nuovamente espresso la propria opinione su quanto sta accadendo da ormai nove settimane nell’ex colonia, con una seconda conferenza stampa.
La Cina rompe il silenzio su Hong Kong
L’assalto dei manifestanti al parlamento per Pechino è un «atto illegale grave, che mina lo stato di diritto e l’ordine sociale». La strada si fa in salita per la chief executive dell’ex colonia Carrie Lam
Hong Kong si radicalizza per commemorare l’handover
Hong kong ha celebrato il 22esimo anniversario dall’handover blindata. Fin dalle prime luci dell’alba la tensione è sfociata in scontri tra polizia e manifestanti mentre l’establishment festeggiava il ritorno alla mainland barricato dentro il Convention and Exhibition Centre
A Hong Kong non bastano le scuse
Le scuse del governo non bastano. I manifestanti chiedono le dimissioni di Carrie Lam, il ritiro della proposta di legge e un’indagine per appurare l’operato della polizia durante gli scontri del 12 giugno.
Hong Kong non molla
Negli ultimi quindici anni, l’ingerenza della ‘mainland’ è diventata gradualmente più opprimente, compromettendo non solo il ruolo tradizionalmente esercitato dal Paese nella difesa dei diritti umani, sistematicamente violati sulla terraferma, ma mettendone persino in discussione la credibilità come principale centro finanziario d’Asia
A Hong Kong vincono i manifestanti
La chief executive Carrie Lam ha annunciato la sospensione della controversa legge, senza indicare una data possibile per la riproposizione. Pechino accetta e «comprende» la scelta e ribadisce: «Quanto accade a Hong Kong è un affare interno della Cina»
Hong Kong, isole artificiali per ospitare 1 milione di persone
Con un totale di oltre 7 milioni di abitanti e una densità di 6300 persone per chilometro quadrato, è una delle aree del pianeta più densamente popolate e con il mercato immobiliare più caro. Migliaia di persone vivono in loculi o non possono permettersi un alloggio. Col risultato che negli ultimi cinque anni il numero degli homeless è lievitato del 30%