Scheda: ordinamento politico cinese

In by Simone

L’ordinamento politico cinese si basa su tre livelli, collegati tra loro e di fatto controllati dal Partito Comunista Cinese, al vertice della piramide decisionale: il Partito, gli organi statali, l’esercito di liberazione nazionale.

In questi giorni è in corso l’annuale Assemblea Nazionale del Popolo (ANP): si tratta dell’organo che svolge la funzione legislativa, controllato quasi esclusivamente dal Partito, sebbene al suo interno, tra i quasi tremila delegati, trovino spazio anche altri partiti ammessi nel congresso. Oltre ad essere l’unica camera legislativa del paese (per questo si parla spesso di annuale sessione parlamentare) l’Assemblea nazionale elegge il Presidente della Repubblica Popolare, il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese (compreso il premier), la Commissione Militare Centrale, il presidente della Corte Suprema del Popolo, il procuratore generale della Repubblica e il Comitato Permanente dell’Assemblea Popolare Nazionale. E’ l’unico organo politico cinese che può decidere cambiamenti all’interno della costituzione. I delegati sono eletti con un complesso meccanismo, attraverso elezioni provinciali, distrettuali e popolari. (queste ultime uniche e vere elezioni). L’ANP rimane in carica per 5 anni.

Tutte le funzioni elettive e di controllo dell’ANP avvengono attraverso il Comitato Permanente dell’Assemblea. Formato da 150 membri è presieduto oggi da Wu Bangguo, uno dei nove membri del Comitato Permanente del Partito Comunista Cinese, ovvero il gruppo di nove persone più potenti della Cina. Wu Bangguo classe 1941 è – come gli altri membri del Comitato Permanente del Partito Comunista – un ingegnere.

A svolgere le funzioni governative del paese è predisposto il Consiglio di Stato, presieduto dal Premier (Wen Jiabao, altro ingegnere, numero due della leadership locale) e composto da 50 membri. Ha il compito di coordinare i ministri e proporre le leggi che, previa autorizzazione del Comitato Permanente del Partito vengono poi sottoposte all’Assemblea Nazionale (non a caso è stato il Premier, Wen Jiabao, a presentare all’Assemblea riunita nella Grande Sala del Popolo di Pechino, le misure legislative da adottare per l’anno 2010). Il Presidente della Repubblica è Hu Jintao, altro ingegnere, il numero uno della nomenklatura cinese, responsabile della nomina del premier. Non solo: è anche segretario del Partito Comunista, presidente della commissione militare centrale e membro del Politburo ristretto (attualmente formato da nove persone). La carica dura 5 anni e per un massimo di due mandati.

Il Partito Comunista è il vero motore politico del paese ed è organizzato nel seguente modo: esiste un Congresso Nazionale, massima carica del partito, guidato da un Comitato Centrale di 198 membri eletti dal Congresso del Partito. Il Comitato centrale a sua volta è controllato dal Politburo del Comitato Centrale, 24 membri. Il Comitato Permanente del Politburo, infine, composto da nove membri, è di fatto l’organo con più potere dell’intero paese.

Il Comitato permanente prende le proprie decisioni in modo collegiale, mentre le nomine di chi entra o esce da questo ristretto gruppo di potenti sono decise all’interno del Partito, attraverso negoziazioni, spesso vere e proprie guerre politiche. Hu Jintao, eletto presidente della Repubblica nel marzo 2003, è nel Comitato Permanente dal 1992. Xi Jinping e Li Keqiang sono considerati i successori degli attuali Presidente e Premier cinesi.

[Pubblicato da Liberazione il 6 marzo 2010]