Rassegna settimanali dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

Le indagini dell’anticorruzione potrebbero riguardare una nuova tigre, ovvero un funzionario di alto livello all’interno della nomenklatura. La stretta su Internet: solo utenti con nomi veri. I programmi di ripopolazione della Siberia. Alibaba contro il governo di Pechino e la Free Trade Zone di Shanghai. Con la foto di Zaijietou. Buon weekend! Lunedì 26 gennaio – Chi sarà la prossima tigre in trappola?
Chi è la prossima tigre finita nella "trappola" dell’anticorruzione? La visita di Obama in India indispettisce la Cina. Due professori citati come esempi negativi dal Comitato centrale del Pcc per "infangare il nome della Cina". Materialismo dialettico come strumento per approfondire le riforme, dice Xi Jinping. La lezione che la Cina può trarre dal prestito internazionale al Venezuela. Uffici più piccoli e meno auto per i funzionari locali. In Cina sempre più obesi e aumento casi di demenza senile. Più iPhone venduti in Cina che negli Usa. 

Martedì 27 gennaio – Internet, stop a pseudonimi e nickname
La massima autorità per l’Internet in Cina ha dichiarato che verrà adottato un sistema di nomi reali come principio e obiettivo d’azione per il 2015. Anche il governo ammette: serve più educazione sessuale per limitare il numero crescente di aborti nelle giovani donne. Maggiore stabilità nel medio e lungo periodo sul lavoro con il rallentamento dell’economia.

Mercoledì 28 gennaio – Invasione siberiana
La Russia ha lanciato un programma per affittare a contadini cinesi ampie porzioni di terreni siberiani disabitati. Il governo di Lanzhou ha esplicitamente criticato la locale sussidiaria della China National Petroleum Corporation (CNPC) per un recente incidente. Secondo molti esperti, il problema dell’inquinamento del suolo cinese è ben peggiore di quello dell’aria. ambientale. Il New York Times aveva criticato la Cina per tutti i problemi che affliggono Myanmar: la risposta cinese. Quello più inquietante dal punto di vista della vivibilità ci dice che ormai sono 35 le città cinesi che hanno più di un milione di auto circolanti.

Giovedì 29 gennaio – Alibaba pronta a lottare contro il governo
Alibaba contro il governo: il colosso ecommerce cinese risponde alle accuse sulla vendita di prodotti contraffatti e scadenti. Pu Zhiqiang accusato ufficialmente di raccogliere dissenso e provocare disordini. La censura su internet favorisce le aziende cinesi ma penalizza gli affari degli operatori in altri settori. Indagine del Pcc sulle morti sospette di funzionari.

Venerdì 30 gennaio – La Ftz di Shanghai ora è un modello
Il Consiglio di Stato (governo) ha pubblicato ieri un elenco di politiche messe in atto nella Zona di Libero Scambio di Shanghai (FTZ) che potrebbero essere estese in altre parti della Cina. Human Rights Watch accusa nel suo ultimo rapporto pesantemente la Cina per l’erosione dei diritti su più fronti. Seminano il terrore nei villaggi cinesi lungo il fiume Tumen: sono soldati nordcoreani. Durante i fatti di Tian’anmen ’89, alcuni altissimi leader cinesi si sarebbero accordati con l’ambasciata svizzera di Pechino. Se lo stato di diritto in Cina non c’è è colpa della "tradizione feudale".