Il riassunto della settimana all’insegna del processo all’attivista Xu Zhiyong, dei leaks sugli affari all’estero di alcuni leader di spicco nella nomenklatura del Partito comunista e dell’attacco alla Rete cinese. Con la vignetta di Crazy Crab e la foto di Zaijietou. Buon weekend da China Files.
Lunedì 20 gennaio – Impegno per l’autosufficienza di base
Pechino ha sottolineato con un documento ufficiale l’impegno a favore dell’autosufficienza alimentare del paese e quindi a favore dei contadini. Se i ricchi penano e vanno all’estero, la campagna anticorruzione del governo sta favorendo i consumi del cinese qualunque. La Cina si aggiudica l’appalto per una diga in Congo. La bolla immobiliare si ferma.
Martedì 21 gennaio – Libri proibiti e biografie ufficiali
Un editore di Hong Kong è scomparso dopo essere stato arrestato in Cina continentale il 27 ottobre 2013. La sua azienda ha pubblicato una biografia di Xi Jinping, ma non si conoscono altri dettagli sui suoi crimini. Wen Jiabao conferma con una lettera la sua estraneità alle accuse del NY Times. China.com è il dominio Internet più caro del mondo. I numeri del nuovo anno della Cina.
Mercoledì 22 gennaio – Gli affari offshore della leadership
Gli affari offshore della leadership cinese, svelati dal Consortium of Investigative Journalist. Il ricordo del maestro Abbado a Pechino. L’attacco di hacker ai siti non registrati con dominio .cn. La Cina sviluppa un’unità di pattugliamento da 10 tonnellate che agirà nell’area delle isole Paracelse.
Giovedì 23 gennaio – Siti cinesi hackerati
Il malfunzionamento della Internet in Cina di martedì scorso potrebbe essere conseguenza di un attacco informatico: questa la tesi dei principali media cinesi. I nuovi cittadini di Xu Zhiyong a processo. All’evento hanno partecipato anche alcuni diplomatici Ue. Xi Jinping nomina tre top leader nel team per le riforme.
Venerdì 24 gennaio – Guai per le imprese straniere
Con la crescita rallentata e costi maggiorati della forza lavoro, è sempre più difficile trovare manodopera qualificata per competere sul mercato globale. Le parole di Xu Zhiyong al processo per disturbo all’ordine pubblico. La disputa tra Shenzhen e Hong Kong su una discarica. Alcune delle maggiori imprese cinese quotate a Wall Street potrebbero essere tolti dal listino della piazza di New York