Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

Il giorno dopo il verdetto su Bo Xilai. Nuovi scontri tra lavoratori alla Foxconn, mentre cresce l’attesa per la zona di libero scambio di Shanghai. La riedizione delle sessioni di autocritica firmata Xi Jinping e la giustizia che inizia a colpire i "principini". E non perdetevi lo speciale Beijing Design Week. Buon weekend!Lunedì 23: Processo Bo Xilai – Le reazioni alla sentenza
La condanna del disgraziato ex principino di Chongqing sarebbe uno spot sia per lo Stato di diritto del Dragone, sia per la risolutezza della nuova leadership. Non è sicuro che sia dello stesso parere quell’ampia fetta di cinesi qualunque presso i quali Bo continua ad avere un forte ascendente. L’ex segretario del Pcc di Chongqing avrebbe già fatto appello contro la sentenza.

Martedì 24: Foxconn violenta. Dal 2014 più robot e meno operai
Alla Foxconn, l’innovazione inizia dalla catena di montaggio. Nei prossimi cinque anni l’azienda doterà le linee di produzione di robot più economici di lavoratori umani e di sicuro meno "problematici": Intanto una nuova rissa riporta sotto i riflettori le condizioni di lavoro degli operai del fornitore di Apple.

Mercoledì 25: Una zona davvero esclusiva
Insidierà Hong Kong nella sua posizione privilegiata di hub finanziario e già si dice che avrà un "impatto epocale" sull’economia cinese. Ma non è tutto. Nella nuova zona di libero scambio di Shanghai-Pudong, che si inaugurerà il 29 settembre prossimo, pare si potrà accedere senza Vpn a Facebook, Twitter e il New York Times. Ma Xinhua ha smentito

Giovedì 26: Autocritica, compagni!
Una riedizione della Rivoluzione culturale. Xi Jinping ha recentemente partecipato a numerose riunioni formali in cui i funzionari provinciali sono stati incoraggiati a fare autocritica. Lanciare un segnale nell’immediato contro la corruzione, ecco l’intento di Xi. Caduta la tigre Bo Xilai, ora si va a caccia di mosche.

Venerdì 27: Giustizia implacabile. Ma davvero giusta?
In Cina, è tempo di sentenze: emesse ed eseguite. Il povero come il "principino". Certo, la rete si è accorta di una certa iniquità: iniezione letale per un Xia Junfeng, pena di morte sospesa per il potente di turno. Capito che aria tira, ecco allora un’altra condanna eccellente: per il "principino" Li Tianyi, colpevole di stupro.