Oggi in Cina – Xinjiang, educazione bilingue contro i conflitti

In by Gabriele Battaglia

Educazione bilingue e qualitativa per lenire i conflitti etnici in Xinjiang. Espulsi oltre quaranta funzionari del Pcc dello Yunnan per abuso di droga. Primo fondo privato contro la povertà, fondato in collaborazione tra il governo cinese e la China National Tobacco. I preparativi per la Chunjie a febbraio: sono già partite le vendite abusive di biglietti ferroviari. EDUCAZIONE BILINGUE IN XINJIANG

L’educazione bilingue e qualitativa come nel resto della Cina è la chiave per lenire il conflitto in Xinjiang. Lo dice un alto funzionario cinese, sostenendo l’insegnamento parallelo dell’uiguro (la lingua turcofona locale) e del cinese mandarino. Nella turbolente regione più occidentale della Cina, la lingua è un problema tra i problemi, perché il cinese significa opportunità per le giovani generazioni, ma l’abbandono della lingua madre finirebbe per relegarla al ruolo di dialetto (e sarebbe un passo ulteriore verso la colonizzazione culturale degli uiguri).

I controlli di Pechino sulla cultura locale – oltre alla lingua, c’è il problema religioso – sono indicati da molti critici come la ragione principale dei disordini. L’educazione bilingue è stata promossa in questi ultimi anni, per contribuire a dare le minoranze etniche, soprattutto in luoghi sensibili come Xinjiang, migliori opportunità di lavoro, dicono a Pechino. Ma la questione resta controversa.

FUNZIONARI TOSSICI IN YUNNAN

Le autorità della provincia sud-occidentale dello Yunnan hanno espulso 41 membri del Partito Comunista Cinese (PCC) per abuso di droga. Lo Yunnan è la provincia che confina con Vietnam, Laos e Birmania, parte integrante del Triangolo d’oro, dove la circolazione di eroina e metanfetamine fiorisce. Tra gli espulsi, ci sono nove funzionari in servizio (rimossi dall’incarico) e due in pensione (decurtata), il resto sono contadini. Tutti i 41 ex membri del Partito sono stati spediti in un centro di riabilitazione.


PRIMO FONDO PRIVATO ANTIPOVERTA’

Il primo fondo industriale per aiutare le aree colpite dalla povertà è stato fondato congiuntamente dal Ministero delle Finanze, dalla China National Tobacco Corporation e dalla State Development and Investment Corporation.

È il primo fondo ad essere patrocinato dal governo ma a funzionare indipendentemente, diciamo il primo caso di “privato sociale”, anche se il confine tra pubblico e privato, in Cina, è molto labile. Sta di fatto che nella dichiarazione che lo inaugura, si celebra anche il fatto che combatta la povertà senza gravare sul bilancio statale. Il fondo potrebbe essere quindi un esperimento replicabile per risolvere il cronico problema del rosso nei conti dei governi locali, che oggi devono fornire quasi tutti i servizi.

Il capitale sociale iniziale del fondo è di 2,8 miliardi di yuan (oltre 457 milioni di dollari), versati dai fondatori, e si propone di attrarre finanziamenti dalle altre industrie.

BAGARINI FERROVIARI

Chunjie, il capodanno cinese, arriverà solo a febbraio, ma la polizia ferroviaria ha già lanciato una campagna contro i bagarini che vendono biglietti del treno a prezzi maggiorati, in vista del tradizionale esodo che si verificherà in quei giorni.

La campagna ha preso il via il 7 dicembre, quando la China Railway Corporation (CRC), gestore della rete ferroviaria cinese, ha iniziato a vendere i biglietti per il periodo noto come "Chunyun". Dato che sempre più biglietti sono acquistati via internet, la polizia ferroviaria ha creato una speciale squadra di investigatori.

Ha anche aumentato i pattugliamenti intorno alle stazioni ferroviarie. Nel frattempo, gli utenti sono incoraggiati a segnalare eventuali bagarini. 

[Foto credit: didaweb.com]