Oggi in Cina – Verso l’incriminazione di Zhou Yongkang

In by Gabriele Battaglia

Le autorità cinesi sarebbero pronte a incriminare Zhou Yongkang per corruzione. Sono infatti in corso le ultime consultazioni. Intanto Obama cita la Cina nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Zhu Changhong, ex capo della Safe l’agenzia che gestisce la valuta estera del dragone, è scomparso. La secolarizzazione dei monaci buddisti, ormai sempre più in tv e nel mercato musicale
ZHOU YONGKANG, IL CERCHIO SI STRINGE

È iniziato il briefing degli ispettori incaricati di indagare su Zhou Yongkang, l’ex zar della sicurezza cinese (in pensione da un anno) e protettore di Bo Xilai, che starebbe per cadere in disgrazia.

Il cappio si sta stringendo se è vero, come sostengono diversi osservatori, che questo giro di consultazioni dovrebbe preludere all’incriminazione per corruzione di quello che fu uno degli otto più potenti uomini cinesi.
Nelle settimane scorse alcuni suoi stretti collaboratori sono stati già messi sotto processo per il medesimo reato e un’eventuale processo a Zhou potrebbe adombrare addirittura quello a Bo, dato che nella gerarchia del Partito e dello Stato l’ex “uomo forte” di Pechino occupava una posizione più alta.

OBAMA E LA CINA

Nel suo spot personale – cioè il discorso sullo stato dell’Unione – il presidente Usa Barack Obama ha celebrato il proprio Paese come destinazione principale degli investimenti globali, superando la Cina.

Il Dragone è stato citato due volte. I dati sono al momento da verificare, si sa che il maggiore investitore in terra Usa è il Regno Unito, seguito dal Giappone. Ma tuttavia, sostiene qualche economista, la ripresa Usa non significa necessariamente aumento dei posti di lavoro, mentre la Cina sta rinnovando la catena produttiva e creando sempre più prodotti high-end.

SCOMPARE L’UOMO INVISIBILE

Zhu Changhong, il “chief investment officer” della State Administration of Foreign Exchange (Safe), l’agenzia che gestisce 3.800 miliardi di dollari di riserve in valuta estera, si è dimesso.

Detto “l’uomo invisibile” perché non compariva mai in pubblico e di lui non esistono foto recenti (una specie di Cuccia made in Cina, ma molto più giovane, 44 anni), Zhu ha negli anni diversificato le riserve cinesi, troppo esposte sui bond Usa, riducendoli ben del 49 per cento.
Sono ignote le ragioni delle dimissioni, che potrebbero però dipendere dal conflitto tra Safe (controllata dalla Bank of China) e China Investment Corporation (Cic), il maggiore fondo d’investimento cinese, controllato dal ministero delle Finanze.

MONACI SECOLARIZZATI

Il Global Times racconta alcune storie di monaci buddhisti molto disinvolti, che negli ultimi anni, “hanno deviato dal percorso tradizionale e si sono coinvolti in questioni mondane. Hanno iniziato a utilizzare Internet e ad alimentare blog, hanno prodotto Cd e creato marchi di moda, spingendo anche per riforme religiose”.

Secondo uno dei religiosi intervistati, l’esempio come in molti casi viene da Taiwan, dove i monaci partecipano attivamente ad attività sociali. È spesso internet a “creare il personaggio”.
Shidaoxin, un giovane monaco salito agli onori della cronaca nel 2006, (una foto scattata alle colline profumate di Pechino rivelò la sua somiglianza con la stella del cinema di Hong Kong Nicholas Tse e divenne virale online), partecipa a format televisivi, produce musica e vende Cd.

[Foto credits: stasiareport.com]