Oggi in Cina – Sgombero Mong Kok, decine di arresti

In by Gabriele Battaglia

A Hong Kong inizia lo sgombero di Mong Kok uno dei punti cruciali della protesta contro il governo locale e quello di Pechino. Sarebbero oltre dieci gli arresti. Campagna contro il fumo del governo: alcune scene di fumo nei film verranno censurate. Il successo del video amatoriale sulla love story tra Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan. In attività una centrale elettrica a 3300 metri, un progetto milionario che sarà completato il prossimo anno. Fine al monopolio sul sale. HONG KONG – Sgombero Mong Kok, oltre dieci arresti tra i manifestanti

Alle 14.45 locali (cioè la 7.45 italiane), la polizia ha dato l’ultimo avviso ai dimostranti che ancora occupano il sit-in di MongKok affinché se ne andassero. L’operazione era cominciata già alle 10:30 di mattina (le 3:30 italiane), da quel momento in poi si sono ingrossati sia la folla dei dimostranti che attuano una forma di resistenza pacifica, sia il numero dei poliziotti in appoggio ai funzionari della corte.

Nei giorni scorsi è arrivata la conferma dell’ingiunzione di sgombero che era stata promossa da alcune associazioni dei trasporti e altri gruppi con interessi negli affari locali

Al momento si parla di circa una decina di persona portate via, tra cui anche un parlamentare dello schieramento pan-democratico, mentre il confronto continua.

Mong Kok è il sit-in nella parte peninsulare di Hog Kong, nella zona più popolare, che nel corso delle scorse settimane è stato anche teatro di scontri tra manifestanti pro e contro Occupy. Qui si trova uno dei due maggiori concentramenti di manifestanti pro-democrazia che da 58 giorni protestano a Hong Kong contro il progetto di riforma elettorale voluto dal governo locale e da Pechino.

Un progetto per le elezioni del 2017 del chief executive, il governatore, introduce il suffragio universale ma pone un filtro ai candidati all’incarico. 

L’altro blocco, quello di Admiralty, vicino ai palazzi del governo, è stato sgombrato nei giorni scorsi.

Negli ultimi giorni si sono acuite le divisioni all’interno del movimento, con parte dei manifestanti che vuole resistere più attivamente e non riconoscono la leadership degli studenti. 


CONTRO I FUMATORI

La Cina riprova a lanciare una dura campagna contro il fumo. Oltre a ribadire il divieto di fumo nei locali pubblici (divieto inaugurato nel 2008 con le Oimpiadi ma mai realmente entrato in vigore), la bozza di legge resa pubblica lunedì prevede la censura “alcune” di scene di film e serie tv in cui si fuma. Il governo però dovrà fare i conti con le lobby e con le tasse che gli derivano dalla vendita dei tabacchi.

L’anno scorso i proventi per lo Stato sono stati di 106mila miliardi di euro, una crescita del 14 per cento sull’anno precedente. Si calcola che in Cina ci siano oltre 300 milioni di fumatori e si produca il 43 per cento delle sigarette che circolano nel mondo.


LOVE STORY PRESIDENZIALE

20 milioni di condivisioni in una settimana. Il video amatoriale sull’amore di presidente e first lady sta ricevendo diversi incoraggiamenti dai media di Stato. Il testo della colonna sonora, una canzone pop di poco più di tre minuti, oltre a recitare l’amore tra “papà Xi” e “mamma Peng” inneggia alla lotta alla corruzione condotta dal presidente. A molti ha ricordato l’inno a Mao “L’Oriente è rosso”.

UNA CENTRALE IDROELETTRICA SUL TETTO DEL MONDO

La più grande centrale idroelettrica della Cina è a 3300 m slm, in Tibet e ha cominciato a produrre energia. Si tratta di un progetto da 1,5 miliardi di dollari che sarà completamente operativo entro il prossimo anno. Secondo il governo cinese risolverà i problemi di approviggionamento energetico dell’area tibetana, ma l’India è preoccupata per i danni all’ecosistema.

NIENTE PIÙ MONOPOLIO DEL SALE

Quello del sale in Cina è il monopolio più antico del mondo e si fa risalire al VII sec a.C. Ma non è più così importante per il gettito fiscale dello Stato. Nell’antichità infatti da qui detivavano fino al 90 per cento degli introiti governativi ma nel 2012 ha generato solo 94 milioni di euro di tasse. Il mercato verrà liberalizzato nel 2016 e nuove licenze per la vendita saranno emesse già nel 2017.